Il pagellone della Regular Season
Le valutazioni di Sportando al termine della stagione regolare di Serie A
Olimpia Milano 8: Il 1° posto al termine della RS doveva essere scontato, e così è stato. Partita con qualche difficoltà, è riuscita ad aggiustare strada facendo le piccole imperfezioni, e il risultato son state 19 vittorie consecutive e un girone di ritorno perfetto. Il lavoro di Banchi è stato sicuramente ottimo, ora però bisogna concretizzare il tutto nella post-season. Il roster è nettamente superiore a qualsiasi altro, e i pronostici pendono tutti verso i biancorossi.
Top Player – David Moss: Darlo a Langford sarebbe scontato, ma chi realmente fa la differenza su tutti i 28 metri del campo di gioco è proprio il n°34. Silenzioso, nascosto a volte, ma efficace come pochi.
Mens Sana Siena 8,5: Lasciamo fuori le questioni societarie e guardiamo il lavoro sul campo. Questa squadra ottenendo il 2° posto ha fatto qualcosa di sensazionale, merito grandissimo di Crespi e di tutti i giocatori scesi sul parquet. È stata sempre abbastanza costante durante tutto l’arco del campionato, magari con qualche alto e basso, riuscendo però sempre a creare grattacapi a chiunque. Saranno quasi sicuramente gli ultimi playoff di Siena, vedremo cosa accadrà.
Top player – Erick Green: Talento smisurato, forse a tratti discontinuo, ma di una classe eccelsa. Il miglior palleggio-arresto-tiro dell’intera Serie A.
Pallacanestro Cantù 7,5: 15-0 in casa, mentre fuori ha un rendimento da squadra di medio classifica. Questo, avendo solo il fattore campo nei quarti di finale, potrebbe risultare un piccolo problema nei playoff, nonostante però Cantù ha tutte le carte in regola per creare apprensione a qualsiasi squadra, Milano compresa (come ha dimostrato nei due derby giocati; uno stradominato e uno perso di soli 5 pti al Forum). Nel complesso comunque una buonissima stagione.
Top player – Joe Ragland: Dopo aver impressionato lo scorso anno, il folletto americano si riconferma a grandissimi livelli anche in questa stagione, vero punto di forza della banda di Coach Sacripanti.
Dinamo Sassari 6,5: Tenendo solo in considerazione il campionato (quindi la vittoria in Coppa viene esclusa) ci si aspettava sicuramente qualcosa in più dai sardi. Il 4° posto ottenuto all’ultima giornata è un discreto risultato, ma questa squadra poteva e doveva puntare almeno al 2° posto in campionato, visto il roster di cui dispone. Forse ha pagato il peggior Travis Diener di sempre, scoprendo però un Caleb Green determinante per la squadra.
Top player – Drake Diener: Sinceramente c’è poco da aggiungere alla stagione fatta da ManDrake. A volte giocherà da solo o quasi, ma quando tiri con il 51% da 3 hai sempre ragione tu.
Enel Brindisi 7: Se ad inizio campionato in Puglia avessero detto che la squadra sarebbe arrivata quinta, molti avrebbero pensato ad uno scherzo. Invece ora questa posizione suona un po’ come beffa, dopo un campionato disputato sempre tra i primi 3 posti. Il crollo finale non macchia però una stagione più che positiva, con un team capitanato da un Bucchi estremamente tornato ad ottimi livelli. La serie con Sassari la vede partire sfavorita, ma non assolutamente battuta.
Top player – Jerome Dyson: Dominante ad inizio campionato, play di altissima fattura, capace di tenere in piedi da solo o quasi tutta la squadra. Rivelazione di questa Serie A.
Virtus Roma 6,5: Non ripete l’ottima stagione dello scorso anno, ma disputa comunque un buonissimo campionato, ottenendo un discreto sesto posto, nonostante magari a volte il gioco espresso non sia stato dei migliori. Contro Cantù sarà sicuramente una serie interessante, dove non ha i favori del pronostico, ma potrà dire comunque la sua.
Top player – Trevor Mbakwe: Lo scorso anno “scoprì” Lawal, mentre quest’anno forse pesca ancora meglio e mostra un centro di grandissime prospettive. Chiude quasi in doppia-doppia di media (e miglior stoppatore), e qualcosa vorrà pur dire.
Grissin Bon Reggio Emilia 6,5: Anche in questo caso, come con Sassari, teniamo fuori le vittorie extra-campionato (e comunque, che vittoria!). In casa è praticamente inespugnabile, mentre fuori ha avuto un rendimento da zona retrocessione. Abbastanza discontinua, e forse ci si aspettava qualcosa di più che un 7° posto finale. Ma contro Siena parte tutt’altro che battuta in partenza.
Top player – Andrea Cinciarini: Ormai è un giocatore completo sotto ogni aspetto. Leader negli assist (6,5 di media!), uomo squadra e vera anima di Reggio. E soprattutto ormai pedina fissa della nostra nazionale.
Giorgio Tesi Group Pistoia 8: Neopromossa, 4 sconfitte consecutive all’esordio, e poi? Si qualifica ai playoff, per giunta con 5 vittorie di fila alla fine. Bisogna aggiungere altro per celebrare questa squadra fantastica? Gruppo molto talentuoso, con un allenatore di primo livello, un pubblico stupendo e uno spot vero per il basket. Ora ha la sfida impossibile contro Milano, ma Pistoia il suo scudetto lo ha già vinto.
