Sardara: Abbiamo un gruppo che dà tutto. Puntiamo a confermare certe pedine evitando rivoluzioni

Centra moltissimo, perchè sei sempre polemico a prescindere, hanno ragione i tifosi delle altre squadre quando dicono a Sassari dovrebbero lottare un paio d'anni per la salvezza forse allora qualcuno capirebbere che essere 4° non è come essere 12°, che Pasquini nonostante l'inesperienza sta faccendo dei grandi risultati, che alla fin fine questo roster non è da buttare, che rinforzarsi con altri giocatori prima dei play off non lo ha ordinato il medico, sopratutto se hai una squadra che nel girone di ritorno ha fatto più punti di tutte le altre.

sardara ci sono i cash per prendere il vice dusko?

Anche io vorrei sapere cosa nasconde Sardara, sono curioso...!!

Mi chiedo cosa avresti detto se avessimo perso, magari Pasquini si deve dimettere...

Mi dispiace dirlo ma c'è una certa frangia di tifoseria che critica per il gusto di criticare, la critica è sacrosanta e democratica ad una condizione, che sia costruttiva e non fine a se stessa, dire che Sardara è invidioso di Meo Sacchetti per il successo che ha avuto è come dire che Enzo Ferrari fosse invidioso dei suoi piloti, ribadisco nella storia dello sport a tutti i livelli sono stati esonerati allenatori come e meglio di Sacchetti, ho trovato l'atteggiamento di una certa tifoseria molto sopra le righe e ricordiamoci che i coach sono come i giocatori, vanno e vengono, i presidenti rimangono, ma quando vanno via sono dolori per tutti, mi chiedo cosa sarebbe successo 7 anni fa se Sardara non avesse rilevato la Dinamo, forse oggi non saremo qui a scrivere su Sportando.

..allora, inizierei dal roster, già cambiato in itinere nel corso della stagione; Poi continuerei con la mancata messa in cantiere del famoso progetto Dinamo 2020, di cui ,si sperava,che gli acquisti di Monaldi e di Ebeling fossero solo l'avvisaglia; Quello che non riesco a capire è che, in fondo, non sono colpe poi così gravi da voler celare a tutti i costi; Bastava rivolgersi ai tifosi (paganti) e dire con onestà e sincerità che questa stagione la si chiude così, e che per la prossima si cercherà di non ripetere gli errori fatti. Punto. Tu pensi che il PalaS non avrebbe approvato e continuato a sostenere la squadra lo stesso? Chi ama la Dinamo, l'essenza e lo spirito di questa squadra,vuole anche sincerità e schiettezza dai suoi vertici, e non pistolotti sparati pieni di vaghezze, mezze verità ed incertezze. Si dica le cose come stanno: Ci aspettano anni di ristrettezze ed apnee cestistiche? Ok, basta saperlo. Il sostegno non mancherà di certo.

Perdonami Meridda, ma non riesco a capire cosa ci sta nascondendo Sardara

...sei andato giù troppo duro, il più delle volte confondendo il coach Meo con l'uomo Meo; Sassari ha espresso un tributo di riconoscenza all'uomo Meo in primis, ed è stato proprio quello a mandare su tutte le furie l'egocentrico ed invidioso Presidente, che farebbe carte false (...anzi, ne ha fatte parecchie, dalle promesse mai mantenute a millantati "new deal" ) per avere dal pubblico del Palas lo stesso trattamento avuto da Meo; Ma non capisce, oppure preferisce non farlo, che la strada da lui intrapresa inevitabilmente lo porta ad allontanarsi dal suo pubblico; Ripeto, siamo uomini e non santi, quindi sbagliare ci può stare; Sarebbe bastato non tentare di nascondere quello che è sotto gli occhi di tutti ed al PalaS , oltre al tifo verso la Dinamo, non sarebbe mai mancato un applauso anche per lui.

esatto Zuanne , dopo le responsabilità di Meo sullo smantellamento della squadra vincente sono emerse poi le difficoltà e le incapacità di mercato e di gestione . Ora ci consoliamo con questa classifica senza gioco e grandi prospettive ... Auguriamici che il presidente rinsavisca .

Potrei aggiungere che anche Brooks non aveva , alla fine , un grande feeling con il coach ; con Meo si sarebbe dovuto chiudere subito dopo i play off e , anche se difficile , tenerlo in alternativa sino alla fine del campionato seguente e mai fargli un biennale .

Vedi io mi limito ai fatti, evito di dare giudizi personali ed i fatti sono i seguenti:
1) 7 anni fa dopo l'era della presidenza Mele i libri contabili sono stati depositati in tribunale, questo lo sa anche chi non segue il basket, da Sassari a Cagliari nessuno si fece avanti per rilevare la società, ci fu un interesse da parte di Cellino del Cagliari calcio rivelatosi un grande bluff, a questo punto il fallimento era dietro la porta, dopo sappiamo come è andata, Sardara ha rilanciato la Dinamo facendone un modello di organizzazione da seguire in Italia.


