La Legabasket scarica i naturalizzati
I giocatori 'passaportati' saranno considerati stranieri a tutti gli effetti
Con la riforma dei campionati i giocatori naturalizzati italiani giocheranno da stranieri sin dalla prossima stagione, in quota ai sette stranieri (di cui fino a tre americani) che le rispettive squadre potranno schierare. A confermarlo il presidente della Legabasket, Valentino Renzi, che ha detto come i club abbiano rifiutato la proposta di sanatoria da parte della Federazione per tutti i 'passaportati' arrivati in Italia prima del 2005.
"Non è stata una marcia indietro -dice il presidente di Lega, Valentino Renzi, a proposito della proposta di sanatoria da parte della Federazione per i naturalizzati in Italia ante-2005, rifiutata a sorpresa dai club - In tutti questi mesi avevamo ragionato in altri termini per semplificare le differenze e così ci è sembrato coerente non modificare la nostra posizione. Avremo in sostanza americani, europei e italiani di formazione. Cause legali? Qualcuno potrebbe provarci, ma in Italia tutti quelli che ci hanno provato nello sport hanno anche perso" ha detto Renzi, come riportato da Il Corriere dello Sport.
A sostenere la teoria è anche la Giba: il presidente dell'Associazione giocatori, Giuseppe Cassi, ricorda che l'Unione Europea riconosce come unico principio accettabile quello di distinguere i giocatori in base alla formazione: quattro anni nei nostri settori giovanili indipendentemente da Paese dì nascita e passaporto, come nei casi del georgiano di Sassari, Nika Metreveli, e del polacco di Treviso, Jakub Wojchechowski. Di qui la decisione di eliminare il principio dell'eleggibilità per la Nazionale che non era accettabile a Bruxelles e aveva scatenato il panico. Resta il fatto che verranno "retrocessi" al rango di giocatori europei i vari Viggiano e Becirovic (Treviso), Cerella (Teramo), Chiotti (Casale), Fajardo (Varese), Lauwers (Avellino), Bryan (Venezia), Nicevic (Montegranaro), Eze (inutilizzato ma sotto contratto con Milano) per citare i più noti.