Alberani: Gheradini il mio punto di riferimento. Italiani? Non è giusto proteggerli a prescindere
Alberani: Credo che un dirigente per fare bene il suo lavoro debba studiare i giocatori come un avvocato studia le nuove leggi
Queste le interessantissime parole di uno dei migliori dirigenti in Italia, scopritore di tantissimi talenti.
Maurizio Gherardini. Il mio punto di riferimento è Maurizio Gherardini, una figura unica a livello europeo.
Studio dei giocatori. Credo che un dirigente per fare bene il suo lavoro debba studiare i giocatori come un avvocato studia le nuove leggi. Guardo tantissimi video e, quando m'interessa un giocatore, chiamo chi lo conosce e lo allena per sapere il carattere, che tipo è. Lo faccio tutto l'anno, non mi fermo mai: durante l'inverno arricchisco il mio database e in estate lo elaboro, compongo il puzzle. L'importante è creare per ogni giocatore il contesto giusto in cui può riuscire a brillare.
Italiani protetti. Per me è giusto che giochino i giocatori forti. Non è giusto proteggere i giocatori italiani a prescindere, spesso risultano meno affamati di quelli stranieri.