Livio Proli: 'Milano è la Juventus dei canestri'
Lunga intervista del manager Olimpia sulla stagione, il futuro, Siena, il doppio incarico di Pianigiani
"Armani non è entrato in questo mondo per fare business di comunicazione, ma per passione. Milano non può perdere la Juventus dei canestri. Sono milanista, ma devo ammetterlo: l'Olimpia è La Storia come nel calcio lo è quella bianconera. Eppoi lo sport rappresenta appieno i valori della nostra missione. Puntare all'eccellenza attraverso il lavoro e nel rispetto delle regole. A Scariolo abbiamo chiesto di vincere. Ma tutti i club ci sono arrivati per gradi. Alla vittoria si approda attraverso esperienze e sconfitte, errori anche. Puntiamo al massimo, subito. Piuttosto, riconosciamo il valore degli avversari e la loro storia di successo. Più lunga della nostra. Penso a Siena e Cantù, a Pianigiani e Trinchieri. I coach sono importanti nello sviluppo di un club. La crisi si avverte in tutta Europa e il basket non è un mondo a parte. Innanzitutto non bisogna aspettarsi nulla dall'esterno, ma puntare sulle proprie risorse e potenzialità. La condizione imprescindibile è fare in base a ciò che si ha. Con pragmatismo e buon senso. Un'alternativa c'è: sviluppare la coscienza comune e tutelare il prodotto, con creatività, solidarietà e regole serie. Abbiamo un prodotto fantastico. Problema visibilità? Mi sembra che in lega si faccia troppo poco e non si sia mai data continuità alle idee che pur ci sono. Ma sento che qualcosa sta cambiando. Per quanto riguarda la tv, bisogna adattarsi alla realtà. Inutile andare a cercare pochi soldi, lavoriamo sul prodotto. Intanto il rapporto con le tv locali funziona. L'obiettivo è entrare di più nelle case, coinvolgere giovani e giovanissimi. Meglio investire sul medio termine. Lo stesso discorso vale per il marketing. Io allestirei un team interno cui delegare il progetto. Poi bisogna saper aspettare e spendere ciò che si ha. I nostri giovani? Lavorare sul vivaio significa mettere radici. I costi sono alti. Ma dobbiamo pensare che se i ragazzi possono diventare giocatori, di sicuro restano appassionati, diventano pubblico. E dobbiamo mettere in contatto i campioni coi giovani. Errori commessi? Gli errori devono essere capitalizzati, importante è non ripeterli, correggere. Piuttosto non mi adatto all'idea di un infortunio brutto, per i giovani. Ho impressa la maschera di dolore sul volto di Maciulis l'anno scorso. Sono contento che torni, anche se con i nostri rivali. La soddisfazione è invece notare l'interesse con cui è seguita la nosra crescita. Il calore, l'affetto, l'aumento costante del pubblico in 3. Euroleague ancora non sicura? Parliamo lo stesso linguaggio dell'Eurolega e sappiamo di essere stimati, il Forum è un impianto che soddisfa le loro richieste. E tornerà il tour Nba-Eurolega. Detto ciò, per la qualificazione dobbiamo andare in finale. E' l'obiettivo, per non aspettare aiuti altrui. Lega europea nel calcio? Secondo me nel basket sarebbe un errore, ora. Deve restare la relazione tra campionato nazionale e torneo continentale. Basta trovare le date, armonizzare i calendari. Peraltro la Nba ha dimostrato che si può giocare ogni 2 giorni. Servono organici adeguati. Nella riforma c'è spazio per cambiare la regola dei 18 tesseramenti. Ancor più l'anno prossimo con la Top 16 ampliata in Eurolega e la A a 18. Non c'è margine, invece, né intendiamo parlare di visti e oriundi. E Fernandez? Lo seguivamo da un anno. E non è diventato italiano ora. Incompatibilità tra l'allenare la nazionale ed un club? Il basket italiano per ripartire deve rifarsi a leghe di successo, Nba. Spagna, Eurolega. Io stimo Pianigiani come coach e persona e non discuto la sua buona fede. Però un ct può parlare apertamente con ogni rappresentante del movimento. E ogni sua decisione può generare sospetti. Il rischio è danneggiare proprio Pianigiani. Per vincere devi superare tutti. Certo, Siena resta la squadra da battere. Noi siamo a inizio ciclo, con una squadra giovane, una base solida: 7 giocatori sotto contratto per il prossimo anno. La continuità è la strada per vincere, tanto che quando scadranno i 3 anni di contratto di Scariolo, gliene proporremo altri tre. Arbitri? Nei playoff ci saranno i top e con designazioni attente il rischio di cose strane è distante. Abbiamo mentalità positiva e fiducia".