Luca Banchi: Sette conferme verso nuovi traguardi
Le parole del coach di Milano
Il ventesimo allenatore nella storia dell’Olimpia è stato anche il primo a vincere lo scudetto al primo colpo ad eccezione di Giannino Valli che tuttavia fu il primo coach assoluto di un club ce vinse il titolo nel suo primo anno di esistenza. Luca Banchi è il signore degli scudetti: ha vinto gli ultimi otto, sei da assistente, due da capo allenatore.
Coach, quanto è difficile ripetersi?
“Ripetersi è più complesso ma nel nostro caso bisogna fare un distinguo perché i 18 anni di astinenza durante la stagione scorsa hanno creato una grande attesa ma altrettanta tensione e pressione sulla squadra. Adesso è arrivato il momento di costruire una mentalità vincente. Ripetersi sarà difficile, le concorrenti sono agguerritissime ma c’è un fortissimo desiderio e volontà di proseguire sulla strada intrapresa”.
Quanto è importante avere lo stesso staff tecnico?
“Considero un grande privilegio avere la possibilità di lavorare con lo stesso gruppo di collaboratori. Se penso ad un anno fa ricordo tutte le perplessità che potevano esserci nel costruire una mentalità di lavoro e una conoscenza che ci servisse per chiudere una stagione in cui sapevamo di dover vincere. Ci siamo riusciti e ora considero un patrimonio di valore inestimabile”.
Ci sono anche sette giocatori confermati.
“Pretendo che questo sia un trampolino che ci lanci verso nuovi successi”.
Per un certo periodo l’Olimpia dovrà giocare con due assetti diversi, con Hackett in Eurolega e senza Daniel in campionato. Quanto è difficile?
“Sarà sicuramente complicato ma è un’ulteriore sfida che mi sento di accettare. E’ una situazione che prima di tutto la squadra e poi Daniel dovrà dimostrare grandissima maturità nel gestire una situazione così complessa. Ma né a me né a Milano sono mai piaciute le cose facili”.
Il girone di Eurolega impone una partenza lanciata?
“E’ un girone che ci obbliga a farci trovare pronti. La forza degli organici dei nostri avversari, l’esperienza dei loro giocatori e le grandi qualità dei loro staff tecnici ci costringeranno a giocare una regular season di altissimo profilo che non si discosterà affatto da un playoff anticipato”.
Uno degli elementi chiave della scorsa stagione è stato la conquista del pubblico.
“Lo scorso anno è stato straordinario per il connubio che si è creato tra città, tifoseria e squadra. Sul campo la squadra ha dimostrato da subito di avere quei valori e quelle caratteristiche che tanto vengono apprezzate. Credo che sull’onda del successo dello scorso campionato, Milano saprà rispondere alla grande. E’ chiaro che il girone di Eurolega per certi versi ci aiuta perché da subito avremo grandi notti di basket in cui mi auguro che la squadra sappia immediatamente esprimersi sui livelli che ci competono”.
Coach, quanto è difficile ripetersi?
“Ripetersi è più complesso ma nel nostro caso bisogna fare un distinguo perché i 18 anni di astinenza durante la stagione scorsa hanno creato una grande attesa ma altrettanta tensione e pressione sulla squadra. Adesso è arrivato il momento di costruire una mentalità vincente. Ripetersi sarà difficile, le concorrenti sono agguerritissime ma c’è un fortissimo desiderio e volontà di proseguire sulla strada intrapresa”.
Quanto è importante avere lo stesso staff tecnico?
“Considero un grande privilegio avere la possibilità di lavorare con lo stesso gruppo di collaboratori. Se penso ad un anno fa ricordo tutte le perplessità che potevano esserci nel costruire una mentalità di lavoro e una conoscenza che ci servisse per chiudere una stagione in cui sapevamo di dover vincere. Ci siamo riusciti e ora considero un patrimonio di valore inestimabile”.
Ci sono anche sette giocatori confermati.
“Pretendo che questo sia un trampolino che ci lanci verso nuovi successi”.
Per un certo periodo l’Olimpia dovrà giocare con due assetti diversi, con Hackett in Eurolega e senza Daniel in campionato. Quanto è difficile?
“Sarà sicuramente complicato ma è un’ulteriore sfida che mi sento di accettare. E’ una situazione che prima di tutto la squadra e poi Daniel dovrà dimostrare grandissima maturità nel gestire una situazione così complessa. Ma né a me né a Milano sono mai piaciute le cose facili”.
Il girone di Eurolega impone una partenza lanciata?
“E’ un girone che ci obbliga a farci trovare pronti. La forza degli organici dei nostri avversari, l’esperienza dei loro giocatori e le grandi qualità dei loro staff tecnici ci costringeranno a giocare una regular season di altissimo profilo che non si discosterà affatto da un playoff anticipato”.
Uno degli elementi chiave della scorsa stagione è stato la conquista del pubblico.
“Lo scorso anno è stato straordinario per il connubio che si è creato tra città, tifoseria e squadra. Sul campo la squadra ha dimostrato da subito di avere quei valori e quelle caratteristiche che tanto vengono apprezzate. Credo che sull’onda del successo dello scorso campionato, Milano saprà rispondere alla grande. E’ chiaro che il girone di Eurolega per certi versi ci aiuta perché da subito avremo grandi notti di basket in cui mi auguro che la squadra sappia immediatamente esprimersi sui livelli che ci competono”.
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E. Carchia
@Sportando
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