2) Discorso Sanders, Sosa, Dyson, Sosa durante una partita mando a quel paese Sacchetti, da quel momento il rapporto non fu più lo stesso per rapacificare parzialmente gli animi intervenne Lawal che era grande amico di Sosa e lo convinse a ritornare sui suoi passi, con gli altri due ci furono dissapori ben noti a tutti.


3) Dopo l'esonero di Sacchetti tutta la stampa sportiva nazionale aveva disapprovato la decisione, si scatenò una certa frangia della tifoseria con attacchi personali sui social nei confronti di Sardara fino ad arrivare alle offese personali anche nei confronti dei suoi familiari, tutto questo non si può negare perchè sarebbe come negare che esiste la Dinamo.


4) Ultima cosa, nessuno santifica Sardara, perchè come si dice ha il pelo nello stomaco e magari anche tre file di denti, però Sacchetti non è da meno, perchè mi chiedo se sia normale serbare rancore e vendetta per due anni, dopo che hai dichiarato pubblicamente all'indomani dell'esonero che e normale essere esonerato per un coach perchè sono i rischi della professione, quindi da una parte fa il buonista dall'altra cova vendetta per due anni, mi sembra che le due cose siano in contrasto l'una con l'altra. Mi sembra evidente che il rapporto fra i due sia finito male per cui come poteva aspettarsi una targa ricordo da parte della società. altro discorso se lui dopo l'esonero si fosse comportato in modo normale, si prendeva i suoi soldi la sua liquidazione che era una montagna di denaro salutava ed usciva di scena con eleganza cosa che non è stata.

Se mi avessero chiesto di scegliere tra i giocatori e Meo avrei optato subito per un altro coach ... ciò che dimostrarono Lawal , Brooks , Dyson , Logan , Sanders e Sosa ( e anche Kenny a volte ) fu qualcosa di unico . Da tenere tutti possibilmente .

Ecco; in effetti tra tanti critiche che anche ingenerosamente riverso su Brian, bisogna riconoscere che non gli si può dire nulla sull'impegno. Pur non essendo favorito dal fisico si fa a volte tanti minuti, senza andare in apnea come Sava; evidentemente si allena, rispecchiando il carattere del padre e questa è un'ottima cosa. Poi capita che a volte mi tocca imprecare in certe orride penetrazioni, ed al contrario altre volte si rimane sorpresi quando si porta la palla dietro la schiena nel palleggio in corsa o negli assist.


Su Baldassarre non dovrei permettermi la replica, perchè non seguivo la Dinamo nella allora Legadue. Stando a Cagliari, senza copertura televisiva, c'è stato un tempo che era più facile sperare nella promozione della squadra di Cagliari (a quel tempo da giovanissimo andavo al PalaRockfeller, che però mai chiamavamo così, bensì PalazzettodellosportdiviaRockfeller) per fare i derby con Sassari, piuttosto che pensare alla Dinamo in A e quindi rappresentativa di tutta la Sardegna (e come tale con obbligo di tifarla anche per noi africani del capo di sotto).
Comunque mi hai incuriosito e sono andato ad indagare. Al di là di quello che puoi valutare tu che lo seguivi e che può quindi smontare quanto seguirà, Baldassarre era in effetti un giocatore novello della Legadue e che fece alla Dinamo medie di 3,7 p in 13'; in seguito diventerà un giocatore stabile e valido per la Legadue, ma senza eccellere al punto da prospettarsi il cambio di categoria. Sacchetti era già un giocatore affermato, con 3 campionati di Legadue e 2 nella serie maggiore (pur anche egli solo come riserva). Insomma, sembrava già esserci una categoria di differenza tra i 2 giocatori. Tutto sommato il suggerimento di Meo ci poteva stare, quando Baldassarre non aveva numeri in Legadue per giustificare un multiplo salto di categoria in 12 mesi dai dilettanti alla A.

Kerberos , senza dubbio Brian è' un serio professionista che ha onorato sempre la maglia , anche se deve tanto alla Dinsmo per la sua crescita ; ricordo che avevamo Patrick Baldassarre ... ritengo che con molti altri coach si sarebbe preferito tenere lui , nonostante le differenze tecniche ; Patrick con un po ' di tempo avrebbe ben figurato in A1 .

Francamente non credo che Meo abbia imposto il figlio; decisamente non ce lo vedo.
Semplicemnete la Sardegna ha sempre faticato ad importare i giocatori dal continente ed evidentemente Meo, che credeva nella possibilità del figlio di destreggiarsi in A, lo ha suggerito (quando magari gli osservatori tendono a a scartarlo per le movenze non incoraggianti).
Ed effettivamente, pur con tutti i difetti, Brian ci può stare in A, come riserva italiana da 10'. Anche perchè la concorrenza non c'è; se ci si fa un giro della A2, si scopre che le ali grandi italiane che vanno in doppia cifra sono 3 o 4.
Questo spiega anche il quadriennale, concesso in un momento in cui Brian andava meglio di ora. Ma anche ora, per quanto lamenti la sua inadeguatezza atletica (soprattutto nel ruolo di ala grande che richiederebbe anche gioco interno e verticalità) lo terrei, se affiancato da un italiano utile quando non può esserlo lui (soprattutto se passerà la norma del 6+6 entro un anno).

