Quintetto e sesto uomo di Serie A, giornata 23
Il quintetto e il sesto uomo per la ventireesima giornata
Ecco il quintetto per la ventitreesima giornata di campionato. Diverse le novità:
Ronald Moore, PM, Pasta Reggia Caserta: la stagione di Ronald Moore è decisamente curiosa. Da giocatore su cui costruire, al primo salito sul banco degli imputati nel momento di difficoltà della squadra, ad essere vicinissimo al taglio con Zare, all'essere in seguito recuperato da Vincenzino Esposito e ora ad entrare addirittura nel quintetto Sportando. Per un giocatore che non fa del tiro la sua arma migliore, per ottenere questo riconoscimento serve una prestazione alla Ricky Rubio, ossia niente punti, ma tutto il resto in quantità. Moore chiude con 8 punti, 6 rimbalzi, 9 assist, 8 falli subiti e 22 di valutazione. Di fronte ha Julyan Stone, un difensore tutt'altro che scarso, ma questo non gli impedisce di mettere la squadra in ritmo e giocare una delle migliori gare personali dell'anno (nonché decisiva per mantenere la Pasta Reggia in corsa per la salvezza).
Kenny Hayes, G, Vanoli Cremona: Cremona è in un momento delicato della stagione: 7 perse nelle ultime 9, l'ultima sanguinosa a Masnago contro Varese. Molto è dipeso anche dal rendimento di Kenny Hayes, abbassatosi improvvisamente dopo un girone d'andata quasi da MVP. La Vanoli sembra attraversare un periodo di appagamento da risultati, che rischia di vanificare la grande stagione fatta fin qui. Hayes cerca di scuotersi e di scuotere i suoi al PalaWhirpool, mettendo 25 punti con 25 di valutazione, ma anche in questo caso non basta. L'assenza di Marco Cusin fa perdere chili alla difesa e abbassa il livello del gioco nel pitturato (livello che Ed Daniel non è in grado di garantire con la costanza dell'azzurro), provocando inevitabilmente uno spostamento del numero di possessi più sulle guardie. Situazione non semplice da risolvere.
Tony Mitchell, AP, Dolomiti Energia Trento: Buscaglia gli chiede solo due cose: “segnare e difendere nei limiti delle sue possibilità”. Sul segnare non importa come, basta che i punti siano tanti. Mitchell, che è il miglior marcatore del campionato anche questa domenica torna a cercare di rintuzzare la sua media. 27 punti, 6 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assist per sancire la fine del rapporto tra Frank Vitucci e la Sidigas Avellino. Giocatore completo in tutto, meno che nella comprensione del gioco; un vero peccato visto che parliamo di un'atleta top, passatore sottovalutatissimo e potenziale difensore di alto profilo. Per ora si limita a giocare molto playground, ma se vorrà fare il salto di qualità (e ambire all'NBA) dovrà per forza imparare a comprendere che quando la squadra non gioca per lui, lui deve mettersi in condizioni di offrirsi come “soluzione” e non come fulcro del gioco.
Davide Pascolo, AG, Dolomiti Energia Trento: se da una parte con Mitchell abbiamo la potenza atletica, il talento e tutto ciò che riguarda il fisico, con Davide Pascolo abbiamo l'intelligenza cestistica, la furbizia e la tecnica. Anche per questo motivo si trovano benissimo entrambi nella stessa squadra. Pascolo è un giocatore sul quale non scommetteresti vedendolo la prima volta, ma bastano un paio di azioni per capire di che giocatore parliamo. Contro Avellino ne mette 17 con 10 rimbalzi, 2 recuperi, 3 assist e 7/9 dal campo pee 29 di valutazione. Il tiro è solido e affidabile da ogni posizione, le armi per far male le ha. Grande colpo di Trento averlo trattenuto con un biennale, che vuole significare buyout (e grosso) qualora qualche squadra fosse interessata a strapparlo all'Aquila.
Johndre Jefferson, C, OpenJobMetis Varese: Passata la burrasca della sua esperienza Mantovana, passate le sparate del presidente della Dinamica Negri contro i suoi agenti, Johndre Jefferson mostra finalmente il motivo per cui sia passato dalla Silver alla Serie A nel giro di sei mesi. Il giocatore americano, messo al posto di Ed Daniel, alza in modo esponenziale il tonnellaggio sotto canestro, vero tallone d'achille dell'OpenJobMetis fino a questo momento. 17 punti, 13 rimbalzi, 2 assis, una stoppata e 21 di plus-minus contro Cremona la dicono lunga sulla capacità del giocatore di fare la differenza lì dove il suo collega Daniel non era stato in grado. Giocatore grosso, fisico, dotato anche di alcuni movimenti tecnici apprezzabili, può essere il faro ideale in mezzo all'area per la prossima stagione, in una potenziale coppia di lunghi con un'ala grande tecnica e con molti punti nelle mani.
SESTO UOMO:
Frank Elegar, C, Emporio Armani Milano: due giornate per prendere confidenza, una serata in Turchia per mostrare qualche sprazzo delle sue caratteristiche e poi l'esplosione assoluta. Frank Elegar è arrivato in punta di piedi in mezzo alla curiosità generale, ma sembra essere un acquisto clamorosamente azzeccato. Milano aveva avuto fino ad ora due punti deboli: regia e verticalità. Il secondo sembra essere stato risolto. Elegar piazza una prestazione da MVP settimanale in appena 17 minuti di gioco: 20 punti, 10 rimbalzi, 28 di valutazione e 17 di plus-minus con 9/9 al tiro che lo scrivono nel libro storico dell'EA7 tra le prestazioni di livello, contribuendo a tenere Pesaro al 34% dal campo. Contro la Consultinvest alla fine è poco più che una scampagnata per la capolista, ma onestamente quanto sarebbero stati capaci di avere un impatto simile già alla terza giornata dopo pochi minuti giocati?