Pasquini: A Belgrado grande reazione. Lavoriamo per diventare concreti
Le parole del coach di Sassari
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“Incontriamo una squadra che con l’arrivo di Phil Goss ha trovato grande regolarità. In casa hanno fatto partite importanti ma sappiamo quello che troviamo: Brindisi è un ambiente caldo. Dovremo andare lì e fare la nostra partita. Abbiamo recuperato lo stress e la fatica dei 45’ a Belgrado, stiamo cercando di prepararci al meglio per la sfida di domenica”.
Cosa vi portate dietro da Belgrado?
“Vincere dà tutto un altro tipo di sensazione ma bisogna restare razionali e lucidi, soprattutto se si fa il mio lavoro, perché non può essere un +1 o -1 allo scadere a cambiare la valutazione generale. Belgrado ci ha dato grande energia e benzina, lavoriamo nella maniera giusta: mi porto dietro la reazione avuta sul -14 ne secondo quarto e quella del terzo. Dobbiamo lavorare per essere bravi nei finali punto a punto, come in Serbia dove siamo stati bravi a restare lucidi nelle scelte nonostante la stanchezza. C’è da fare, dobbiamo diventare concreti e mi piace vedere un gruppo che non molla mai come a Belgrado in cui c’erano tutte la condizioni ma non ci siamo arresi”.
A Brindisi incontrate la storia recente della Dinamo…
“Certamente, a Brindisi troviamo Meo e tutto quello che abbiamo fatto in questi anni insieme, sarà un piacere incontrarlo”.
Quali saranno le chiavi della sfida con l’Enel?
“Brindisi ha già una marcata impronta sacchettiana, corrono molto e sfruttano bene il loro atletismo. La transizione difensiva contro una squadra come l'Enel sarà la chiave. Carter adesso che si è sistemato fisicamente ha grande atletismo, è vero che si può aprire e tirare ma ha anche un certo peso in area, Agbelese invece è un centro molto simile a Shane Lawal, per cui hai il doppio incastro con l’atleta leggero e il giocatore di peso che si può aprire. Infine M’Baye è forte sia spalle che fronte a canestro”.
Che giocatore è Gani Lawal, ultimo arrivato in casa Dinamo?
“Mi è sempre piaciuto, lo seguivo già prima che andasse a Roma. È uno che ha bisogno di trovarsi nel posto giusto, dopo la Virtus ha avuto esperienze più o meno sbagliate per le sue necessità. Dovrà essere bravo a entrare in un sistema di squadra come il nostro, in cui ci passiamo molto la palla in attacco e ci aiutiamo in difesa. Non ha molto tempo per farlo perché ci aspettano tre partite importanti e dovrà essere bravo, avrà possibilità di dimostrare il suo valore. Ci può dare intimidazione e presenza a rimbalzo, che sono due cose in cui siamo un po’ mancati finora”.
Turnover?
“La scelta aperta a tutti, arriviamo a sabato sera perché ci servono questi due allenamenti per capire condizione fisica di tutti gli 8 stranieri”.
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