Il comunicato della società
Le parole del coach di Venezia
Ecco la nuova divisa gara che la Happy Casa Brindisi indosserà durante tutti gli impegni ufficiali della stagione 2018/19
Per l'ennesima volta dico la mia:
-Per quanto riguarda i roster: liberi tutti ma con un determinato numero di giocatori formati nel proprio settore giovanile [magari 1 sempre in campo, ma forse è troppo?]
-Soppressione dei comitati regionali in luogo di leghe autonome gestite direttamente dai club che le compongono: ad oggi c'è un abisso da regione a regione, ed una società che vuole investire seriamente ma è in una regione con penuria di squadre ha meno possibilità di lavorare bene. L'autogestione porterebbe i club a "scegliere" a che livello competere senza limitazioni territoriali, che soprattutto a livello giovanile sono una rovina
-Separazione tra campionati nazionali e locali: 3 serie nazionali, la terza serie non ha retrocessioni (magari introdurre delle licenze triennali con valutazione di risultati, pubblico, investimenti nel settore giovanile). I vari campionati locali (organizzati dalle leghe autonome di cui sopra) siano DAVVERO dilettantistici (obbligo per i giocatori di residenza, studio o lavoro entro 100km dalla sede della società, nessuno stipendio, al limite possono ricevere il famoso rimborso spese con il tetto di 7500 euro annui). Qui potrebbero giocare anche le "squadre B" di cui si parlava nei commenti precedenti. Sarebbe bellissimo poi se le varie vincenti di questi campionati partecipare ad una finale nazionale in stile "March Madness"
Si chiamano squadre B Baskettando
svegliatemi quando fanno le squadre b
Recalcati indica L' unica strada percorribile ; meno italiani a scaldare la panchina prima di tutto , se ancora migliorabili ... sotto i 25 /27?annibdovrebbe essere obbligatorio impegnarli . A Milano oggi si vedono Abbass e Fontecchio , forse anche Pascolo fuori da rotazioni apprezzabili . Due di loro meglio in altre squadre a questo punto , per equilibrare meglio il campionato e per la loro crescita .
Siccome l'argomento è delicato Petrucci si guarda bene dall'affrontarlo con intelligenza e anche rischiando l'impopolarità. Più facile emanare editti sulla capienza minima. In Italia? A Roma il cimune.proprietarioo del palazzetto sta.aspettando le calende greche per metterlo a.norma.di legge e.offrirlo usufruibile a chi lo dovrebbe usare e la FIP o il Coni giammai che parlano di mettere in sesto un patrimonio.di palazzetti in.decadimento.
In compenso l'idea di dare premi a chi forma i giovani e a chi li fa giocare che rendano.la.cosa almeno non.in perdita per chi ci si dedica e.investe su quello non c'è. Recalcati è trabi pochi che parla e dice cose sensate ma.non lo si chiama. Adesso con Tanjievic D.t. saranno medaglie e prime pagine sui giornali tutti i giorni.
Oltre all'analisi serve la diagnosi e.la.prognosi.per mantenere o riportare in alto il basket.italiano della nazionale e delle società dalla A alla Promozione ,giovanili incluse.
Problema che dopo gli juniores quando un ragazzo arriva a 19 anni o e' un fenomeno e gioca in prima squadra , oppure si perde nelle serie minori dove non e' neanche spronato a migliorarsi poi dopo si perde per strada, non e' come in america che dai 19 ai 22 anni giochi nella ncaa ed hai la possibilita' di diventare un giocatore completo
92' di applausi. È totalmente evidente che abbia ragione e lo può capire anche un bambino, solo che è più comodo accusare gli stranieri cattivoni; anzi più che una questione di comodità è una questione di interessi
A proposito di giovani italiani, il problema mi sembra che risieda nel loro inserimento nelle squadre di serie A. Spesso il dibattito è: "a cosa giova puntare su un ragazzo italiano non pronto di 19-20 anni quando mi costa come (se non più) di un a ...
Un campionato parallelo potrebbe essere al seguito di quello di A, in cui le giovanili
giocano il sabato o la domenica mattina. In questo modo i ragazzi si confronterebbero con i migliori pariruolo in circolazione e quelli nel giro della prima squadra andrebbero poi in panchina, tanto a vent'anni, ammesso che facciano qualche minuto, non hanno grossi problemi di recupero.
bei propositi, possibilità di successo scarse.