Meridda


Nel post di ieri delle 19:20, c'è un punto equivocabile. Probabilmente si capisce comunque, ma è scritto male.
Nella seconda riga, quando parlo di americani difficilmente gestibili, mi riferivo in particolare solo a quelli di cui parlai in un post precedente, ovvero Sanders, Dyson, Sosa ed in realtà anche Lawal.
Non mi riferivo (come in realtà prevedibile) ai Diener, sebbene dal punto di vista della lingua italiana si poteva intendere così, perchè rispondevo ad un tuo post dove li citavi. I Diener erano invece gestibilissimi (e di fatti sono rimasti anni con noi), pur coi capricci di Travis (che poi però capiva senza conservare strascichi).

Non concordo affatto con PleasedToMeetYou, trovando piuttosto lui tendenzioso quando pretende di spiegare la sua versione faziosa sulla base di una frase di Sardara.


La frase di Sardara in cui dichiara la possibilità (non la certezza) di cambiamenti, richiamava la necessità di valutazioni al termine di un anno difficile. Poteva riguardare la non conferma di Meo (che già da sola sarebbe stata una rivoluzione), come pure le non conferme di Sanders (perchè certamente voleva già andarsene e perchè in società già si sapevano degli interessi sino alla NBA), Lawal (altro giocatore che aveva richieste e che sin dall'inverno voleva andarsene al Gala, al punto da inscenare risse in spogliatoio con Meo), Brooks (se vi erano preoccupazioni per la salute), Sosa (con cui il rapporto era pregiudicato dopo il tentativo di taglio), Kadji (deludente ed inutile nel ruolo per cui era stato preso, come cambio di Lawal), Formenti (che poteva trovare ingaggi e minutaggi migliori) Chessa, Vanuzzo.
Si trattava semplicemente mettere le mani avanti, con tante situazioni incerte per ragioni diverse e non tutte dipendenti da Sardara, ma che la tifoseria gli avrebbe rinfacciato a seguito di un anno di successi.


Questa singola dichiarazione, a cui regolarmente si attacca la fazione che vuole attribuire a Sardara lo smantellamento, dunque vale veramente poco e certamente non bilancia le esplicite dichiarazioni di Meo ("abbiamo fatto scelte diverse per avere migliori letture"), Pasquini ("Sardara non decide il roster") e Sardara ("per la conferma di Meo ho dovuto accettare scelte di mercato dolorose" ed anche "non attribuitemi responsabilità nel mercato estivo, perchè potrei rivelarvi cose che non vi piacerebbero").
Ma soprattutto tale fazione, non affronta mai lo scoglio di spiegare come sarebbe stato possibile riportare nella stessa squadra Meo con i giocatori con cui ebbe indubbi e profondi conflitti. Veramente qualcuno può credere che era fattibile riportare Meo, Sanders e Sosa nella stessa squadra?

Sai , invece mi auguro che una sua certa ambizione per far bene prevalga sulla sua fissazione su Pasquini , dovuta in fondo a inesperienza e presunzione di aver capito tanto ... Se fosse capace di ' sistemare ' l' amico Fderico nel giusto contesto ( collaborazione con un grande coach che dovrebbe dettare sul mercato in base agli obiettivi ) avremmo presto una nuova era di serenità ed entusiasmo rinnovato .

Ricostruzione accurata ed assai educata....Molti, troppi, tendono ad accomunare il muro di incomprensione che separa Sardara dal suo pubblico (perchè anche se invisibile c'è....) con l'allontanamento di Meo; Se sono arrivati a quel punto, penso che sia stata la naturale fine di un ciclo di odio ed amore; probabilmente ai più è stata la modalità con cui è finito il rapporto, con le conseguenti dichiarazioni assai fredde della Società che hanno irretito non poco il pubblico del PalaS , educato e riconoscente nei confronti di un coach che aveva "sposato" la causa Dinamo. Altro tassello fuori posto è stata l'allora promessa di un nuovo ciclo (...forse di lavaggio, centrifuga ed asciugatura...) mai decollato ,anzi, abortito due volte, e la scelta infelice di Pasquini come coach, semplicemente perchè i fatti hanno ampiamente dimostrato che non può dedicarsi al mercato ed allo scouting con efficienza (...diciamocela tutta, non è che come coach sia un granchè, finora però l'ha sostenuto una fortuna sfacciata, e questo non è poco...). Sardara è impulsivo e sanguigno, quasi represso, e le dichiarazioni stizzose più volte rilasciate nel corso della scorsa stagione , minacciando a più riprese di lasciare la società ( come se veramente fosse così fesso da abbandonare la sua gallina dalle uova d'oro...), hanno oramai creato un divario difficilmente recuperabile fra buona parte dei tifosi- sempre pronti a sostenere la squadra - e lui. Peccato...

