Una pioggia di triple regala la vittoria a Sassari che si impone 86-70 su Caserta
Logan ed Haynes affossano i casertani con una spaventosa prova balistica da oltre l'arco, buono anche l'impatto di Sacchetti. Per la Pasta Reggia solito Hunt da doppia-doppia
A far visita alla Pasta Reggia arriva una Dinamo che non è nel miglior momento di forma della sua recente storia. Caserta, dal canto suo, è ancora priva del play titolare ed ha appena inserito il suo sostituto, Ogo Adegboye, pronto ad esordire dinanzi al nuovo pubblico amico.
Dell’Agnello sceglie per lo starting five Giuri, Gaddefors, Downs, Jones ed Hunt. Marco Calvani propone invece Haynes, Logan, Eyenga, Alexander e Varnado.
È proprio il centro ex Pistoia a trovare i primi due punti del match con un buon semigancio. Dell’Agnello manda in quintetto Gaddefors per francobollarlo a David Logan, ma la guardia sassarese non ci mette molto a trovare la prima bomba del’incontro. In avvio le due squadre viaggiano a ritmi folli, perdendo palloni su palloni e finendo con il far diventare la gara un match di tennis. Intanto Jarvis Varnado commette già al 3’ la seconda penalità, e Calvani lo richiama in panca reinserendolo solo nel secondo tempo e schierando Sacchetti, con Alexander nello spot di 5. Dopo aver visto qualche scempio in campo, il coach dei sardi decide di fermare il match e chiamare timeout.
Al 6’ c’è l’esordio di Ogo Adegboye, che rileva un Giuri stranamente poco concentrato. Sassari pur con enormi problemi difensivi, riesce però a prender vantaggio, arrivando sul 9-14 che costringe Dell’Agnello alla sospensione: tre triple, due di Logan ed una di Haynes, cacciate dal cilindro a giochi ormai rotti, spingono la Dinamo al massimo vantaggio. Quando ancora Logan, dopo pochi minuti, costringe Amoroso al cambio battendolo poi dal palleggio, Sassari è a +10. Una penetrazione di Gaddefors accorcia il gap e fissa il risultato del primo quarto sull’11-19.
Caserta appare contratta, poco fluida in attacco ed imprecisa, anche quando seleziona delle buone conclusioni. Il talento offensivo di Sassari fa il resto, ed in soli quattro minuti il divario si allarga fino al 15-31, con gli isolani che tirano 12/22 dal campo e senza errori da oltre l’arco.
Una tripla di Downs sulla zona chiamata da Calvani risveglia i padroni di casa, ma Alexander risponde pan per focaccia nell’azione successiva. La Dinamo è palesemente galvanizzata, e sembra far canestro da tutte le parti, ed è il solito Downs che prova a rimetterci una pezza.
Quando al 17’ Haynes ruba palla e va indisturbato a schiacciare in contropiede, Sassari trova il nuovo massimo vantaggio sul 21-39. Cinque punti filati di Marco Giuri danno un minimo di inerzia alla Pasta Reggia, che prova quantomeno a ridurre in singola il divario, ma l’ennesima bomba di Haynes (4/5 dall’arco fino a quel momento) ricaccia via i casertani, fissando sul 30-46 il parziale del primo tempo.
Il Banco di Sardegna chiude i primi 20’ con l’irreale cifra di 8/10 da tre punti, ed è forse tutta qui la differenza tra le due formazioni, che per il resto non costruiscono una grande pallacanestro.
Dopo la pausa lunga la Pasta Reggia sembra aver recuperato almeno quella verve che sin qui l’ha contraddistinta, e prova a recuperare allungando la difesa a tutto campo. Il solito Logan, dissipa ogni minimo dubbio, e con due triple e due liberi in tre azioni (23 punti già per lui), fissa il punteggio sul 38-59 per il +21 Sassari.
Dell’Agnello prova a dare una scossa inserendo Ghiacci ed Adegboye, ma la musica non cambia: non appena la Pasta Reggia prova a piazzare un piccolo break di 4-0, i sardi replicano immediatamente. L’ultimo quarto si apre così sul 50-69.
Hunt con due schiacciate di fila apre il quarto periodo, scaldando almeno in parte il PalaMaggiò ma, neanche a dirlo, il Banco di Sardegna risponde con una bomba. Con tanta fatica ed una difesa più attenta i bianconeri riescono a risalire sino al -13 (58-71) e Calvani prova a bloccare la mini emorragia con un timeout che richiami all’ordine i suoi. Cinciarini sbaglia in maniera incomprensibile un paio di semplici conclusioni, togliendo fiducia alla squadra casertana, e Dell’Agnello lo richiama a sedere preferendogli Giuri. Un chirurgico Sacchetti mette la sua seconda tripla spegnendo ogni velleità di rimonta dei casertani. Sul 60-80 gli ultimi 5’ di gioco sono puro garbage time in cui si gioca solo per stabilire il definitivo punteggio. Sassari vince con merito grazie alla sue immense doti balistiche e grazie ad un David Logan che, quando è in giornata, è assolutamente immarcabile. Micah Downs e Dario Hunt gli unici a salvare la faccia tra i padroni di casa.
La gara si conclude sul 70-86 per i sassaresi.
Bel gesto del PalaMaggiò che comunque applaude i suoi beniamini a fine gara.
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