Sergio Scariolo, finisce una stagione ne inizia un'altra
Il coach della Spagna e dell'Olimpia Milano scrive sul suo sito
E' appena finita la stagione e già sto per iniziarne un' altra. Anche se le stagioni con la nazionale sono ridotte nel tempo, hanno tutti gli ingredienti di una stagione classica di un club, una versione "bonsai" in cui c'è proprio tutto, dalla scelta della squadra, al precampionato, alle prime partite amichevoli, fino al momento delle competizioni o della stagione regolare e, quando si arriva agli incroci, una specie di playoff sui generis.
La stagione conclusa a Milano è stato molto soddisfacente. Siamo tutti molto contenti sotto molti aspetti, in primo luogo per aver raggiunto l'obiettivo sportivo, che quest'anno era quello di migliorare i risultati dell'anno precedente in tutte le competizioni: Coppa Italia, Eurolega, stagione regolare e playoff. Abbiamo inoltre centrato l'obiettivo di ripristinare un livello di fiducia e di complicità con la città di Milano e con i tifosi che era completamente svanito: abbiamo avuto una crescita impressionante di pubblico, dimostrazioni inequivocabili di fiducia, di affetto e sostegno da parte di un numero sempre maggiore di tifosi. Infine, con una squadra completamente nuova che è stata addirittura costretta ad apportare modifiche in corsa soprattutto all'inizio della stagione, abbiamo posto le basi per costruire qualcosa di estremamente interessante per i prossimi anni. La crescita dei nostri giocatori, e soprattutto dei nostri giocatori giovani, durante tutta la stagione, è stata evidente e siamo orgogliosi di aver tenuto in campo giocatori nati dopo il 1990, per molti minuti e con ruoli importanti, anche giocando tutti e tre insieme per molti minuti. Gentile, Melli e Radosevic si confermano buone scommesse per il futuro, ma stanno già cominciando a produrre risultati significativi nel presente. Abbiamo anche progettato la squadra che vogliamo il prossimo anno: un paio di modifiche e aggiustamenti e fiducia nella continuità, con la maggior parte di questi giocatori e lo staff tecnico per continuare a crescere e continuare a migliorare. Come ho detto, la stagione di club è finita anche con la vittoria mondiale dei Miami Heats, e da qui invio le congratulazioni per la stagione a Serge Ibaka per come si è affermato come giocatore importante nella NBA, dove credo che alla fine il più forte comunque abbia vinto.
Siamo a pochi giorni dall'inizio di una nuova avventura, forse la più attraente e prestigiosa per coloro che partecipano a competizioni per squadre nazionali: le Olimpiadi.
Avremo tempo di parlare dei Giochi Olimpici, ma questa è la fase in cui la componente tecnica e tattica ha la priorità. Dopo aver scelto i giocatori che, toccando ferro e salvo imprevisti, difenderanno i colori della Spagna alle Olimpiadi di Londra, per molti mesi con lo staff tecnico, a parte valutare le loro prestazioni, abbiamo pensato al sistema di gioco che vorremmo adottare con la squadra. Ovviamente, essendo al quarto anno, le cose sono in un certo senso più semplici. Abbiamo un sistema di gioco sperimentato che ci ha già dato due Campionati Europei, in cui i giocatori sembrano a proprio agio, e disponiamo di un mix di organizzazione, disciplina, e spazio per la libera iniziativa dei giocatori. In difesa, una difesa a uomo che può essere molto efficace e favorire il nostro gioco a campo aperto che è sempre la prima soluzione che cerchiamo.
Ovviamente, come in tutte le cose, abbiamo margini di miglioramento. Dalla transizione difensiva, ad alcuni meccanismi di collaborazione, alla scelta dei tiri a seconda della fase della partita, fino a progredire nell'utilizzazione ottimale degli spazi che, in una struttura di squadra come la nostra in cui due giocatori giocano nei pressi dell'area dei tre secondi, non è così semplice. La cosa più importante è sicuramente quella di stabilire dei carichi di lavoro che siano allenanti ma che allo stesso tempo non sovraccarichino giocatori che, non dimentichiamo, hanno praticamente appena finito la stagione con i loro club, e di sintetizzare al massimo la proposta tecnico-tattica, considerando che non teniamo molto tempo per cercare di provare molte cose nuove, anche se naturalmente alcune le abbiamo in testa e le proporremo ai giocatori fin dai primi allenamenti. Primi allenamenti a cui probabilmente non parteciperanno tutti i giocatori perché alcuni hanno bisogno di un periodo supplementare di riposo e recupero. Cercheremo insomma di gettare le basi di come vogliamo giocare quest' estate.
La grande novità della presenza della nazionale di Spagna 2014, il gruppo in cui ci saranno molti giocatori di interesse per il futuro della nazionale, imporrà una doppia mole di lavoro a noi allenatori, ma sarà anche una sfida e un'iniziativa nuova ed emozionante che ci permetterà di continuare a lavorare nello stesso modo, di dare continuità al futuro del basket spagnolo, anche se penso che la maggior parte dei giocatori che saranno nella nazionale maggiore quest'anno abbiano davanti ancora una lunga permanenza con la nazionale.
Pagina di 4