Ricostruzione abbastanza pretestuosa e tendenziosa. La frattura tra Sardara e una gran parte della tifoseria non ha niente a che vedere con l'allontanamento di Meo, invece è cominciata dalle esternazioni dopo quella partita con Trento in casa e da lì in poi ce n'è stata una serie abbastanza lunga anche tramite i social che Sardara ha usato fin che gli ha fatto comodo senza perdere occasione di lanciare strali e scomuniche.
Meo non era un santo ma non facciamo di Sardara un martire, per favore, se vogliamo essere onesti intellettualmente, non facciamone neanche un erore salvatore della patria Dinamo perché così non é.
Riconosciamo all'uno e all'altro meriti e demeriti ma senza santificarli.
Sardara é un personaggio (personaggio, non persona perchè come tale non mi permetto di giudicarlo) molto spigoloso, che tende a crearsi una corte di adulatori e mal digerisce le critiche ed é anche un accentratore.
La storia di Sanders, Sosa, Dyson e altri non regge più alla luce dei fatti e delle dichiarazioni dello stesso Sardara (ricordo la frase più volte ripetuta secondo la quale quando si é vinto così tanto è ora di cambiare tutto per ripartire con un nuovo ciclo e potrei aggiungerne un altro paio come minimo).
Affermare che è stato il pubblico ad attaccare Sardara è un falso storico, è stato lui ad attaccare il pubblico e a reiterare più volte gli attacchi, il pubblico ha reagito semplicemente come succede ovunque.
Non dimentichiamo che non ci sono mai state contestazioni aperte al palaS nei suoi confronti nè in quelli della squadra, in altre piazze ne avrebbe avute parecchie e forse anche pesanti per come si é espresso, a dimostrazione del fatto che non c'è un accanimento nei suoi confronti.
Se poi si tratta di piccole gelosie perché la presenza di Meo era ingombrante, beh è affar suo, in ogni realtà sportiva il pubblico tende a celebrare le vittorie plaudendo a giocatori e allenatori più che alla dirigenza, in ogni sport, dal basket al calcio, alla pallanuoto, al hockey, al volley etc.

Verissimo , Meo aveva enormi responsabilità che non si era voluto assumere .. Il presidente però avrebbe dovuto gestire di testa e non di pancia ( come ho detto da un ' altra parte ) e tantomeno fargli un biennale più il lungo contratto a Brian ( altra richiesta un po ' ricattatoria sempre di Meo ). Anche Pasauini poi aveva avuto gravi colpe in campagna acquisti .

Vedi nell'era moderna grazie o purtroppo a causa dei social una persona può essere amata od odiata con la stessa facilità e probabilità statistica, hai toccato un argomento spinoso che guarda caso ha fatto da spartiacque nei rapporti fra Sardara ed una parte della tifoseria. Quando Meo è stato esonerato molti hanno criticato il presidente e so bene come la pensi, ma le critiche in realtà sono iniziate prima quando la squadra non vinceva e continuava a perdere, si è attribuito alla dirigenza la non riconferma di Sanders, Sosa e Dyson, il coach si è defilato e mai nessun giornalista gli ha chiesto come mai questi tre giocatori non fossero stati confermati, la realtà la conosciamo tutti, Meo con questi tre giocatori aveva avuto l'anno prima grossi problemi gestionali, per cui è stato lui a non riconfermarli, ma abilmente è stato zitto e dopo l'esonero ha fatto si che le colpe ricadessero su Sardara, ripeto Sacchetti ha molti meriti per lo scudetto e tutti i trofei vinti, ma non è un santo. Quello che dispiace è che molti tifosi hanno dato il 99% dei meriti al coach, questa cosa Sardara non l'ha digerita, immaginiamo di essere stati al suo posto in questi 7 anni, noi come avremo reagito dopo un attacco cosi forte mediatico da parte della tifoseria, forse è per quello che voleva dimettersi 2 anni fa, come molti non sanno che 7 anni fa quando i Mele sono andati via i registri erano in tribunale, lui ha salvato la società dal fallimento.

Gli stranieri hanno comunque gli affetti lontani e per loro cambia poco, a meno che non si preoccupino di avere le vie dello shopping di lusso e della movida a portata di auto.
Per gli italiani la differenza c'è. Una cosa è tornare dai propri cari a fine allenamento o nelle giornate libere settimanali agli orari che si preferiscono. Altra cosa è essere legati agli orari degli aerei.


Ad esempio, i pendolari cagliaritani a Milano, se fanno in tempo a prendere il volo delle 17:30 del venerdì hanno il tempo per riassestarsi, riposarsi ed incontrare gli amici la sera; se non ce la fanno per una sola mezz'ora non è che prendono la macchina ed arrivano mezz'ora più tardi, bensì gli tocca aspettare il volo delle 20:30, arrivare alle 21:30 e finisce che rinunciano agli amici o li raggiungono a pizza finita.


Sembrano piccole cose, ma non è così. Possono preferire Sassari rispetto a squadre di bassa classifica, ma a parità di ingaggio ed ambizioni sceglieranno sempre Reggio o Venezia ed anche Avellino o Brindisi se sono del sud; questi ultimi non saranno vicini a shopping e locali milanesi, ma almeno sono vicini a parenti ed amici. Meglio 3 ore di macchina, quando si vuole, che aspettare gli orari dell'aereo scelti dalla compagnia, con tutto quello che comporta l'aereo prima e dopo il volo.

