E' grande Virtus Roma, espugnato il campo di Cantù
Cantù cade in casa per la prima volta in stagione
Un’agguerrita Acea sbanca con coraggio ed energia il Pianella di Cucciago (inviolato per la prima volta in stagione) e fa sua Gara1 dei quarti di finale playoff. La squadra dell’ex Luca Dalmonte, seppur priva di Mayo, vince meritatamente una gara giocata in costante equilibrio su tutti i 40 minuti spuntandola solamente negli ultimi secondi, dove si è fatta trovare più cinica rispetto alla formazione di Sacripanti. La tensione della prima gara si fa sentire nelle prime battute del match con entrambe le formazioni contratte nella fase offensiva. Cantù fa il break con Aradori a metà del quarto (15-8), mentre Roma, che prima era stata tenuta a galla dalla solidità in area di Mbakwe, recupera dai 6,75 con Jones e Szewczyk e schiaccia con Hosley il -1 di fine primo periodo (17-16). Sul filo dell’equilibrio anche la seconda frazione di gioco: Rullo e Ragland dalla lunga distanza insaccano le bombe del 23-18 iniziale a favore dell’AcquaVitasnella; Roma però si stringe in difesa e con un controbreak tutto firmato da Halil Kanacevic (7-0) impatta e poi sorpassa 23-25. La partita è combattiva, ruvida, e gli attacchi ne risentono; si segna poco ma l’energia sprecata in difesa dai giocatori sul parquet è tanta. A 1’38’’ dall’intervallo Cantù conduce 29-27. Jenkins prova a dare una spallata alla gara, ma l’Acea resiste all’urto con la tripla di Jones ed il lay-up di Hosley (34-32). L’ultimo canestro del primo tempo lo mette a segno Cantù con Leunen in tap-in: all’intervallo l’AcquaVitasnella è così avanti 36-32. Ancora molto maschia e fisica la gara nella seconda metà. Cantù vola sulle giocate di Ragland, Jenkins e Leunen, Roma invece risponde con la consueta solidità di Travor Mbakwe sotto i tabelloni e rimane agganciata grazie alla mano calda di Jones che prima centra la retina ancora dalla lunga e poi realizza su rimbalzo offensivo (43-44). I brianzoli controsorpassano coi liberi di Leunen e di Uter, ma l’Acea è indomita e rimane col fiato sul collo realizzando con un Goss più produttivo. La formazione di Luca Dalmonte sorpassa poi sul finire di quarto con due canestri dai 3 punti (Kanacevic e Szewczyk) e conduce 48-52 con dieci minuti da giocare. E’ ancora Kanacevic il problema da risolvere per la difesa di Sacripanti e Roma, grazie anche ai liberi di Baron, allunga 50-57 nelle prime battute dell’ultimo quarto di gioco. L’AcquaVitasnella si affida alle incursioni di Ragland ed alla precisione dall’arco di Leunen ed Aradori, ricucendo lo strappo (58-59). Il clima si fa rovente e stavolta sono i padroni di casa a mordere sul collo i capitolini, che tentano invano la fuga: il tabellone segna 60-61 Acea con 5’17’’ sul cronometro ancora da giocare. La freccia del sorpasso porta la firma di Jenkins, che schiaccia nel traffico il 62-61; dall’altra parte però è Mbakwe a fare la differenza nel pitturato. Cantù realizza in contropiede con Ragland e la partita scorre sul filo del rasoio (64-63 a 3’22’’). Jenkins dall’arco fa saltare tutti in piedi (67-63), Roma replica con la classe di Goss (67-65) e rimette il naso avanti con una pazzesca bomba di Baron allo scadere dei 24’’ (67-68) a 1’50’’ dal termine. Jones fa anche 2/2 dalla lunetta per l’Acea, ma stavolta è un favoloso Jenkins a bruciare la retina ospite dalla lunga, pareggiando nuovamente il conto (70-70). Il finale è al cardiopalma, i nervi sono tesi ed i colpi non mancano. A 27’’ Roma, sul +1, perde palla con Jones e Sacripanti si gioca la carta del time-out per un possesso organizzato: l’Acea però difende con le unghie e con i denti e l’AcquaVitasnella fa passi con Ragland a 10’’. Cantù fa fallo sistematico su Jones: l’ala della Virtus fa 1/2 (71-73). Sacripanti non ha più minuti di sospensione e sul coast to coast Jenkins perde palla in palleggio. Alla fine a spuntarla è così la squadra capitolina, che coi liberi finali suggella il suo corsaro successo sul 71-75.
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G. Zaccardini
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