Trofeo Meridiana: la Virtus Bologna ne segna 130 alla Dinamo Cagliari Academy
La Virtus chiude al terzo posto
DINAMO ACADEMY CAGLIARI-VIRTUS SEGAFREDO 96-130
(26-28, 52-67, 70-100)
ACADEMY CAGLIARI: Keene 20, Rullo 21, Ebeling 6, Allegretti 7, Matrone 2, Turel 9, Bonfiglio 5, Rovatti 20, Bucarelli 4, Ibba, Cau, Spinas 2. All. Paolini
VIRTUS SEGAFREDO: Lafayette12, Umeh 20, A. Gentile 19, Ndoja 19, Slaughter 13, Jurkatamm 8, Petrovic12, Rosselli 5, S. Gentile16, Berti ne, Lawson 6. All. Ramagli
ARBITRI: Filippini, Boninsegna, Rudellat
NOTE: t2 CA 25/47 BO 29/31; t3 CA 12/27 BO 19/35; tl CA 10/14 BO 15/20; rimb. CA 22 (off 7, Bucarelli 7) BO 36 (off 5, Gentile 6)
di Marco Tarozzi
OLBIA – Un’altra Sardegna. Dopo la semifinale con Sassari, persa sulle rampe degli ultimi minuti dopo una partita che ha comunque dato indicazioni importanti a coach Ramagli, contro una squadra solida e talentuosa (vedi alla voce Bamforth), la finale per il terzo posto del Trofeo Meridiana mette di fronte a Virtus Segafredo l’altra Dinamo, ovvero l’Academy Cagliari di coach Paolini, che disputerà il campionato di Serie A2 Old Wild West. In finale Sassari se la vedrà con Avellino, e per quanto prodotto per oltre mezz’ora sarebbe potuto toccare alla V nera, ma certamente non è tempo di rimpianti, semmai di costruzione, e da ogni partita arrivano istruzioni per l’assemblaggio della squadra.
Partiamo dagli assenti. Come ieri, e sperando che la Nazionale di Messina continui a brillare, Virtus Segafredo non lustra uno dei suoi gioielli, Pietro Aradori, impegnato sulla ribalta europea in azzurro. E in Sardegna non c’è Pajola, preso da impegni scolastici. Alla truppa di Paolini manca invece il centro titolare, Deeshawn Stephens, che sta recuperando da un’infortunio all’anca.
Cagliari ci prova, tiene un quarto d’ora che produce punti a raffica, poi cede un po’ alla volta, permettendo a Bologna di volare via e a Ramagli di fare i suoi importanti esperimenti, lasciando in campo anche i più giovani in un lungo finale che porta la Segafredo a quota 130.
PRIMO QUARTO – Quintetti: per Cagliari Keene, Rullo, Ebeling, Allegretti e Matrone, per Segafredo lo stesso che era partito contro Sassari, vale a dire Lafayette, Umeh, Ale Gentile, Ndoja e Slaughter. Le prime triple della gara arrivano da Umeh e Lafayette per la Virtus, da Keene per Cagliari, e dopo tre minuti si viaggia in parità, 9-9. Rullo porta ancora avanti l’Academy, poi anche Ebeling prova ad accelerare, ma Ale Gentile tiene agganciata la Segafredo. Dopo sei minuti il 18-20 Virtus è una produzione di Ale Gentile da una parte e di Keene dall’altra, autori di 10 punti a testa. Il “numero 0” continua a produrre, in una sfida a tutto canestro dove Cagliari tiene il passo. Anzi, con Turel dalla lunetta (1/2) arriva anche un rimbalzo ciccato di Lawson, che finisce per offrire due punti all’Academy, e il sorpasso a 25-22. Kenny si rifà dopo pochi secondi, buttando dentro il pallone dell’ennesimo sorpasso bolognese. E’, alla fine, un primo quarto da 54 punti complessivi. Fuochi d’artificio, insomma.
SECONDO QUARTO – La sparatoria continua con Ebeling e Turel, e Umeh mette la pezza da tre. Evidente che quella di ieri con Sassari è stata una sfida vera, e ha lasciato scorie che si sentono soprattutto quando c’è da stringere le maglie difensive. Ramagli chiama a raccolta la truppa, catechizza. Il carattere c’è, la grinta pure. Verranno fuori, puiti, di lì a poco. Ndoja e Gentile danno la scossa, Rosselli mette ordine. La faccia tosta di Cagliari la mostra Rovatti, non mollando su nessun pallone, carico come i compagni di fronte al blasone bianconero. La Virtus cerca la fuga coi suoi lunghi, prima Lawson poi Slaughter che gli ha appena dato il cambio. Ariva a 41-47, ma c’è il solito Keene a ridare fiducia alla truppa di Paolini con un gioco da tre punti. Risponde Gentile, il solco è ancora minimo ma appare concreto, e quando Lafayette trova Slaughter con un passaggio a tutto campo l’aria pè finalmente cambiata (44-52). Ora la fiducia è nelle mani del play, di Ale Gentile, di Slaughter, anche se Cagliari non ci sta a fare la vittima sacrificale. Ancora Lafayette confeziona l’alley-oop per Gentile junior, che è già a quota 17. Cagliari è sulle gambe, Segafredo tocca il +15 (49-64), Rovatti prova a risvegliarla dalla distanza ma Umeh gli risponde con lo stesso pane. E’ da lì che parte Bologna, e che la partita va verso la fine.
TERZO QUARTO – La tripla di Ndoja porta Bologna oltre i venti punti di scarto appena dopo il rientro (52-73), la fuga ha prodotto calma nella truppa bianconera, e Klaudio insiste mettendo tutti i punti dei primi due minuti e portando il bottino personale a 17 punti. Cagliari ci prova da lontano, per rientrare, e se Allegretti è un faro, Lafayette di là non è da meno. A quattro dalla sirena, la truppa di Paolini sente la fatica di quel magico inizio, mentre Bologna continua a colpire (61-88). Slaughter regala anche spettacolo, e la Segafredo dilaga come probabilmente era scritto, arando praterie. Ed è’ il Gentile più grande, Stefano, a toccare quota 100 prima della mezz’ora.
ULTIMO QUARTO – Sempre il più grande dei Maddaloni Bros. riapre la corsa Segafredo, e una finale per il terzo posto che va verso la conclusione. Ramagli butta in campo i suoi ragazzi, Jurkatamm ripaga con i primi tre punti, Petrovic gli va dietro. E sono punti che si sommano, minuti che danno forza. Da lì, tocca proprio ai ragazzi andare all’ultima sirena, guidati da Stefano, Kenny e Michael, il veterano che mette la tripla della staffa.
“A questo ci sono servite, queste due sfide”, la chiude Ale Ramagli. “A dare minuti in campo a veterani d’Europa com Ale, Oliver, Marcus, oltre al tempo di ritrovarsi con quelli che già c’erano e faranno gruppo con loro. Insieme ai nostri ragazzi, che hanno avuto punti e tempo per crescere insieme ai più grandi. Queste sono le risposte che mi occorrono, in questi giorni di settembre”.
Così si chiude una due giorni di lavoro e didattica. Domattina, l’aereo del ritorno riporterà a casa questa Segafredo in viaggio verso la Serie A.
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