Gianluca Basile sull'addio a Cantù: 'Ci sono rimasto male'
Il giocatore ammette che Arrigoni una volta finito il campionato gli aveva detto che non rientrava più nei piani della società minacciandolo di metterlo fuori dai 10 se fosse rimasto. Il giocatore conferma la firma con Milano
Gianluca Basile diverrà nelle prossime ore un giocatore dell'Olimpia Milano. La guardia di Ruvo di Puglia ha dato la sua spiegazione a La Provincia di questo addio alla Pallacanestro Cantù. Ecco la sua versione dei fatti.
"Una settimana dopo il termine del campionato. Bruno Arrigoni aveva informato il mio agente che non rientravo più nei piani di Cantù. Ma il mio procuratore non mi accennò alcunché, richiamando Arrigoni una volta che era diventata ufficiale la wild card per l'Euroìega. Perché, così almeno credeva, potevano cambiare le considerazioni. Invece no. Solo in quel momento, il mio agente mi ha confessato tutto. Ammetto di essere rimasto molto sorpreso, ma poi mi sono detto che avrei voluto sentirlo direttamente con le mie orecchie che Cantù non mi voleva più. Così ho telefonato ad Arrigoni, il quale in effetti mi ha confermato che se fossi rimasto sarei stato relegato fuori da dieci. Ci sono rimasto male davanti a questa "minaccia", ma come avevo già pubblicamente annunciato in precedenza non sarei restato in una squadra che non mi voleva più. Pur forte di un contratto Milano mi ha cercato e voluto. E a 37 anni non potevo certo rifiutare di entrare in una realtà che sta allestendo un roster di primissimo piano, con una gran voglia di tornare finalmente a vincere e con l'Eurolega alla quale prendere parte. Poi non è detto che si combini veramente qualcosa di buono perché nello sport non sempre uno più uno fa due. In- tanto, però, le prospettive sono interessanti".