L'incentivo é una ca**ta pazzesca, negli altri paesi c'è il numero minimo e funziona, incentivi tra l'altro già usati, che non hanno portato ad altro che ulteriori casini, vedasi società che ad inizio anno mettevano nel budget il premio.....
No ai presidenti di Cipro, no ai presidenti giocatori
Ma ..non è che vuol fare il politico?
D'accordo ma con una precisazione: incentivi non significa tassare di più chi usa pochi italiani ma semmai premiare chi li usa. E' un compromesso già più accettabile.
Giusto! È anche vero che la detassazione è di per sé un incentivo.
Non c'è interesse perchè è vietato mettere giovani oltre 20 anni in B contemporaneamente alla panchina di A... Se la B si giocasse il sabato sarebbero risolti molti problemi...
Sì, ma ripeto, mandare un giovane in prestito non è garanzia che cresca, in questo modo rimarrebbe legato alla società di origine, che tra l'altro è incentivata economicamente a farlo crescere.
Grazie prof, il problema è che le squadre B le dovresti inserire nei campionati minori con i relativi costi, e non tutti possono economicamente o semplicemente hanno interesse nel farlo, mentre io ho parlato di un nuovo campionato creato ad hoc per ...
Non c'è interesse perchè è vietato mettere giovani oltre 20 anni in B contemporaneamente alla panchina di A...
Se la B si giocasse il sabato sarebbero risolti molti problemi...
Charlie persona troppo competente per essere ascoltato.
Si chiamano squadre B Baskettando
Grazie prof, il problema è che le squadre B le dovresti inserire nei campionati minori con i relativi costi, e non tutti possono economicamente o semplicemente hanno interesse nel farlo, mentre io ho parlato di un nuovo campionato creato ad hoc per le squadre B, se così le vogliamo chiamare
Futura candidatura alla poltrona Fip ?
D'accordo ma con una precisazione: incentivi non significa tassare di più chi usa pochi italiani ma semmai premiare chi li usa. E' un compromesso già più accettabile.
A proposito di giovani italiani, il problema mi sembra che risieda nel loro inserimento nelle squadre di serie A. Spesso il dibattito è: "a cosa giova puntare su un ragazzo italiano non pronto di 19-20 anni quando mi costa come (se non più) di un a ...
Si chiamano squadre B Baskettando
A proposito di giovani italiani, il problema mi sembra che risieda nel loro inserimento nelle squadre di serie A. Spesso il dibattito è: "a cosa giova puntare su un ragazzo italiano non pronto di 19-20 anni quando mi costa come (se non più) di un americano di 23 anni in uscita dal college che è sicuramente più valido?", allora perchè non pensare di organizzare un campionato parallelo a cui le squadre di serie A sono obbligate a partecipare iscrivendo una squadra di ragazzi dai 18 ai 23 anni? Si darebbe maggior tempo ai talenti del nostro settore giovanile per maturare sia tecnicamente che fisicamente, per altro rimarrebbero sempre sotto contratto con la squadra "senior" in modo che in qualsiasi momento possano essere chiamati a giocare in serie A se ritenuti pronti. La Fip potrebbe pensare di ricompensare la vincitrice di questo campionato con un sostanzioso premio economico in modo che le società siano invogliate a investire su tutto il settore giovanile. Non penso che economicamente sia un salasso, potrebbe essere una buona idea.
E sta proprio li la meritocrazia, oggi giochi con 5 italiani, e Reggio ha raggiunto 2 finali scudetto, perchè liberalizzando con gli stessi 5 italiani rischi di retrocedere? Si è alzato il livello del campionato? E se così fosse non è meglio anch ...
Quanti italiani trovi al livello di quelli che aveva/ha Reggio? Io penso che il primo passo potrebbe essere una ridefinizione degli impianti di gioco e un concreto aiuto alla gestione dei vivai. Dopo di che, gradatamente, incentivare l'inserimento in prima squadra dei prodotti del vivaio.
D'accordo ma con una precisazione: incentivi non significa tassare di più chi usa pochi italiani ma semmai premiare chi li usa. E' un compromesso già più accettabile.
