Basta poca Milano per passare a Cremona
61-68 al termine di una gara scarsa di emozioni
In un PalaRadi gremito é stata sufficiente una EA7 Milano poco concentrata ed ancor meno motivata per avere ragione di una Vanoli volenterosa, mai doma, ma eccessivamente rimaneggiata. Il divario più evidente tra le due formazioni si è manifestato sotto le plance, dove Campani né Poscic hanno potuto contenere lo strapotere fisico dei lunghi biancorossi, Samuels su tutti.
Cronaca
Cesare Pancotto schiera Ferguson, Hayes, Bell, Clark e Campani
Luca Banchi replica con Ragland, Gentile, Moss, Melli e Samuels
Arbitri: Taurino, Biggi e Morelli
Rispetto alle premesse della settimana, in campo Moss da una parte e Hayes dall’altra. Oltre a Vitali, out, invece, Mian, vittima di un colpo al viso subìto giovedì in allenamento.
5-5 al 4’ in un avvio di gara all’insegna dell’imprecisione: da un aparte Cremona che accusa il divario rispetto alla levatura della difesa avversaria, dall’altra parte Milano che appare deconcentrata in fase offensiva sbagliando molto malgrado la potenziale superiorità. Ci pensa Gentile a scuotere i suoi alla maniera degli ultimi 4’ di gara-7 della scorsa finale scudetto, segnando e prendendo per mano i suoi: 5-12 al 7’ e time-out Pancotto. La Vanoli torna in campo affidandosi alle conclusioni esterne di Ferguson che realizza cinque punti consecutivi. Un paio di chiamate arbitrali molto dubbie dell’arbitro Biggi favoriscono gli ospiti che chiudono in vantaggio uno scialbo primo quarto: 10-16.
Non piace a Banchi la prima palla del secondo quarto giocata dai suoi, i quali non riescono a giungere alla conclusione entro i 24’’: time-out immediato accompagnato da palese disappunto del tecnico biancorosso. Quattro punti in fila di Clark per il 16-18 del 13’, mentre Milano di appoggia ancora ad un paio di sviste arbitrali a favore, nel caso specifico a firma Taurino. Al 15’ vantaggio Vanoli con un’azione da tre punti di Hayes. Mentre Gentile siede in panchina, tocca a Samuels e ad un ottimo Kleiza riportare avanti gli ospiti: 25-28 al 17’. Altra clamorosa svista dell’arbitro Taurino, per l’occasione ai danni di Kleiza; il lituano protesta e Taurino gli sanziona il fallo tecnico. Si giunge al 20’ su uno scarso 26-30 attraverso una decina di palle perse per parte e per mezzo di una percentuale di realizzazione delle due squadre che non arriva al 40% che fotografa nitidamente l’andamento tutt’altro che esaltante dell’incontro.
Un Samuels praticamente senza avversari trascina a +10 i suoi al 25’: 29-39. Il primo sussulto del pubblico nella ripresa è regalato dall’arbitro Morelli per un’improbabile infrazione di passi sanzionata a Brooks. Segue una tripla di Samuels da una palla raccolta dal parquet per la seconda esclamazione del pubblico presente: 34-44 al 28’. Dopo la sedicesima palla persa dalle scarpette rosse, il tredicesimo punto di Samuels nel terzo periodo fissa il punteggio sul 40-54.
Rientra Kleiza a dare lezione di tecnica in avvio di ultimo periodo. Sul fronte opposto arrivano puntuali le realizzazioni da fuori di Ferguson, ma non c’è più storia: confermato il + 10 Milano che ha caratterizzato l’andamento di una gara in cui gli ospiti hanno potuto avere ragione dell’avversario con meno del minimo sforzo. Finisce 61-68.
Per Cremona: Ferguson 18, Clark 14, Hayes 11
Per Milano: Samuels 22+10, Kleiza 13+7, Ragland 10
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