Accademia Milano all’Unipol Arena: l’EA7 passeggia a Bologna
L'Olimpia Milano vince nettamente in casa di Bologna 101-85
Obiettivo Lavoro Bologna – E.A.7 – Emporio Armani Milano 85-101 (25-31, 13-23, 18-21, 29-26)
Obiettivo Lavoro Bologna: Pittman 26, Fabiani 0, Vitali 13, Vercellino ne, Cuccarolo 0, Gaddy 16, Pajola ne, Fontecchio 8, Mazzola 7, Hasbrouck 3, Odom 12.
All.: G.Valli.
E.A.7 – Emporio Armani Milano: McLean 10, Lafayette 14, Cerella 5, Kalnietis 3, Macvan 10, Vecerina ne, Magro 0, Restelli ne, Cinciarini 14, Sanders 11, Simon 21, Batista 13.
All.: J. Repesa
6° giornata di ritorno che vede affrontarsi all’Unipol Arena una Virtus Bologna, in caduta libera ed in piena lotta salvezza, contro l’Emporio Armani Milano, reduce dalla vittoria in Coppa Italia, che schiera Kalnietis e Batista in questo posticipo serale.
I quarto)
Gaddy-Hasbrouck-Fontecchio-Mazzola-Pittman i cinque scelti da Valli per cercare il colpo, contro Milano che lancia subito in quintetto Kalnietis e Batista assieme a Cinciarini-Simon e Macvan.
Parte subito fortissimo Bologna, cercando come prime opzioni il duo Pittman-Mazzola che in 3’ portano subito in vantaggio i bianconeri per 8-2.
Milano è a 1/6 al tiro nei primi 4 minuti ed il secondo fallo di un “dormiente” Batista, costringe Repesa ad inserire Magro.
Per gli ospiti il solo a dare segnali di vita è Simon che realizza i primi punti dell’EA7 (12-6 al 5’).
I milanesi, però, sono la squadra più forte del campionato per tanti motivi ed in 1’ di fuoco piazzano un 0-8 con Macvan e le triple di Cinciarini ed il subentrato Lafayette, impattando sul 12-12 al 6’.
La partita vive di continui cambi di inerzia: Bologna prova ad allungare con Odom e Vitali ma la scelta di Repesa di impiegare un quintetto “veloce” senza centro e con McLean e Sanders sotto le plance, porta velocità e fluidità nell’attacco dei lombardi che, seppur soffrendo la fisicità di un dominante Pittman, chiudono la prima frazione in vantaggio per 25-31 grazie a 2’ finali da grande squadra, trascinati da un ottimo impatto di Sanders. (9 Pittman; 10 Simon).
II quarto)
Repesa sceglie di confermare la “fanteria pseudo leggera”, lasciando Batista e Macvan in panchina e puntando, come coppia di lunghi, su McLean e Sanders; Valli, invece, continua il suo piano partita, cercando per l’80% dei possessi Pittman sotto canestro.
Bologna fornisce timidi segnali di reazione col suo centrone americano (29-34 al 12’) ma è Milano, guidata da uno stratosferico Simon, a prendere ritmo in attacco piazzando un controparziale di 2-9 in 4’ (31-43 al 15’).
La Virtus è palesemente più debole degli avversari e comincia anche ad aver paura in attacco dove, quando viene chiuso Pittman, nessun altro giocatore pare potersi prendere le responsabilità che si aspetterebbero da giocatori di serie A.
4 punti consecutivi di Macvan regalano il massimo vantaggio ai lombardi sul 31-47 al 17’ e la partita, già a questo minuto, dà l’impressione di essere già finita visto anche il linguaggio del corpo sconsolato dei bianconeri.
Krunoslav Simon continua a distribuire cioccolatini per i suoi lunghi e a punire dalla lunga la difesa bianconera, totalmente inerme nella marcatura sull’esterno di Repesa che porta i suoi sul 35-52 al 19’ (16 punti per il croato).
Michele Vitali riaccorcia da 3, ma è sempre l’esterno croato ad essere protagonista, permettendo ai suoi di chiudere sul 38-54 di fine primo tempo (17 Pittman – 18 Simon).
III quarto)
Nonostante il divario tecnico, ci si aspetterebbe una minima reazione di orgoglio e rispetto per il pubblico e per il proprio lavoro, ma nemmeno questo avviene per i padroni di casa.
L’Unipol Arena ammutolita è il laconico segnale di una partita senza un senso, se non quello di essere un allenamento per Milano che, giocando con un filo di gas di porta sul 40-61 del 23’ (4 punti consecutivi di Batista).
Le due squadre disputano uno sport diverso l’una dall’altra ed il solo Pittman è l’unico a salvarsi, come individualità, nella barca di Valli che piano piano affonda.
Gli uomini di Repesa fanno accademia all’Unipol Arena: Macvan e Batista bucano da sotto la difesa bianconera e raccontare di tecnica, tattica è assolutamente fuori luogo, non solo per il divario tecnico ma, soprattutto, per l’imbarazzante approccio mentale degli uomini di Valli (47-70 al 27’).
Il finale di terzo quarto termina per 56-75 ed il divario sarebbe potuto essere anche superiore se l’EA7 non avesse abbassato la concentrazione negli ultimi 2’ (21 Pittman – 21 Simon).
IV quarto)
Milano abbassa il ritmo per 3’ ed il sonnecchiante Gaddy si sveglia dal suo torpore realizzando 5 punti consecutivi, riportando i suoi sul -11; è un fuoco di paglia: Lafayette, infatti, con una tripla dall’angolo riporta Milano sul 70-84 del 26’, che riprende il totale controllo della partita.
Bologna accompagna tristemente al finale l’allenamento di un EA7 che espugna facilmente l’Unipol Arena, il parquet di una squadra sempre più in caduta libera verso la retrocessione alla quale, se giocherà con questo mordente da qui al termine della stagione, si candida come principale indiziata.
Finale dall’Unipol Arena: Obiettivo Lavoro Bologna - E.A.7 – Emporio Armani Milano 85-101
Pagelle:
Obiettivo Lavoro Bologna:
Pittman 7
Fabiani ng
Vitali 6
Cuccarolo 5
Gaddy 5
Fontecchio 4
Mazzola 5
Hasbrouck 4
Odom 5,5
E.A.7 – Emporio Armani Milano:
McLean 6,5
Lafayette 7
Cerella 6
Kalnietis 5,5
Macvan 6,5
Magro sv
Cinciarini 7
Sanders 7
Simon 7,5
Batista 6,5
MVP: Krunoslav Simon
Vittorio Longo Vaschetto per Sportando
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