Sassari sorprende una Virtus Roma decimata.
Sassari con merito vince contro l'Acea Roma, trascinata dai Diener ed Hosley. Alla Virtus non bastano i 18 punti di Datome.
Roma è decimata, e non riesce ad esprimere un discreto basket con continuità. Doppia cifra per Gordic (10 punti), Dedovic (12 punti) e Tucker (10), ma l'unico che ci mette davvero il cuore - escluso Marchetti - è Datome che griffa una partita da 18 punti con 8/16 dal campo. Sassari da par suo stra-vince a 360°, domina i vari parziali del match, e tira con buone percentuali sia da 2 che da 3. MVP è probabilmente Drake Diener con 16 punti e 3 assist, ma nel complesso, a partire da Travis Diener (12 punti, 11 assist), è tutto il gruppo di Sassari a giocare con cuore e passione, spinto da un pubblico davvero ammirevole.
Recap: Sassari parte benissimo, con un 7-2 (firmato Hosley, Plisnic e Diener) frutto di una buona circolazione di palla. Roma regge l’urto e con 4 pts di Datome, e i primi due di Crosariol nel pitturato accorcia fino al 9-6. La partita è molto tirata, e gli attacchi non riescono a trovare il giusto ritmo. Tucker entra nel match e con un tiro cadendo all’indietro scrive il -3 Roma. Roma però che dall’altra parte del campo soffre terribilmente il gioco sugli esterni di Sassari, che con un'altra tripla ed un contropiede arrembante di Diener griffa il break che trascina i padroni di casa sul +6. Lardo potrebbe chiamare un time-out, ma non lo fa, ed il risultato è la 4° tripla dell’incontro per Sassari che si prende di forza le 9 lunghezze di vantaggio (22-13). Il primo quarto termina così senza alcun sussulto d’orgoglio della Virtus, anzi Sassari negli ultimi secondi se ne approfitta del caos capitolino, e con una bomba di Sacchetti conquista il massimo vantaggio (29-15). La storia della partita non cambia nemmeno nel secondo quarto. Roma è senza uomini, e dai cambi entrano Marchetti e Staffieri, visto che Maestranzi e Dasic sono ancora infortunati. La Virtus non riesce a leggere la difesa avversaria, mentre i padroni di casa in transizione allargano il distacco (37-22). Superata la metà della frazione mini-parziale Roma tutto targato Datome, che prima con una tripla, poi con uno schiaccione in contropiede timbra il -12 (39-27). Pare un break innocuo, ma Roma non ha voglia di arrendersi e con un altro sforzo si avvicina ulteriormente sino al 39-32, punteggio che sigla la fine del primo tempo. La sensazione è che Sassari abbassate le percentuali da fuori si sia un po’ spenta, e abbia perso il suo smalto iniziale. Datome fin qui miglior marcatore della partita con 11 punti.
Nel secondo tempo è battaglia vera, Roma e Sassari per diversi minuti rimangono a stretto contatto, con un vantaggio dei sardi che oscilla tra i 6 ed i 9 punti. L’Acea Roma però proprio nel cuore della terza frazione perde nuovamente terreno e ricade a -14, colpa soprattutto delle troppe palle perse (10) in fase di costruzione. Diener è un fiume in piena e sulla linea di fondo segna due punti da fantascienza. Arriviamo così nei pressi degli ultimi minuti del terzo quarto con Sassari che prima tocca il +19, e poi nel giro di pochi istanti si divora gli stessi punti costruiti con pazienza. 62-49 a 10 minuti dal termine, per come si era messa per gli uomini di Lardo, sul -19, è un punteggio che fa ancora sperare in un miracolo. Ma il miracolo giustamente non avviene, Sassari infatti dapprima riesce nel quarto conclusivo a mantenere un distacco di circa 12-14 punti; poi quando Roma si riavvicina fino al -8 proprio negli ultimi secondi, Sassari non trema e vince con merito, imponendosi per 80-68. Ad aiutare i due Diener, entrambi in doppia cifra, ci sono: Hosley con 17 punti e 3/5 da tre, e Pinton con 10 punti e 13 di valutazione. Ma anche la truppa degli italiani ha fatto la voce grossa ed ha recitato un ruolo fondamentale.