Top player – Brad Wanamaker: Molti pistoiesi meriterebbero una citazione, ma il play americano ha sicuramente svettato più di tutti. Duttile sotto ogni aspetto: realizzativo, come passatore, pure come rimbalzista. Insomma, un giocatore veramente completo.
JuveCaserta 7: Restare fuori dai playoff per 3 punti è sicuramente un grande rammarico, però bisogna comunque celebrare una stagione positiva per i bianconeri, capitanati da un Lele Molin che si è dimostrato efficiente come sempre. Piccola delusione si, ma sicuramente è un punto di partenza per il prossimo anno.
Top player – Jeff Brooks: Se già a Cantù aveva dimostrato le sue qualità, a Caserta ha avuto modo di confermarlo ulteriormente. Peccato non sia bastato per una piccola gioia, ma non ha nulla da rimproverarsi.
Cimberio Varese 5: Nessuno si aspettava la stagione stellare dello scorso anno, ma forse qualcosa di più questa squadra poteva darlo. Invece ha avuto un rendimento molto deludente, con cocenti sconfitte e pochissime gioie. Il cambio di allenatore non ha giovato per nulla alla squadra, e così Varese ha terminato mestamente al 10° posto questo campionato.
Top player – Adrian Banks: Il solo che si è mantenuto sui livelli dello scorso anno, tenendo in piedi la baracca grazie al suo talento. Tenerlo sarà dura, anche se lui ama Varese e vuole restare li.
Reyer Venezia 4,5: Squadra costruita per arrivare almeno tra le prime 5-6, con un budget più che buono, termina quasi nei bassifondi, lontana ben 6 punti dalla zona playoff. Poco da salvare in laguna quest’anno. I tifosi sperano solo che sia stato un anno nero, da dimenticare il prima possibile.
Top player – Andre Smith: Tralasciando le vicissitudini finali, è stato protagonista di una stagione comunque buona, mostrando come al solito le sue qualità. Trascinatore e leader, peccato poi abbia “rovinato” tutto con un comportamento di basso profilo.
Scandone Avellino 4,5: Vale lo stesso discorso fatto per Venezia. Potenzialmente anche da prime posizioni, chiude con un campionato anonimo, condito anche da giocatori messi fuori rosa, innesti che non hanno mai carburato e tantissima delusione per tutti. Vitucci lontano parente di quello visto a Varese lo scorso anno, insomma, da salvare in questa stagione della Scandone c’è veramente poco.
Top player – Kaloyan Ivanov: Insieme a Will Thomas ha creato una coppia di lunghi ottima, peccato solo che i restanti 10 compagni di squadra non abbiano mai saputo dar loro una mano. 14,6 punti e 9 rimbalzi di media certificano l’ottimo giocatore quale è.
Virtus Bologna 5: Partita a mille, sembrava destinata a far godere di qualche gioia i tifosi bianconeri. E invece poi si è sciolta come neve al sole, terminando in una posizione anonima per l’ennesimo anno di fila. La cura Villalta quest’anno non ha funzionato molto, la speranza è che peggio di così è dura fare e che Bologna presto tornerà nei posti che le competono.
Top player – Matt Walsh: Sicuramente non è stato continuo per tutta la stagione, ma a tratti ha dimostrato le sue enormi qualità, sia in fase offensiva che difensiva. Certo, qualcosina in più però poteva fare sicuramente.
Vanoli Cremona 6: L’arrivo di Pancotto è stata la svolta della stagione, e così i lombardi hanno ottenuto una salvezza tutto sommato tranquilla, senza però strafare. Bisogna però ritenersi soddisfatti di una squadra composta da un discreto roster, che magari qualche punticino in più poteva farlo, ma che tutto sommato non ha fatto patire i propri tifosi.
Top player – Jason Rich: 17,2 punti di media, sempre in doppia cifra nelle partite disputate, insomma il pericolo numero 1 per le difese avversarie quando si giocava contro Cremona.
Vuelle Pesaro 6,5: Un girone d’andata ai limiti del disastroso, o forse completamente disastroso, poi con un paio di innesti qualcosa è cambiato, e sono arrivate delle belle vittorie che han ridato morale alla squadra. Il massimo dell’estasi lo si è avuto all’ultima gara con la conquista della salvezza ai danni di Montegranaro. I tempi d’oro sono lontani, e nonostante un budget limitatissimo, il cuore di questa squadra e dei suoi tifosi è immenso, e la salvezza vale come uno scudetto.
Top player – O.D. Anosike: Qua i dubbi son veramente pochi. Rivelazione dell’anno, centro mostruoso, capace anche di tirar giù 25 rimbalzi in una partita e chiudere a 13 di media. Ok, deve ancora migliorare molto, ma il futuro per lui può essere solo roseo.
Sutor Montegranaro 6: Si può dare la sufficienza ad una squadra retrocessa? Si, si può perché la Sutor ha lottato fino in fondo. Lo meritano Recalcati, i giocatori, il pubblico, ma non lo merita di certo una società che sappiamo tutti cosa ha combinato. Ha perso per strada due pezzi importanti come Collins e Skeen, eppure è arrivata a giocarsi sul campo fino alla fine la salvezza. Ora non si sa cosa succederà a questa squadra, di certo però lascia la Serie A a testa altissima.
Top player – Daniele Cinciarini: Anima, cuore, talento di questa squadra. Ha sputato sangue ogni partita, si è meritato tutti gli applausi del mondo, non mollando mai. Non è bastato, ma giù il cappello di fronte a Daniele.
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