La GIBA tuona: Spazio agli italiani e ai settori giovanili. Chiediamo solo due extracomunitari in A
Le dichiarazioni del Presidente della GIBA, Alessandro Marzoli: Richiesta è di avere solo due extracomunitari in Serie A
Continua, purtroppo, la litania sull’eleggibilità dei giocatori in Serie A, con la richiesta del Presidente di Lega di apertura verso i 7 stranieri, senza distinzioni. Basta con questa storia!
L’Italia non può e non deve diventare una delle ultime leghe europee, piena di atleti stranieri di terza fascia, causa anche la ristrutturazione della seconda lega americana che, con stipendi minimi più alti, dal prossimo anno attrarrà più giocatori USA di livello.
Per questo la nostra richiesta alla Federazione Italiana Pallacanestro sarà di avere solo 2 atleti extracomunitari in Serie A.
Seguiamo l’esempio della Stella Rossa di Belgrado e di altre squadre che programmano e investono sui giocatori locali.
Abbiamo bisogno di una visione strategica a medio-lungo termine per far crescere la nostra pallacanestro e non di soluzioni tampone, altrimenti fra pochi anni l’attuale livello del campionato scenderà ancora di più.
Dobbiamo avere il coraggio di osare, altrimenti i nostri talenti continueranno a scappare via dall’Italia, per poi fare magie all’estero.
E, d’altronde, proprio i nostri migliori giocatori lo affermano da anni: più coraggio e più investimenti sui giovani!
Non è un caso che l’ultima coppa europea l’abbia vinta Reggio Emilia: una squadra modello quanto a programmazione e investimento sugli italiani.
Continueremo a tenere un dialogo aperto con la Lega Basket e siamo sempre disponibili al confronto, ma restiamo fermi nelle nostre convinzioni di puntare sugli atleti italiani e confidiamo nell’opera del nostro garante, che è il Presidente della FIP, Gianni Petrucci.
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