Meo Sacchetti: Non sono contento della nostra Euroleague e di come spingiamo la palla
Le parole del coach di Sassari a Pick and Roll
(Foto Salvatore Madau)
Il coach della Dinamo Sassari Meo Sacchetti è interveniuto a San Marino RTV durante la trasmissione Pick and Roll condotta da Gherardo Resta.
Deluso per l’Euroleague della Dinamo Sassari? Sicuramente non sono contento. Mi aspettavo qualcosa di più. Sapevamo che era difficile ma volevamo giocarcela di più. Ci siamo accorti che ci manca la durezza mentale per affrontare questo genere di partite.
Il tipo di pallacanestro che ama giocare Sassari in Euroleague non premia? C’è sicuramente un senso di verità. Effettivamente anche l’anno scorso, con la squadra che avevamo, abbiamo fatto una fatica enorme e siamo riusciti a vincere una partita. A questo livello bisogna riuscire a correre ma bisogna avere anche concretezza. Penso che si possa correre ma la durezza avere la durezza mentale dei momenti importanti che però in Europa sono lunghi 40 minuti. In Euroleague c’è un altro tipo di pallacanestro.
Sassari non ha fatto il salto di qualità nonostante gli acquisti estivi come Alexander e Petway? Abbiamo preso Alexander e Petway, abbiamo preso Haynes che ha giocato in Euroleague con Siena e con il Maccabi. Perciò pensavamo che ci potessero dare questa attitudine a questo livello ma per ora non ci siamo riusciti e dobbiamo dirlo.
Manca qualcosa a Sassari? Per sviluppare a livello europeo questo gioco bisogna avere un po’ di profondità. Non patire rimbalzi come patiamo noi. Se non recuperi e non prendi qualche rimbalzo è difficile giocare a difesa schierata. E le difese di Euroleague sono di livello molto alto. Non è che abbiamo voluto fare una squadra adatta all’Euroleague. Abbiamo fatto una squadra adatta al nostro modo di giocare inserendo dei giocatori che ci potessero dare esperienza. Ma non siamo andati a prendere dei giocatori massicci che ci potevamo aiutare sotto canestro a prendere rimbalzi. Abbiamo tenuto la nostra filosofia pensando di fare qualcosa in meglio.
Non sarà che Sassari si è anche un po’ snaturata rispetto allo scorso anno? E quindi non ha le stesse certezze che aveva lo scorso anno? E’ logico che non si può fare copia carbone di un’altra squadra (quella del 2014-2015). Noi abbiamo cambiato pensando di avere perso qualche cosa in penetrazione e velocità ma di avere guadagnato in letture rispetto allo scorso anno. Ci manca questo. Non farei paragoni con la squadra dello scorso anno in Euroleague perché alla fine i risultati sono simili. E’ logico che quest’anno non sono contento di come noi spingiamo la palla. Sicuramente non abbiamo questa cosa di sviluppare questa nostra transizione, di correre e di cercare di trovare situazioni aperte o con i lunghi che corrono. Questo non siamo ancora riusciti ad inculcarlo nei giocatori. E’ evidente. Spingiamo poco la palla quando possiamo andare in questa mezza transizione.
Pensiero al mercato? Io mi aspetto qualcosa in più da tutti, da Petway e dai nostri lunghi. Pensavamo che Petway ci potesse dare quella durezza mentale che ci aspettavamo. E’ logico che forse anche noi gli chiediamo qualcosa che non era abituato a fare. Qui deve fare più il protagonista nella squadra mentre giocando all’Olympiacos aveva un sistema diverso. Si trova anche poco a suo agio sotto questo aspetto qua. Però non è un discorso solo di Petway. Io sono certo che i nostri giocatori possano dare quello che hanno anche fatto vedere in certe partite. In un discorso di Euroleague abbiamo bisogno di più di 1 o 2 giocatori che facciano una buona partita. Abbiamo bisogno di avere un pochettino più di coralità per riuscire a portare il risultato dalla nostra parte.
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