Sportando Awards. MVP: Allan Ray
Arriva il momento dell'MVP stagionale
Il nostro criterio tanto criticato per selezionare l'MVP della stagione (quello che per intenderci ha portato Brad Wanamaker al titolo lo scorso anno) non è stato cambiato.
Il Most Valuable Player è stato scelto in base al rapporto del suo rendimento rispetto alla media dei suoi compagni e per i risultati ottenuti dalla sua squadra grazie al suo contributo.
A tal proposito nessuno quest'anno si è configurato come MVP meglio di Allan Ray. L'ex Roma è stato non solo il faro offensivo di una squadra che di bocche da fuoco non ne ha moltissime, ma anche un capitano vero dal punto di vista mentale, specialmente quando all'inizio (e poi alla fine) ha trascinato una squadra che nel precampionato aveva fatto rabbrividire. Nella sua stagione gli alti e i bassi sono stati estremamente contenuti e la cosa ha permesso a Bologna di tenere un ritmo costante.
Quando fu preso la scelta cadde su di lui per via del fatto che un playmaker grosso come Gaddy avrebbe potuto soffrire la velocità di esterni più piccoli; accoppiarli è stata una scelta vincente, una delle tante di Bologna quest'anno.
Il rinnovo biennale è stato più che meritato. Adesso ai playoff le chance sono poche, ma il progetto di Bologna è decollato forse con un anno di anticipo sulla tabella di marcia e adesso l'incremento del budget è d'obbligo per cavalcare un onda che può ingrossarsi assai.
Ray ha chiuso la stagione con 17 punti, 3.7 rimbalzi, 2.4 assist e una rubata di media. Nel corso dell'anno è stato spesso chiamato a fare pentole e coperchi per dare una quadratura ad una squadra nuova, inesperta e molto umorale. Si può dire che da Hazell e White abbia trovato contributi più che validi, ma se c'è una cosa che ha messo in luce la sua candidatura è stata la capacità di giocare per la squadra, dettare i tempi come un secondo allenatore senza preoccuparsi delle statistiche personali.
Su di lui Bologna costruirà il futuro, poi bisognerà vedere chi lo seguirà.