Jasmin Repesa: Seguiamo il mercato ma cerchiamo giocatori che facciano la differenza
Le parole di Jasmin Repesa a San Marino RTV. Repesa parla dei blackout della squadra ("non abbiamo fatto il ritiro e non abbiamo fatto la preparazione"), del mercato, di Melli, McLean e dell'Euroleague ("situazione preoccupante ma sono ottimista")
(Ciamillo & Castoria)
Il coach dell’Olimpia Milano Jasmin Repesa è intervenuto in diretta a Pick and Roll diretto da Gherardo Resta su San Marino RTV.
Queste le sue parole (il video è disponibile qui).
Perché l’Olimpia Milano ha improvvisi blackout? Perché non abbiamo fatto il ritiro e non abbiamo fatto la preparazione. Il nostro raduno è iniziato dopo gli Europei quando i giocatori sono rientrati dalle loro nazionali. Tutto il ritiro lo abbiamo fatto senza i nazionali e gli infortunati. Durante il ritiro abbiamo fatto giocare Urtasun, spagnolo che è andato via o Radic e non aveva gran senso. Dopo la Supercoppa siamo andati subito in America dove abbiamo fatto due gare. In 18 giorni non abbiamo fatto un allenamento fasciati. Il lavoro si fa in preseason. Tra due partite ogni volta sto provando a trovare spazio fare il lavoro che dovevamo fare in preseason ma non è facile. Due giorni prima della sfida contro il Cedevita abbiamo fatto due ottimi allenamenti. Finché non cresciamo è difficile vedere una continuità che è necessaria a questo livello.
Mercato, possibile che Milano possa cambiare più di un giocatore da qui a due mesi? C’è questa possibilità. La proprietà è a disposizione. Ma onestamente dobbiamo giocare giocatori giusti e che fanno la differenza. Se prendiamo per prendere o dello stesso livello che abbiamo ora diventiamo solo più numerosi senza alzare la qualità. Nel campionato italiano dobbiamo avere italiani e solo tre giocatori americani. Trovare oggi sul mercato un giocatore che possa cambiare la nostra chimica è praticamente impossibile. Stiamo seguendo il mercato, stiamo cercando giocatori veri che possono aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi.
Rimpianti per Melli? Il primo giocatore con cui abbiamo parlato quando ho firmato è stato Melli. Lui è stato determinato a lasciare Milano perché sentiva dentro se stesso che era ora di cambiare le cose e cambiare posto ed è andato via. Onestamente volevo tenerlo e prendere Gigi (Datome, ndr). Ha deciso di andare via e non ci sono rimpianti. E’ la loro decisione e dobbiamo rispettarla. Il suo addio ha portato ad un nostro cambio di strategia a causa delle regole sugli italiani in Serie A. Siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto perché in quel momento non potevamo fare meglio
Idea sull’utilizzo di McLean? Jamel lo conosco bene. Lo scorso anno col Cedevita ci abbiamo giocato due volte. Abbiamo vinto a Berlino contro di loro e lui mi è piaciuto perché la sua pallacanestro è molto adatta per il campionato italiano dove non ci sono lunghi molto lunghi che invece servono prima di tutto per l’Euroleague. E lui andava bene. Per adesso, come tutta la squadra perché abbiamo 10 giocatori nuovi, siamo andati troppo su e giù durante tutte le partite. Giocando all’interno della stessa partita sia molto bene che molto male. Serve continuità in tutto. Ci vuole e ci manca molto.
La Milano che ha a disposizione è ancora in grado di centrare la Top 16 con questo roster o se non si rinforza con giocatori di qualità diventa un’impresa? La situazione è molto preoccupante. Ma io sono ottimista tutta la vita. E ci vuole una partita per cambiare la musica. Se vinciamo la prossima partita contro il Limoges sul loro campo tutto diventa molto più facile. Ma onestamente per vincere in Euroleague dobbiamo giocare molto meglio rispetto all’ultima partita contro il Cedevita.
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