Alberani parla della Virtus: Data continuità al nostro lavoro
Le parole del GM della Virtus Roma che parla anche di Lega Basket su invito di Claudio Toti
Questo pomeriggio il general manager Nicola Alberani ha incontrato i giornalisti in una conferenza stampa al Palazzetto dello Sport, nella quale ha tracciato un bilancio della regular season appena conclusa, introducendo l’imminente playoff. «Siamo contenti, con la “C” maiuscola di quanto fatto finora, abbiamo lavorato bene, se dovessi dare un voto alla stagione sarebbe un 7 pieno. Facendo un passo indietro in questi due anni abbiamo dato continuità a quelle che sono le linee guida del presidente raggiungendo per due volte di fila le Final Eight di Coppa Italia e i playoff. Se guardiamo i nomi delle squadre che sono riuscite a fare altrettanto possiamo essere davvero orgogliosi.
In questa stagione abbiamo avuto un’ottima partenza, abbiamo addirittura girato la boa come primi in classifica, poi nel girone di ritorno purtroppo le cose sono andate meno bene. I momenti di crisi sono stati principalmente due: uno a cavallo della partita di Eurocup contro Mons, in quel caso sono stati bravi l’allenatore, lo staff e i giocatori a rimanere uniti. In questo senso l’Eurocup ha giocato un ruolo importante per gli equilibri della squadra, perché, per quanto impegnativa, ha contribuito ad accelerare il processo di coesione e di crescita del gruppo. L’altro momento difficile è stato nel girone di ritorno, quando abbiamo perso 4 gare di fila, ma dobbiamo ricordare che le avversarie erano tutte squadre di livello, che si sono qualificati ai playoff e che abbiamo dovuto far fronte una serie importante di infortuni, fra cui l’assenza di Mbakwe per 3 gare e di Jones per 4. Considerando anche il periodo senza il play americano, durato 5 settimane, in queste gare abbiamo vinto solo una volta su nove, che ad essere onesti con un po’ di fortuna in più poteva diventare almeno tre su nove, cosa che ci avrebbe fatto pareggiare il rendimento del girone di andata.
Un altro motivo di gioia è legato al pubblico, che ha dimostrato il suo legame con la squadra confermando un andamento crescente in termini di presenze e incassi, nonostante la prima gara casalinga giocata in campo neutro e il posticipo al lunedì di una partita molto sentita come quella contro Milano. Di contro ci confermiamo, con rammarico, agli ultimi posti del campionato a livello di spettatori, dato che fa male al presidente e di cui dobbiamo tenere conto in alcune dinamiche.
Il PalaLottomatica? Di sicuro disputeremo i quarti di finale al Palazzetto, poi speriamo di doverci porre questo problema. Dipende tutto dall’eventuale avversaria, se fosse Siena andremo nell’impianto dell’Eur, se fosse Reggio forse dovremo rimanere qui perché in alcune date il PalaLottomatica non è disponibile. Infine voglio spendere due parole, che lo stesso presidente Toti mi ha chiesto di riferire, riguardo la situazione in Lega: leggiamo una girandola di nomi, veri o falsi che siano, ma il problema è il metodo di scelta. Noi chiediamo un incontro ufficiale in Lega in cui le società possano delineare insieme un profilo del candidato ideale, per poi stilare una rosa di nomi dalla quale scegliere il più adatto. Crediamo invece che partire da un nome non sia un processo corretto, perché non rispecchia le necessità della Lega e il bene comune. È il metodo che è sbagliato.
Come sta la squadra in vista dei playoff? Tutti hanno dato risposte positive, anche chi ha giocato meno si è fatto trovare pronto, come D’Ercole a Venezia o Moraschini contro Varese. Si respira un buon clima, a Cantù sarà difficile ma nessuno ha la pancia piena. E poi, ad essere onesti, sono i nostri avversari ad avere la pressione addosso, noi andremo al Pianella più leggeri».
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