Mah, non mi sembra così semplice. Certo l'adattamento deve essere fatto per gradi, altrimenti chi gioca con 5 italiani prende il premio, ma poi rischia la retrocessione! Io sarei semplicemente per un'incentivazione dei vivai. Come non lo so.
E sta proprio li la meritocrazia, oggi giochi con 5 italiani, e Reggio ha raggiunto 2 finali scudetto, perchè liberalizzando con gli stessi 5 italiani rischi di retrocedere? Si è alzato il livello del campionato? E se così fosse non è meglio anche per gli italiani confrontarsi con giocatori di livello migliore, così casomai da ottenere anche risultati buoni in Europa e riportare un pò di entusiasmo nelle varie piazze? Richiami investitori, casomai riporti qualche squadra di più in Eurolega, più
sponsor, più diritti televisivi ecc. ecc. Per quanto riguarda il settore giovanile si dovrebbe creare un modello prestabilito, indipendente dai risultati, che se una squadra riesce a rimanere in quegli standard (strutture, allenatori, competizioni, bacino di utenti) ha degli incentivi, chi non riesce ha delle penalità.
Futura candidatura alla poltrona Fip ?
Pare abbia anche detto di introdurre limiti a finti ricchi di Volgograd...
Rimane il fatto che o giocatori italiani e quelli stranieri hanno tassazioni differenti. Se vogliamo il "libera tutti" occorre mettere effettivamente tutti sullo stesso piano, anche quello economico.
Ok ogni idea è bene accetta, ma perché lui, Bianchini, o altri, non si candidano per la poltrona di Petrucci?
Perché Bianchini non capisce nulla. Se fosse per lui so toglierebbe il tiro da 3 e si tornerebbe ai 2 stranieri per squadra.
io darei gli incentivi a chi fa giocare i giovani del vivaio.
Per me il premio italiani ha senso solo se togli i limiti, altrimenti non fai altro che accentuare la corsa ad inizio estate nello strapagare giocatori mediocri solo per assicurarti le loro prestazioni. Se uno ci crede negli italiani invece, senza ch ...
Mah, non mi sembra così semplice. Certo l'adattamento deve essere fatto per gradi, altrimenti chi gioca con 5 italiani prende il premio, ma poi rischia la retrocessione! Io sarei semplicemente per un'incentivazione dei vivai. Come non lo so.
Ok ogni idea è bene accetta, ma perché lui, Bianchini, o altri, non si candidano per la poltrona di Petrucci?
I club devono tornare a investire sugli allenatori delle giovanili per decreto? E come si incentivano le società che faranno giocare più italiani? Non esiste già un premio italiani? Quelle che fanno le coppe verranno penalizzate perché ingaggiano ...
Per me il premio italiani ha senso solo se togli i limiti, altrimenti non fai altro che accentuare la corsa ad inizio estate nello strapagare giocatori mediocri solo per assicurarti le loro prestazioni. Se uno ci crede negli italiani invece, senza che questi vengano imposti, è giusto che gli venga riconosciuto un premio.
Speriamo che dette da Recalcati qualcuno ai piani alti possa iniziare a comprendere che le imposizioni degli italiani abbassano il livello degli italiani stessi.
La dimostrazione che non conta l'età ma la capacità di ragionare per proporre idee giuste
I club devono tornare a investire sugli allenatori delle giovanili per decreto? E come si incentivano le società che faranno giocare più italiani? Non esiste già un premio italiani? Quelle che fanno le coppe verranno penalizzate perché ingaggiano 2/3 stranieri in più? Non c'è già una tassazione differente per chi fa il 5+5 rispetto a chi fa il 3+4+5?
E qui siamo d'accordo al 100%. Purtroppo però il sindacato dei panda non lo è...
Quasi impossibile che qualcuno rinunci ad un privilegio acquisito, il cambiamento deve essere imposto dall'alto
è inutile girarci attorno
-o tieni i limiti
-o togli i limiti e aumenti incentivi
E qui siamo d'accordo al 100%. Purtroppo però il sindacato dei panda non lo è...
Perfettamente d'accordo.
Che è quello che continuiamo a dire in tantissimi ormai da anni. Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...
Imporre un certo numero di italiani per la federazione è un'operazione a costo zero, investire e incentivare i settori giovanili costa.
Forse la differenza sta tutta li
amen
Che è quello che continuiamo a dire in tantissimi ormai da anni.
Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...