Avellino si arrende, Venezia è in finale: finisce 83-84
L'Umana si impone anche in gara 6 e chiude la serie sul 4-2
L’unica novità rispetto ai match precedenti è l’esclusione di Randolph sul fronte Avellino. Sacripanti opta per Shawn Jones, rinunciando ad una rotazione negli esterni, che però parte dalla panchina. I primi due punti della partita li firma Fesenko dalla lunetta. Batista gli risponde con la stessa moneta. Leunen e Haynes segnano da oltre l’arco (5-5 al 3’). I padroni di casa si portano sul +4 (11-7), ma Haynes e Peric puniscono i biancoverdi da oltre l’arco portando sul +1 Venezia. Leunen con due falli e Stone con tre si accomodano in panchina, mentre un libero di Jones vale il 14-14 al 6’. Si viaggia sul filo dell’equilibrio, con la Sidigas che riesce a chiudere avanti sul 24-21 grazie ad un canestro in entrata di Ragland.
L’Umana si affida ad un Tonut in buon serata, ma dall’altra parte è Jones a creare qualche problema alla squadra di De Raffaele, che si affida ad un time-out. Ragland recupera palla e appoggia in contropiede il +6 Avellino (32-26 al 13’). Gli ospiti però non perdono la calma grazie al solito Filloy, che prima realizza da oltre l’arco e poi recupera il pallone che Peric trasforma nel canestro del -1 (34-33 al 25’). Sacripanti chiama time-out, ma Venezia allunga parziale in proprio favore (13-2) e si porta sul +5 (36-41). Thomas e Fesenko provano a tenere in partita i padroni di casa, ma la Reyer è on fire con Tonut, Haynes e Peric e che bombardano la retina dei biancoverdi (62% da oltre l’arco nel primo tempo), propiziando l’allungo fino al 43-52 col quale si va all’intervallo lungo.
Haynes e Fesenko sbloccano il punteggio nel terzo quarto, ma l’inerzia è sempre dalla parte di Venezia. Un antisportivo fischiato a Fesenko permette agli orogranata di scappare sul +15 (47-62) con una tripla di Stone. La Sidigas prova a reagire con Jones e Thomas e si riporta fino al -9 (56-65), prima che Ejim la ricacci indietro con una tripla dall’angolo. L’Umana difende e attacca meglio della Scandone e riesce a chiudere il terzo parziale sul 56-70 grazie ad un gran canestro sulla sirena di Tonut.
Ragland apre gli ultimi dieci minuti con un canestro in avvicinamento. Gli risponde Tonut, ma Avellino trova in Cusin l’uomo in grado di dare energia sotto canestro. I biancoverdi ne approfittano per tornare sul -8 sempre guidati da Ragland in attacco. Peric però è spietato e dall’angolo mette la tripla del nuovo +11 Venezia a 6’ dal termine. La Reyer perde però un paio di palloni banali e, dopo un antisportivo fischiato a Filloy, permette ai padroni di casa di tornare sul -7 (68-75) a 4’30’’ dal termine. Un libero di Stone fa respirare i lagunari, prima che Leunen dall’angolo firmi il -5 per Avellino (71-76). Nel momento di massima difficoltà, l’Umana trova i canestri fondamentali di Batista e Peric e, nonostante un 1/2 di Filloy dalla lunetta, sembra mette la parola fine al match. La Sidigas però non molla e riesce a tornare sul -5 (76-81) a 58’’ dalla fine grazie ad una tripla di Logan. Il naturalizzato polacco ruba due volte accendendo il Del Mauro e segnando prima il -3 ma sbagliando poi l’appoggio del -1 (78-81), prima che Ejim segni il 78-83 a 17’’. Venezia manda in lunetta Logan a 13’’ dal termine (80-83). A 6’’ dalla fine si presenta Haynes in lunetta, che segna il secondo. Logan dall’altra parte firma la tripla dell’83-84 a 1 secondo e 14 centesimi dal termine. Avellino non riesce a commettere fallo, termina 83-84. Venezia è in finale.
Avellino: Zerini 4,Ragland 18, Green 2, Logan 20, Esposito n.e., Leunen 6, Cusin 2, Severini 0, Jones 10, Fesenko 10, Thomas 11, Parlato n.e.
Venezia: Haynes 14, Ejim 10, Peric 21, Stone 6, Bramos 0, Tonut 12, Groppi n.e., Filloy 7, Ress 0, Batista 14, Viggiano n.e., McGee 0
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