Quello che dici lo davo per scontatissimo.


Non c'è nessun dubbio che molti cestisti americani e quelli in particolare fossero delle teste calde difficilmente gestibili. Al contrario Meo era un persona equilibrata e paziente nei rapporti con le persone. Paradossalmente era una persona fin troppo semplice, per loro; abituato sin da piccolo a guadagnarsi tutto con la fatica e l'attenzione per gli insegnamenti (lui diceva sempre di non avere il talento, perchè era anche modesto), non poteva non avere attriti con certa gente che faticava a capire.
Ovviamente era diverso trattare con i Diener, compreso il pur bizzoso Travis. Drake venne a Sassari dopo Travis, ma è evidente che prima Travis e poi lo stesso Drake arrivarono a Sassari in virtù della buona impressione che fece Meo a Drake nel 2007-2008, nell'Orlandina. Dunque Meo era effettivamente uno che lasciava un buon ricordo nei giocatori più razionali ed equilibrati.


Non ho difficoltà quindi a dire che la causa degli attriti erano gli americani (non tutti, perchè ad esempio Brooks era un'altra pasta).
Purtroppo però, questo passa il convento; soprattutto se si vuole poter scegliere anche tra giocatori di vertice (e quindi presuntuosi) ma con le poche risorse che abbiamo (approfittando del fatto che chi ha più soldi può permettersi di scartare i giocatori problematici). Salendo di livello la Dinamo, diventava necessario trovare una chiave per certa gente, se non si vuole aspettare un altro colpo di fortuna come Travis mentre ci si accontenta del soldato Stip. Meo non voleva trovare tale chiave e forse non era la persona adatta per trovarla, per quanto già detto su di lui.
Comunque è il passato; a me interessava che non tutto l'accaduto dipendesse da presunte imbecillità della dirigenza. A volte ci sono complicazioni come quelle dette ed era difficile venirne fuori.

Quoto. Gli italiani vogliono evitare la Sardegna per l'insularità .... e invece gli stranieri devono essere tutti ignoranti in geografia quando scelgono Capo d'Orlando.
Quando poi leggo di qualcuno che si affatica per lo spostamento in aereo gli ricorderei che nel 1930 le nazionali di calcio europee che dovevano partecipare al primo mondiale di calcio in Uruguay si spostarono in nave e che nel 2017 conosco dei pendolari che si fanno Uta-CA (circa 15 km) cambiando 3 bus in un'ora e un quarto senza lamentarsi per molto meno.

( mi scuso per non aver scritto in un unico intervento ma con il telefono è' impossibile ). provato impegno , non privato per chi ha avuto la pazienza di leggere dal primo capitolo .

per finire ... da qui i numerosissimi passi falsi sul mercato e tutto il resto , che portano a valorizzare fumosamente la figura di Pasquini e questi risultati accettabili ma molto precari per come raggiunti attualmente .

continua .. appare evidente invece che S . Sardara stia gestendo di pancia e non di testa , da diverso tempo il settore tecnico , dove crede evidentemente di avere ormai adeguate competenze , probabilmente per i meriti e riconoscimenti ottenuti per privato impegno e capacità sotto il profilo organizzativo .

Stare a lamentarsi di spostamenti e voli , degli italiani che preferiscono il nord , del carattere dei giocatori , delle partite perse per sfortuna , credo sia da parte della società cosa piuttosto ' puerile ' .

continua ... potenziamento che , al contrario , non si è' visto anzi si è' riusciti sotto questo aspetto a indebolirsi notevolmente in questi ultimi due anni .

La Dinamo gode ancora di notevoli ' attenzioni ' da parte di sponsor , pubblico e istituzioni grazie al periodo d' oro ( 3 anni ca ) culminato con i successi del 2015 . La presenza stabile sul fronte europeo , oltre che su quello nazionale , avrebbe richiesto un adeguato potenziamento strutturale sul versante tecnico - sportivo - manageriale -

Per quanto TO debba rinunciare a 2 giocatori importanti come il playmaker ed una small forward completa (che nonostante abbia 2 soli anni in meno di Dusko ha un atletismo che ne dimostra una decina in meno...) io non sottovaluterei l'impegno.
Rispetto all'andata il ruolo di 5 non è solo prerogativa di DJW e Valerio Mazzola ma hanno in più R.Hollins (che per quanto ormai fuori luogo in NBA in A1 può essere determinante; Cuccarolo non lo consideriamo neanche). E se a Sassari Wright faceva il play senza che Poeta (infortunato all'epoca) potesse dargli cambio, ora la situazione è inversa. Rispetto all'andata è cresciuto anche Harvey ( il 27 dicembre era veramente inguardabile...)
E' fuori dubbio che la Dinamo sia avvantaggiata dalla 'peste pasquina'... ma per TO può essere un'ultima spiaggia. Se andrà bene sarà più una vittoria vicina a quella di PT o CR che al trentello dell'andata.

