Repesa: In Italia niente di scontato. Chiedete a Sacripanti se scambierebbe i suoi centri con i miei
Il coach dell'Olimpia Milano a tutto campo: Oggi come oggi i miei colleghi, se potessero scegliere, mi toglierebbero solo Simon
SUL GRUPPO
«Posso lavorare su due gruppi di giocatori. Almeno siamo sempre in 10 anche quando qualcuno è fuori per infortunio. A questo servono 15 giocatori».
SUL GIOCO
«Non abbiamo centri dominanti. Dovremo spingere di più sulla transizione offensiva limitando il p&r».
SUGLI AVVERSARI IN ITALIA
«Niente sarà scontato. Ribalto il gioco e chiedo: il collega Sacripanti è più contento di avere Fesenko e Cusin come lunghi o vorrebbe cambiarli con i miei? Io dico che si tiene volentieri i suoi. Lo stesso discorso vale per molti miei giocatori comparati con i big di altre squadre: oggi come oggi, i miei colleghi, se potessero scegliere, mi toglierebbero solo Simon. Reggio Emilia, Venezia, Avellino e Sassari non sono così distanti».
SULL'EUROLEGA
«Tutti vorremmo vincerla, ma siamo molto lontani da quel traguardo. Poi potrebbe scapparci la sorpresa. Il Limoges 23 anni fa e il Maccabi due fa insegnano».
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