Zare Markovski presenta il match con Brescia: Sfida tra due squadre molto motivate
Le parole di coach Zare Markovski in vista della sfida di domenica con Brescia
“Questa è una settimana particolare dove abbiamo cercato di sminuire i tanti eventi accaduti in pochi giorni concentrandoci sul lavoro quotidiano. Da ieri abbiamo messo nel mirino la sfida con Brescia, una squadra che appena due giorni fa ha confermato il suo stato di forma e che punta a entrare tra le prime quattro ai playoff, grazie anche ai recenti rinforzi al roster. Un avversario che è pronto a giocarsi tutto ai playoff. Noi giocando in casa abbiamo altre mille motivazioni per ottenere i due punti che possono permetterci di proseguire il nostro cammino e portare avanti i nostri piani. Penso che la partita di domenica sarà uno scontro tra due squadre molto motivate”
Che avversario è la Leonessa?
“Tecnicamente Brescia ruota intorno a Luca Vitali, unico play titolare italiano del campionato e giocatore di qualità, e i risultati confermano la sua importanza in ruolo chiave con gli americani che seguono i suoi ritmi e il suo stile di gioco in un attacco ben rodato. La Leonessa ha giocatori che possono giocare nel loro ruolo naturale ma anche snaturarsi, come ad esempio David Moss che è un esterno che in postbasso può fare la differenza o Landry che - in un quintetto anomalo con Sacchetti da quattro- può giocare da tre. Hanno tante idee soprattutto tattiche”.
Quali sono le sue prime impressioni sulla squadra?
“Confermo quello che ho detto due giorni fa, la nostra è una squadra di talento. Dobbiamo lavorare per difendere meglio e alleggerire l’attacco con qualche contropiede in più, che necessariamente può partire solo da una buona difesa. Ovviamente queste sono le prime cose poi vedremo di conoscerci meglio. Abbiamo ampi margini di miglioramento soprattutto in difesa”.
Che ambiente ha trovato?
“Sinceramente sono molto focalizzato sul presente e voglio lavorare sull’aspetto mentale attraverso la pallacanestro: dare input tecnici per sgombrare la testa, concentrandoci su ciò che conta sul campo”:
Rispetterà le gerarchie che si sono create?
“Non conosco le gerarchie e cercherò di creare una sana competizione interna tra i giocatori visto che siamo a un nuovo punto di partenza, dove ognuno avrà modo di riacquistarsi e guadagnarsi il proprio posto. Credo che una concorrenza leale e una sana competizione interna non possa fare che bene alla squadra e alla causa”.
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