In realtà anch'io ricordo di aver letto DJWhite nel servizio on line di G.M. Magari è stato corretto in seguito ... a scanso di equivoci TO rinuncierà a 2 players e non a 3 (Wright e Washington) e comunque sarà un'assenza doppia di peso rispetto al match di andata.

..oramai le kugurre sono entrate a far parte dell'immaginario collettivo inerente i misteri della Sardegna: dopo il "Riso Sardonico", l'orientamento astrale dei Nuraghi e la qualifica di "cronista sportivo al duo scappato dal Circo Barnum N.M ed A.S., c'è la sfiga perpetua ed immutabile (garantita!) delle Kugurre....

Ricordi bene....ma allora dobbiamo andare ancora un po' più indietro, a quello strano rapporto che legava Meo con Travis Diener; Molti ricorderanno che , durante un'intervista, Travis disse senza mezze parole che "<<... se hai un problema con Meo, sei TU il problema...>>". E vero che sia Sanders che Sosa hanno avuto attriti con lui, ma più semplicemente perchè avevano fatto comunella con Dyson che puntualmente in cmpo se ne fregava delle direttive di Meo (vedasi i graziosi siparietti nei TO quando Meo parlava e lui puntualmente manco lo cakawa.... Però poi è arrivato il triplete, e tutto è finito in un brodo (bollente, ustionante) di giuggiole. La resa dei conti era nell'aria , quindi penso che la sua buona dose di colpa l'abbia certamente anche Meo, ma se la scelta societaria fu quella della rifondazione, allora si doveva portare avanti con criteri e modalità diverse, cioè coinvolgendo di più il coach; Leggendo il suo libro, ma trapelava anche dalle interviste in tempi non sospetti, Meo alludeva ad una sua "velata" esclusione dalle scelte del roster, e parlava quasi apertamente di attriti casalinghi, ma da questo ad arrivare alla sua esclusione penso sia accaduto qualcosa di veramente grosso che noi poveri mortali non conosceremo mai.

Hai ragione. Ho fatto male a postare nell'ora dei cali glicemici ...:))

Siete sicuri dell'assenza di DJWhite?
Perchè in effetti l'articolo linkato parla solo di Washington e Wright.

Qualche precisazione, per come ricordo io le cose.



L'interessamento dei russi per Brooks credo sia stato molto più avanti della nostra decisione di non confermarlo. L'impressione è che Brooks volesse assolutamente restare in Italia (anche per via della allora fidanzata, ora moglie).
Si disse che c'erano problemi per l'idoneità fisica in Italia, ma uscì anche la voce che aveva deluso agli occhi di Meo. In effetti Brooks non fu quel giocatore pieno di iniziativa in attacco come era stato a Caserta e come piacciono a Meo; fu molto utile soprattutto alla difesa, a cui però Meo bada meno. Ricordiamo anche che pare ci sia stato un tentativo di riavvicinamento nella scorsa estate, in assenza di Meo.
Può anche essere che Meo o Pasquini si fossero già invaghiti di Petway (direi più il secondo del primo, perchè durante la stagione Meo non aveva tempo per lo scouting, bensì gli spettava solo l'avallo della scelta durante il mercato estivo).
Ad ogni modo, la sensazione è che nel caso di Brooks non fu una questione di soldi, almeno nell'estate del 2015; pare lo sia stata nell'estate del 2016 (non tanto per la concorrenza del Malaga, che ancora non c'era, quanto per la richiesta di BO dei russi).


Per quanto riguarda Sanders, sicuramente fu un problema anche di denaro e sede. Ancor prima che il problema alla mano si palesasse nella sua gravità (ovvero dopo il termine dei PO), Sanders aveva molte squadre interessate con cui non potevamo competere (parole di EmanueleSS), sia per offerta economica, che per mondanità delle sedi. Non dimentichiamo che Sanders era spesso svogliato e giocava bene essenzialmente contro Milano (quasi volesse attirare le loro attenzioni).
Ad ogni modo, Sanders fu trattato duramente a Sassari, con lunghi e dolorosi panchinamenti sino ai PO. A prescindere da tutto il resto, non sarebbe rimasto una altro anno con Meo. A Milano è tenuto in maggiore considerazione di quanto avvenne da noi.


Non credo ci sia bisogno di ricordare che la conferma simultanea di Sosa e Meo fosse del tutto impossibile; o l'uno o l'altro. Tuttavia non escludo che il carattere si Sosa abbia spaventato anche la società, magari con già in mano la disponibilità del soldato Stip.


