L'insulto 'pagliaccio' al giocatore della Sutor era un richiamo
Tiziano Zancanella parla da Il Corriere Adriatico
Tiziano Zancanella, presidente della Commissione arbitri, è intervenuto per chiarire l'espressione 'pagliaccio' detta dall'arbitro Seghetti ad un giocatore della Sutor Montegranaro durante la partita contro la Virtus Bologna.
"Partendo dal presupposto che l'arbitro ha detto una parola di troppo, e non avrebbe dovuto farlo, le cose vanno contestualizzate. Infatti un conto è dire: sei un pagliaccio. Un altro conto è dire per esempio: non fare il pagliaccio. Con la seconda espressione l'arbitro cerca un po' di farrecedere il giocatore da un comportamento che magari meriterebbe un fallo tecnico, che sarebbe in quel momento davvero sgradito. Insomma certe volte gli arbitri possono usare dei metodi un po' forti per sdrammatizzare una situazione o per convincere un giocatore ad abbandonare un comportamento sbagliato. Subito dopo la partita - continua ancora Zancanella - l'osservatore arbitrale di Bologna mi ha subito avvertito che era successo qualcosa. Stamattina (ieri, ndr) ho parlato con Seghetti, che era davvero amareggiato per l'accaduto e mi ha spiegato lo spirito con cui ha pronunciato quella parola. E' chiaro che l'arbitro hasbagliato, ma da qui a fame un caso ce ne corre".