Pistoia, la presa di posizione del presidente Maltinti: chi sputa deve stare a casa
Dopo l'ammenda comminata dal giudice sportivo, la comunicazione del presidente della Giorgio Tesi Group
In un momento così positivo, spiace davvero dover prendere carta e penna (il computer è roba da giovanotti) non per esaltare l’ennesima prova di grande orgoglio dei nostri splendidi ragazzi, o la dimostrazione di affetto incondizionato tributata da tutto il pubblico quando, sotto per 16-0 dopo quattro minuti, la squadra ha ricevuto solo applausi e cori di incitamento. Spiace doverlo fare per dire “vergogna”! Vergogna a chi lunedì sera si è reso protagonista di gesti volgari e meschini, che gettano discredito su un palazzetto intero, che mi suscitano, francamente, e spero mi si passerà il termine, schifo. Non è una questione economica, o meglio, non è solo una questione economica: ricevere 2200 euro di ammenda per “lancio di sputi” nei confronti degli arbitri è, soprattutto, triste. Sono il primo, e me ne assumo ogni responsabilità, cogliendo questa occasione per cospargermi il capo di cenere, a lasciarmi talvolta andare in proteste che, mi rendo conto, di educato non hanno molto. Non voglio quindi né sembrare moralista, né passare da colui che si sente in diritto di fare la paternale a chicchessia. Rifletto però su quanto leggo. E mi rammarico di certi comportamenti che, personalmente, ritengo meritevoli di pene severe, paragonabili a quelle oggi in vigore per chi invade il campo o per chi provoca fatti violenti in occasione di una partita. Chi sputa è un vigliacco. Chi sputa non merita di entrare dentro il nostro palazzetto. Chi sputa deve stare, semplicemente, a casa. Pistoia sarà, nel 2017, capitale della cultura: meritiamo, tutti insieme, questo bellissimo riconoscimento.
Roberto Maltinti
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