Cinque Piccoli, il nuovo confine del basket?
Analisi sulla nuova tendenza del gioco: sempre meno lunghi in area, sempre più esterni sul perimetro
Small Ball. In Europa come in NBA, ormai non si parla d’altro. L’idea di abbandonare I vecchi canoni del gioco, basati su post basso e asse play/pivot, per abbracciare la nuova filosofia di gioco perimetrale, veloce, corsa e tiro da tre, affascina sempre di più allenatori, addetti ai lavori e tifosi.
Anche nel nostro basket se ne parla molto e ci sono squadre costruite su questa filosofia, con pivot molto mobili e con tiro affidabile, mentre altre alternano in fasi della partita il quintetto piccolo a quello tradizionale, spostando l’ala grande in posizione da cinque.
Ma questa, è una tendenza davvero in atto? Quanto si sono abbassate le squadre negli anni, se lo hanno fatto?
Se facessimo una semplice media delle altezze dei giocatori della serie A, otterremmo solo risultati fuorvianti: magari in squadra ho molti giocatori bassi ma che non vedono mai il campo, di conseguenza dobbiamo prendere l’altezza dei giocatori e pesarla per i minuti effettivamente giocati. In questo modo il risultato sarà l’altezza media pesata per i minuti del giocatore “standard” della serie A, nei diversi anni analizzati.
Ecco i risultati:
Effettivamente c’è stato un abbassamento generale in termini di centimetri, anche se non sembra molto rilevante. Forse però c’è qualcos’altro. Pensate Kevin Durant, 206 cm. Ovviamente stiamo prendendo un caso limite, ma un tempo se un allenatore aveva un 206 in squadra non lo guardava nemmeno in faccia, gli diceva: “stai sotto canestro, prendi i rimbalzi e prova a schiacciare quando riesci. Ah… regola numero uno: mai mettere la palla per terra!”. Bene, ovviamente ho preso un caso limite, con KD l’universo si è rovesciato e la palla per terra magari lui potrebbe provare a metterla un paio di volte, ma è evidente la tendenza che è in atto nel fisico dei nuovi giocatori di basket. Ci sono sempre più atleti di notevole altezza, ma che non perdono troppo in coordinazione. Di conseguenza riusciamo a far giocare giocatori alti in posizioni “da piccolo” e quindi questo sporca un po’ la nostra analisi di prima.
Ma se l’altezza ha questi problemi, il peso ne ha di meno. Mentre riesco ad immaginare, anche se con molta fatica, un atleta con altezza da centro che guida in punta il suo attacco, faccio più fatica a immaginare un atleta con peso da centro che fa la stessa cosa. Se facciamo la stessa operazione con il peso al posto dell’altezza, questi sono i risultati:
Qui le differenze sono più marcate. Come si vede, in questi anni abbiamo perso 4 kg, che sono davvero molti in termini generali.
Vedendo queste analisi non resta da capire se il quintetto piccolo sia più efficiente di quello tradizionale, ma qui l’analisi si complica notevolmente. Per avvicinarci ad una possibile risposta, l’unico modo è abbandonare il boxscore e analizzare invece l’efficienza dei singoli quintetti. Forse a questo tipo di analisi un giorno potremmo avvicinarci. Stay tuned..
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