Infine Dyson fu vittima prima della preferenza di Meo per Haynes e poi del ricatto di potenti procuratori in favore di Odom.
Non credo ci siano dubbi sul fatto che la società volesse tenerlo. Sia perchè lo aveva caldeggiato nel 2014, sia perchè probabilmente Sardara si riferiva a Dyson quando parlò di scelte di mercato dolorose conseguenti alla conferma di Meo, sia perchè Dyson si è offerto ed ha aspettato la Dinamo 3 volte (estate del 2015, quando è rimasto senza squadra, inverno del 2016 quando ha accettato Torino, estate del 2016 quando ha dovuto accettare Israele). Dyson non si è mica offerto all'altra sua ex, Brindisi, dove invece avrebbe ritrovato Meo; evidentemente confidava nella benevolenza di Sardara e Pasquini e non nella modesta considerazione che aveva Meo su di lui. Il fatto che in tutti i 3 casi non abbia ottenuto destinazioni migliori e più proficue della Dinamo, mi porta ad escludere che abbia chiesto cifre esose, come invece ha fatto Logan (peraltro accontentato).


Dunque io vedo un problema Meo, più che un problema Sardara, nello smantellamento del 2015. Magari, c'è stato un problema Pasquini nei nuovi acquisti, avendo portato troppe mele avvelenate all'avvallo di Meo; questo evidentemente a causa di uno scarso souting e probabilmente anche a causa di una forte sudditanza verso i potenti procuratori che suggeriscono od impongono giocatori deludenti.




Aggiungo una considerazione fuori tema su Eyenga, da te citato.


Probabilmente è stata una scelta, come quella di Stip, in cui Pasquini ha avuto una grande parte. Sia perchè economica, sia perchè è arrivata molto presto, poco dopo la conferma di Meo; dunque si è atteso il suo avvallo, ma la trattativa era già stata avviata quando la sua conferma era ancora in bilico. Era comunque una scelta nello spirito sacchettiano ed evidentemente cercata per soddisfare una sua richiesta: un'ala atletica per cui l'aspetto difensivo è secondario, seppur insolitamente debole nelle triple; una scelta opposta a quella fatta da Pasquini con Carter.
Ad ogni modo, come la scelta di Stip, non si trattava di una scelta totalmente sbagliata, necessitando di un'ala non extracomunitaria. Come Stip ha diversi difetti in campo, ma entrambi sono giocatori che danno tutto e seguono il coach (dunque molto diversi da quelli del triplete, con cui Meo ha avuto diversi conflitti). Entrambi hanno anche buoni numeri. Conosciamo quelli di Stip, ma se ora controlli su legabasket noterai che nessuna ala piccola com/cot del campionato italiano ha i numeri di Eyenga; pochissimi sono i 3 com/cot che hanno numeri decenti e si contano sulle dita di una mano gli americani che nelle stats superano Eyenga.
Era un giocatore da tenere almeno come riserva; avrebbe fatto meglio di Mitchell, Carter e sarebbe stato più versatile di Lighty (peraltro tutti americani). Purtroppo contro di lui partì una crociata esagerata, rispetto ad altri problemi più gravi, e contribuì al cortocircuito del mercato di riparazione.
Quest'anno il mercato estivo è stato sbagliato in ancor più elementi, anche se si partiva da una rivoluzione necessaria. Ma così come la tifoseria sottovalutò partenze ed arrivi del 2015 (perche tanti erano contenti delle partenze di Dyson, Sosa e Sanders), ha sottovalutato anche gli errori del 2016; e così come non abbia saputo concentrarsi sui veri problemi nello scorso inverno, in quest'ultimo in tanti chiedevano anche la sostituzione di Lacey.




Insomma, non tutto il male è da una sola parte.

decisamente.
non ci servono fenomeni da baraccone. ma gente seria con capacità comprovate.
Per arrivare in un futuro non lontano ad avere una vera e propria task force in grado di intervenire anche in tempo reale nei momenti piu difficili.
Per fare 'scounting indiretto'su GM avversari, 'coaching indiretto' sui playbooks dei coach avversari, 'fisioterapia indiretta' sui lettini avversari, 'fondamentali indiretti' per gli avversari piu talentuosi e non ultimo per intervenire anche a partita in corso.


insomma una sorta di task force. un gruppo di pindacci potenti anche a distanza:
coordinati tra loro e con ognuno i propri super-poteri... tipo gli X-Men
noi avremo i P-MEN !!!

Quoto.
Allora lo Iettatore di Avanti un altro di Bonolis non lo consideramo neanche. ... Ci vuole gente con piu spessore....

il basket giovanile è il futuro del movimento.
Ed è un valore.
E come tale è riconosciuto anche in casa Dinamo.
ma devi sempre leggerlo di un progetto che ha il suo focus a casa degli altri.


Il progetto ' BASKET INDIRETTO' che affianca e scavalca quello del 'playmekeraggio diffuso' si concentra sugli altri ,non su di noi come ben sai.


Consiste non nel giocare meglio noi, ma nel far giocare peggio l'avversario.
Consiste nel dare possibilità ai ragazzi dell under della squadra avversaria, che senza le assenze dei titolari, non avrebbero queste possibilità.
Torino l'ha recepito in pieno.
Venezia si sta attrezzando per farlo ( vedi indisponibilità futura di Batista a cui si è aggiunto anche Ress.... e mancano ancora taaaanti giorni alla partita )
Caserta lo condivide ( e cerca in tutti i modi di realizzarlo mandando il Fratello dell Innominato alla F contro tutto e tutti: ma la strada è stata indicata da Sosa ) .


