Palatrento in delirio: l'Olimpia crolla a -24, l'Aquila Trento si avvicina alla finale scudetto
Beto, Shields e Hogue affossano la squadra di Repesa dominandola per 40'
40’ di dominio fisico totale per la squadra di casa, che certamente capitalizza il 13-1 di parziale del terzo quarto che vale il +20, ma soprattutto torna a fare la voce grossa in difesa, annullando un esausto Cinciarini, un inconcludente Sanders e uno spaesato Pascolo su tutti. Tra i mille dati, 19/53 al tiro per gli uomini di Repesa. Ora con le spalle al muro, e forse anche di più.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO - EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 88-64
Serie 3-1
Aquila Sutton 9 (6r), Craft 6 (5r), Forray 5, Conti 0, Flaccadori 13, Lovisotto 0, Gomes 21 (10r), Hogue 12 (8r), Lechthaler 6, Shields 16
Olimpia McLean 9 (6r), Fontecchio 2, Hickman 11, Kalneitis 14 (7r), Macvan 8, Pascolo 1, Tarczewski 7, Cinciarini 0, Sanders 8, Abass 4, Cerella ne
1° QUARTO
Squadre che partono contratte, senza grossa circolazione di palla, soprattutto dalla parte di Milano vista la pressione sul portatore di palla voluta e ottenuta da Buscaglia. Dopo cinque minuti sono cinque le conclusioni dall’arco dei padroni di casa, quattro per gli ospiti, e allora ecco entrare in gioco Beto. 7 punti per l’ala col numero 15, Trento che trova la via al ferro (12-2 in area dopo 10') e con un parziale di 8-0 cerca il primo slancio, costringendo a 4.03 (14-7) Repesa al primo timeout. Olimpia che torna in campo con Kalnietis e Abass, controparziale di 1-8 e 15-15 a 54’’ (triple di Kalnietis e Hickman). 18-15 a fine primo quarto, 4 palle perse per gli ospiti.
2° QUARTO
Minuti contesi e contestati, con il Palatrento infuriato quando Forray si prende fallo tecnico (terzo personale), seguito da uno alla panchina. Tecnico anche per Repesa, ma la risposta dei padroni di casa è violenta. Beto, Sutton, infine Flaccadori. Milano non segna per 5’, e incassa un 14-2 di parziale che fissa il massimo vantaggio, 35-22, con 3.40 da giocare. Ospiti che vanno da Tacrzewski, 0-5 di controparziale personale, timeout Buscaglia a 1.08 con l’Olimpia rientrata sul 39-31, ma nettamente dominata fisicamente da un avversario che produce un 11/17 da 2, costruendosi anche sei conclusioni in più (31-25). Squadre infine colme di falli: terzo fallo per Sanders, terzo di Sanders, terzo di Macvan: 42-33 all’intervallo lungo. 12 per Beto (anche 6 rimbalzi) tra i padroni di casa, 9 per Hogue. Per Milano, 8 di Hickman.
3° QUARTO
E Trento esplose. Beto, Shields, Flaccadori. Olimpia che rientra a -7, poi incassa un parziale terrificante, 13-1 che porterà poi al picco del 61-41 con 2.55. Prestazione clamorosa del numero 15, di cui sarà da ricordare anche una stoppata su Abass, e il tutto ancora a reagire ad un momento negativo, il tecnico e 4° fallo a Sutton con 4.44 da giocare. Olimpia che chiude il quarto segnano sei punti, e portandosi sul 66-50. La gara, e la serie, sono ad una svolta.
4° QUARTO
Trento stanca, con Sutton a cinque falli, e senza lucidità offensiva. Eppure la squadra di Buscaglia non perde mai il controllo emozionale del match, e dopo una tripla di Kalnietis, probabilmente la gara si chiude su una tripla mancata da Sanders per il -10 a 7.40. Lechthaler produce 4 punti in rapida successione, le due squadre non trovano il canestro, Beto indirizza con la tripla del 75-50 con 4.30 da giocare. E Trento torna a volare, sino al +24 finale.
Pagina di 17