Marco Sodini: Contro Milano dobbiamo essere coraggiosi e aggressivi
Le parole del vice di Bolshakov sul derby con Milano
L’influenza che ha colpito in settimana la Pallacanestro Cantù non ha risparmiato nemmeno il coach della FORST, Kiril Bolshakov, sostituito oggi sul campo, ma anche in conferenza stampa, dal vice Marco Sodini che ha parlato del derby contro l’EA7 Emporio Armani Milano: “Il rinvio della gara in partenza sarebbe potuto essere un fattore negativo. Questo perché i tempi di recupero dell’Olimpia si dilatano e 24 ore in più per una squadra che ha speso tante energie nella sfida contro il Fenerbahce possono risultare determinanti per avere maggiore benzina. In realtà la nostra settimana si sta trasformando in un mezzo calvario perché abbiamo avuto tantissimi giocatori con problemi di influenza. Il capo allenatore per primo, però ieri non si sono allenati Pilepic e Darden, Kariniuaskas e Parrillo avevano ancora febbre, e inoltre Laganà e Quaglia sono acciaccati. In questo senso avere un giorno in più potrebbe essere positivo.
Avrete un giorno in più pure per inserire Calathes…
Questo si, ma vale se ci sono anche gli altri. Dal punto di vista fisico Calathes è in condizione, ha dimostrato subito dinamismo e i due allenamenti di squadra che ha sostenuto sono stati brillanti. E’ chiaro che non ha l’abitudine al campo e quella non credo si possa acquisire in un giorno. La gara di martedì sarà sicuramente adrenalinica. Pat arriva dal Panathinaikos, è abituato ai derby con l’Olympiacos e a giocare a un livello più alto di quello del campionato italiano. E’ovvio che si inserisce in una formazione che nelle ultime cinque partite ha funzionato e dobbiamo fare in modo che lui sia un valore aggiunto.
Come si prepara una gara come quella contro l’EA7 Emporio Armani Milano?
Dobbiamo partire da due dati di fatto. Il primo aspetto è che ci sarà una presenza di pubblico che ci può spingere e dobbiamo sentirla e farla nostra. La seconda cosa è che dobbiamo essere coraggiosi sul campo e quindi essere aggressivi nel limitare le capacità dei nostri avversari più ancora di quello che abbiamo fatto fino a questo momento. A Trento la nostra intensità è stata maggiore rispetto alle gare precedenti, ma non è sufficiente perché se Milano disputa una prestazione come quella contro il Fenerbahce noi dobbiamo innalzare ulteriormente il nostro livello di competizione.
L’assenza di Sanders può essere un vantaggio?
L’Olimpia ha talmente tanti giocatori che non mi soffermerei sull’assenza di uno di loro. Milano in questo momento ha due giocatori forti in ogni ruolo e per assurdo può essere più facile gestire una situazione con titolare e cambio che avere una rotazione di 3 o 4 elementi nella stessa posizione. Ora l’EA7 Emporio Armani è un po’ più strutturata come una squadra normale, ma ovviamente rispetto al campionato italiano ha un roster di livello differente.
Contro Milano sarà importante partire con grande intensità?
Noi vogliamo spalmare la nostra intensità sui quaranta minuti cosa che fino ad ora, vuoi per gli infortuni, vuoi per le scarse rotazioni, non siamo riusciti a fare. Questa però è la nostra ambizione. Non vogliamo assolutamente che una partita blocchi il nostro processo di crescita che mi sembra evidente.
Quali sono i tuoi ricordi del derby tra Milano e Cantù?
Non vado sugli episodi, ma io nasco innamorato di Riva che era il primo supereroe della pallacanestro italiana. La cosa che traspare di più però è che il contorno di questa sfida trascende la partita stessa. Chiamiamola rivalità sportiva, ma le persone che ti fermano per la strada e ti fanno sentire l’importanza di questo singolo evento creano quasi un alone fantastico, come se ci sia qualcosa di mistico. Da questo dobbiamo un po’ estraniarci perché corriamo il rischio di dimenticarci che affrontiamo una squadra più forte di noi e che potrebbe anche succedere che non produrremo la gara che vogliamo.
Come sono le condizioni fisiche della squadra?
Oggi dovremmo allenarci al completo. Callahan sta gestendo questa settimana come quelle precedenti nell’ottica di un possibile utilizzo. E’ chiaro che lui convive con il dolore. Se la partita fosse stata spostata di una settimana forse avremmo potuto fermare Craig per un periodo. Così invece decideremo il suo impiego martedì coerentemente con le sue condizioni di salute.
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