Massimo Faraoni: 'Bologna fuori per mano arbitrale'
Il GM parla della stagione conclusa
In una intervista rilasciata a Il Corriere di Bologna, Massimo Faraoni, GM della Virtus Bologna, ha accusato gli arbitri per l'uscita della sua squadra dai playoff per mano di Sassari. Ecco le parole di Faraoni.
"La squadra non meritava di uscire così. Abbiamo perso gara 2 per tre errori arbitrali nell'ultima azione. Il fallo di Diener sul rimbalzo di Sanikidze, l'interferenza e soprattutto l'errore tecnico di far giocare gli ultimi 86 centesimi. Se, come ha detto l'arbitro, la palla era in possesso di un giocatore di Sassari allora la partita era finita. Siamo stati penalizzati e il commissario Borroni ha confermato che avevo ragione sulle obiezioni che gii ho esposto. Di certo, quella partita non l'ha persa la squadra. Gara 3? Nei playoff fanno la differenza gli episodi, nell'ultimo minuto abbiamo perso un rimbalzo su tiro libero, sbagliato un canestro ravvicinato e subito la tripla alla sirena. Il basket è bello anche per questo, ma la squadra non va giudicata solo su queste tre partite. La nostra stagione è stata soddisfacente. Volevamo un piazzamento fra il quarto e il sesto posto, la società ci aveva chiesto i playoff. Siamo arrivati quarti a pari merito e alle Final Eight con una squadra giovane e un budget equilibrato senza fare pazzie. Koponen e Sanikidze? Salutiamo due giocatori che so- no migliorati tanto in questi anni. Dopo la prima stagione in cui non gli è stata data la giusta considerazione e la possibilità di crescere, tre anni fa lo staff ha deciso di puntare su Petteri e lui ha fatto passi avanti enormi diventando un giocatore appetito in Eurolega. Sanikidze veniva da un infortunio, abbiamo avuto il coraggio di fargli un triennale e il rapporto rendimento/costo è stato sicuramente un successo. Su una base di giocatori come questi, con etica del lavoro e orgoglio della maglia, è più facile inserire gli stranieri per crescere e raggiungere buoni risultati. Il futuro parte da Poeta e Gigli? Sono sotto contratto, ci incontreremo con la proprietà per definire le strategie. Mio futuro a Bologna? Per quello che mi ha detto Sabatini a dicembre sì, però non c'è l'obbligo di rimanere per forza su una poltrona. Se ci sarà una nuova proprietà sono a disposizione per valutare le sue intenzioni. Non ne abbiamo parlato, ma se posso fare un pensiero ad alta voce direi che Imbrò, Gaddefors e Parzenski sono pronti per essere inseriti in prima squadra. Poi valuteremo nel monte italiani i vari Moraschini, Baldi Rossi, Michele Vitali. L'importante è conoscere il proprio ruolo, senza facce tristi. La scommessa vinta è Angelo Gigli. Finelli ed io lo abbiamo voluto a tutti i costi, non avevamo dubbi ed è stato il miglior lungo italiano del campionato"