Altrochè fermare un progetto valido , in pieno sviluppo, in cui si sono investiti competenze,danari e risorse ( sale olio lingue di rana code di topo viscere di pollo e zimino, per uso personale ).
il progeto DEVE andare avanti per il bene del movimento.
Anzi per i play off non sarebbe male affiancare a Zia Beppa altre risorse medianiche da coordinare:


E la società si sta gia muovendo in tal senso:


pare sia in arrivo da San Giorgio a Cremano Gennaro O' Schiattamuort, dalla Danimarca un discendente diretto di Kierkegaard che pare abbia anche capacità telecinetiche ( riesce a rompere gli specchi facendo passare un gatto nero sotto le scale ),mentre si patte a tappeto sia la rete che gli sfasciacarrozze di tutta la provincia in cerca di pezzi di una cinquecento verde pisello che negli anni 90 a Sassari faceva faville... roba che Christine in confronto era una tranquilla e serena auto da gita fuori porta con tutta la famiglia.......

Per Harlock12 : propongo a zia Beppa di Codaruina un armistizio per pietà.
Chiedo alle Kugurr Farmaceutics uno STOP sul virus.

Ormai Torino senza Wright, Washington e White è città aperta.
Di questo passo il loro quintetto sarà tutto Under16!

Secondo l'articolo di N.M. sull'Unione Sarda (Dinamo capolista al ritorno, disponibile sul sito Dinamo) pare che la Fiat TO rinunci anche a Chris Wright.
Quindi affrontiamo TO senza i 3 W del quintetto ....
Complimenti : le Kugurre MVP dell'ultimo bimestre!

[ link ]


Cari amici di tifo Dinamo ... il Vostro eterno amico Giullare e le Kugurr Farmaceutics ..... sono al settimo cielo ... ormai il mio virus 5.0 della Peste Pasquina è perfezionato.
Leggete pure .... Torino domenica senza DJWhite e Washington.

Breaking news clamorosa.
Nuovo Pulitzer sportivo assegnato ex aequo a Meridda e a noi Kugurre!
La motivazione della giuria è che i vincitori hanno svelato le vere motivazioni del rinnovo contemporaneo di Savanovic e Stipcevic.
L'ala funge da asse per ferri da stiro al vapore.
La guardia si è invece dimostrata perfetta per asciugare l'umidità del vapore nel parquet.

Ahahaha.....vabbè vorrà dire che lo useremo soltanto quando ne avrà voglia.......

Finalmente un commento sensato!

Grazie per la fiducia, ma debbo ammettere che, seduti vicino a me al Palas ritrovo spesso allenatori e/o comunque gente molto più competente di me. Con uno in particolare , ex -giocatore S&M ma di origini "milanesi", commentiamo spesso le facce tristi e sconsolate in panchina di Ebeling e Monaldi.......

....concordo ,a parte l'ottimistico minutaggio di Savanovic (20') , a meno che tu non abbia bisogno di un'asse da stiro distesa per terra lunga 2.05.......

Peraltro Magicovento esalta Alberani, che ha posto Calvani da head coach a metà stagione, esattamente come ha fatto la Dinamo. E lo esalta quando non ha confermato Calvani dopo una finale scudetto, quando noi abbiamo confermato Meo; non credo che volesse un comportamento analogo per Meo (Sardara sarebbe stato crocefisso dalla tifoseria), quando invece sarebbe stato opportuno visto il rapporto ormai deteriorato (ma questo prima di quella estate lo dicevano in pochissimi).
Per quanto riguarda i soldi sprecati, Avellino è stato maestra in passato senza vincere nulla (parole degli avellinesi), quando invece Sardara è comunque riuscito a beccarsi 4 titoli in un periodo dominato da chi aveva un budget ingaggi quadruplo; al tempo non c'era Alberani ad Avellino, ma comunque la Dinamo non teme raffronti. Poi ci può essere un anno peggiore e si possono fare mille critiche, ma le hanno fatte anche ad Avellino nei mesi scorsi; è uscita ai quarti dalla Coppa italia, vediamo ai PO, ma intanto è appena a 2 punti da noi, pur con tutti gli errori che abbiamo fatto.
Non parliamo di Reggio, che con un budget superiore ed un parco italiani già a roster, non è riuscita ad alzare il livello con gli stranieri. Teniamo conto che se per un americano non fa differenza Sassari o Reggio, per gli italiani del centro e del nord la differenza c'è; dunque le squadre del centro e del nord godono di questo vantaggio, a parità di ambizioni ed ingaggi.
Purtroppo non si sbaglia sempre in egual quantità; qualche annata si sbaglia tanto e qualche annata meno. Se questa è l'annata storta, figuriamoci i risultati di una annata dove azzecchiamo anche i giocatori. Per questo o mi limiterei a segnalare (anche con severità) le cretinate dei protagonisti (magari tante e gravi), senza necessariamente concludere che sono dei cretini in assoluto od in confronto ad altri. Ma ormai in alcuni del forum ha preso piede questa tendenza.