Milano e Simon non hanno rivali, l'Olimpia schianta Avellino 90-72 e vince la Supercoppa 2016
L'EA7, con un altro secondo tempo al limite della perfezione, supera la Sidigas e conquista la sua prima Supercoppa
CRONACA
Manca davvero poco al Mediolanum Forum per la finale di Supercoppa 2016, re-match dell'ultima finale di coppa Italia. Ad affrontarsi saranno Olimpia Milano e Sidigas Avellino.
La squadra Campana ha eliminato ieri i campioni in carica di Reggio Emilia, spuntandola solamente sulla sirena con una prodezza dell'ex di giornata Joe Ragland. Proprio su questo campo Avellino aveva interrotto la lunga striscia di successi interni Milanese, mettendo in difficoltà l'Olimpia anche nella finale di coppa Italia 2016. Esordio per Fesenko dopo il NE di ieri.
In casa EA7 fuori dalle rotazioni Abass e l'infortunato Raduljica, sostituiti oggi da Fontecchio e Macvan. La squadra di casa, dopo un primo tempo equilibrato, si è sbarazzata senza troppi patemi della Vanoli Cremona, raggiungendo la finale alla ricerca di una coppa che ancora manca nella ricca bacheca Milanese. Nei 12 ma non al meglio anche Gentile, bloccato in mattinata dal mal di schiena.
I primi punti della finale di Supercoppa sono per Dragic e Simon, con Milano subito avanti sul 7-0 dopo 90 secondi di gioco. Avellino si sblocca con Leunen, Ragland realizza in penetrazione ma Cinciarini risponde subito dopo per il +4 dell’EA7. Obasohan si fa subito sentire in attacco, come nella semifinale di 24 ore fa, stoppando anche Simon in difesa. Il Croato è scatenato e già in doppia cifra, la Sidigas prova a rispondere con le triple ma Milano vola sul 20-13 con l’appoggio vincente di Macvan. Randolph sfrutta il fisico in avvicinamento a canestro, Simon risponde a Ragland con una tripla fuori equilibrio ma gli uomini di Sacripanti restano a contatto, sul 19-23 di fine primo quarto.
Thomas in alley-oop risponde ai primi punti di Hickman, Sanders inizia ad attaccare con prepotenza il ferro e dall’altra parte gli ospiti si affidano ad Obasohan, che raggiunge la doppia cifra. Simon riprende a martellare la retina, il ferro sputa la tripla di Ragland ed i primi punti dell’ex capitano Gentile valgono il +10 di Milano, sul 33-23 del 14’. Fesenko prova a sfruttare la sua stazza sotto i tabelloni, Avellino costruisce un 6-0 di parziale, chiuso dalla correzione a rimbalzo di Sanders, ma l’Olimpia lavora bene in difesa, costringendo gli avversari al tiro sulla sirena dei 24. Il contro-break permette alla squadra di Repesa di riguadagnare la doppia cifra di vantaggio, Green reagisce dopo i punti di Hickman e la banale persa di Sanders permette a Cusin di correre in contropiede, per il 34-44 di metà gara.
Randolph e Leunen sbloccano Avellino in avvio di ripresa, ma Simon riprende da dove aveva lasciato tenendo avanti Milano. Cusin fa la voce grossa in difesa stoppando Macvan, Dragic però realizza un’importantissima tripla che vale il 50-39, vantaggio ulteriormente incrementato dai liberi di Cinciarini, che guadagna un fallo antisportivo, e dal canestro di Pascolo per il +15. Dopo il timeout torna a segnare Ragland, ma arriva anche una brutta notizia per Sacripanti con il quarto fallo di Marco Cusin. Simon accende il pubblico Milanese con la sua quinta bomba personale, l’EA7 inizia la fuga e neanche un tecnico fischiato a coach Repesa riesce a rimettere in corsa la Sidigas. Dragic segna in reverse sulla linea di fondo, Pascolo dal post alto per il +21, a cui risponde Fesenko con i primi punti in maglia bianco-verde. Il lungo ex Trento trova un altro canestro, McLean stoppa Ragland ma la persa, con susseguente tripla di Green, convince il coach Croato a fermare il gioco, al minuto 28. Al rientro in campo Thomas schiaccia il -16, Zerini trova altri due punti a rimbalzo d’attacco ma Sanders spegne il flebile tentativo di rimonta Avellinese. Fesenko termina anzitempo il match causa fallo in attacco + tecnico, l’ultimo tiro del quarto non va a segno per Milano, che conduce 67-51 dopo 30 minuti di gioco.
Thomas completa il gioco da 3 punti nella prima azione offensiva dell’ultimo quarto, Kalnietis si appoggia comodamente al tabellone e Sanders non perdona per il 73-54. Ragland segna con fallo, Green trova il canestro da 3 punti ma gli sforzi di Avellino sono vani, con Hickman e McLean che ricacciano subito indietro gli avversari sul nuovo +20. L’Olimpia non fa sconti e non si ferma, il gap aumenta con Simon che raggiunge quota 25 e si prende la standing ovation del pubblico Milanese. Ragland arricchisce il suo tabellino, Fontecchio schiaccia in contropiede ed il pubblico può festeggiare il successo dell'Olimpia, 90-72 per la prima storica Supercoppa di Milano!
Milano: Simon 25+5+8, Hickman 15, Dragic 11+7+3, Sanders 9, Pascolo 6+4, Cinciarini 6, McLean 5, Macvan 5, Kalnietis 4, Gentile 2, Fontecchio 2
Avellino: Ragland 18, Obasohan 12+5, Randolph 10, Thomas 10, Green 9, Leunen 6+4, Cusin 3+5, Zerini 2+4, Fesenko 2
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