Serie A, gli Oscar alternativi (e non) di fine stagione
Il meglio ed il peggio della stagione di Serie A 2013-2014
Terminata da poco la stagione, è tempo di classifiche, valutazioni, giudizi: proviamo quindi anche noi ad assegnare un po’ di premi – allegramente opinabili – al meglio (e al peggio) della serie A 2013-2014.
(doveroso ringraziamento a Federico Buffa che ha ispirato con magistrali rubriche anni or sono alcune delle categorie sottostanti)
MVP DEL CUORE:
nominations:
a) Andrea Pecile
b) Daniele Cinciarini
c) Tomas Ress
…And the winner is: Daniele Cinciarini. Difficilissimo scegliere chi premiare tra questo terzetto di veri samurai della Legabasket, sempre i primi a dare il buon esempio alla loro squadra, gli ultimi a mollare in ogni occasione. Abbiamo scelto Daniele perché ha lottato davvero contro tutto e tutti, giocatori fuggiti in Guatemala, infortuni, difficoltà societarie, cambi di roster. Si scrive “love for the game”, si legge Daniele Cinciarini.
MIGLIOR FABBRO DEL CAMPIONATO:
nominations:
a) Ed Daniel
b) Shawn King
c) David Chiotti
…And the winner is: Ed Daniel. Storico vincitore di questa particolarissima classifica è stato Andrija Stipanovic, vero e proprio maniscalco della pallacanestro, espertissimo in botte, blocchi granitici, sberle, passaggi a livello da non mostrare in prima serata. Quest’anno chi meglio del simil-Ben Wallace di Pistoia potrebbe raccoglierne l’eredità? Il nostro Ed infatti, pur “diversamente talentuoso”, diciamo così, è stato visto più volte andare in tripla doppia rimbalzi/falli fatti/mazzate distribuite, non mollando mai dall’alto dei suoi 200 regalatissimi centimetri contro gente a volte il doppio di lui. Tutti i centri della Legabasket l’hanno temuto, lui non ha avuto paura di nessuno. Se poi si mette a tirare i liberi nella partita decisiva alla Kevin Durant.. (cit. Olimpia). Un uomo solo al comando.
PEGGIOR TECNICA DALLA LINEA DEL TIRO LIBERO:
nominations:
a) JaJuan Johnson
b) O.D. Anosike
c) Curtis Kelly
…And the winner is: Curtis Kelly. Potreste dire “beh si avete guardato I freddi numeri”, e in effetti quel 16/44 valevole per il 36,4% non lascia molti dubbi. Ma non è tutto. Non descrive alla perfezione il senso di disgusto e fastidio fisico che un tiro libero di Curtis suscita nel tifoso medio. Tiri corti, tiri storti, tiri dritti senza parabola. Curtis ha provato a rompere tutti i ferri dei palazzi di serie A. Non ci è riuscito, ma ci hanno detto che vorrebbe ritentare. Honorable mentition anche per il nostro amico Jajuan, vincitore invece del premio 2014 di “numero di spettatori che si aspettano un errore su tiro libero dopo aver visto la preparazione del tiro”
MIGLIOR CROSSOVER:
nominations:
a) Joe Ragland
b) Matt Walsh
c) Jerome Dyson
…And the winner is: Matt Walsh. Anche questa classifica è assai difficile da premiare, ma noi andiamo con il biondino della Virtus, autore di alcuni ankle-breakers veramente ma veramente Jamal Crawford-eggianti.
MVP TECNICO:
nominations:
a) Rimantas Kaukenas
b) C. Green
c) Jimmy Baron
…And the winner is: Rimantas Kaukenas. Il lituano è il classico tipo di giocatore a proposito del quale lo scouting pre partita degli avversari non descrive cosa sa fare in campo, ma cosa non sa fare, si fa prima. Ecco appunto, Rimas cosa non esegue con purezza stilistica Nainsmithiana? Palleggio/passaggio/tiro/ricciolo/uscita dai blocchi/assist/arcobaleno che neanche nei libri di fondamentali. Con Rimas in campo, prego non sporcare. Il nostro è così bello da vedere che anche se va a sbattere apposta contro un centrone fermo come un blocco di marmo, gli arbitri si commuovono pensando al Michelangelo cestistico che avrebbe potuto scaturirne, e gli accordano come di consueto due tiri liberi sulla fiducia.
MVP, PUNTO E BASTA:
nominations:
a) Keith Langford
b) Jerome Dyson
c) Drake Diener
…And the winner is: Drake Diener. Quest’anno a nostro modesto parere il miglior giocatore del torneo se lo dovrebbe portare a casa ManDrake, autore di una stagione spaventosa, chiusa con 19,3 punti e il 51% da tre, (tutti tiri piazzati tra l’altro) e alcuni momenti di vera onnipotenza cestistica.
DONELL TAYLOR’S TROPHY (detto altrimenti “giocatore più irritante in rapporto al potenziale):
nominations:
a) Donell Taylor
b) Quinton Hosley
c) Matt Walsh
…And the winner is: a sorpresa Quinton Hosley. Il Nostro riesce a battere l’agguerrita concorrenza dei suoi compagni di nominations non tanto per aver fatto imbufalire più e più volte i tifosi di tutta Roma, non tanto per essersi reso protagonista delle più incredibili sceneggiate viste da anni in Serie A, ma per un vero e proprio record, ottenuto dal giocatore dell’Acea: essere riuscito dopo un'immane bestialità cestistica a far cambiare espressione a coach Dalmonte.
LA CLAMOROSA RIVELAZIONE DELLA STAGIONE:
nominations:
a)Brad Wanamaker
b) O.D. Anosike
c) MarQuez Haynes
…And the winner is: Brad Wanamaker. Ma come? 16,1 punti di media? Ma chi, Wanna Marchi? Ci deve essere un errore. Quello che non aveva impressionato neanche in Legadue? Ebbene sì, il Nostro ha stracciato qualunque previsione pure dei soliti bene informati disputando una stagione clamorosa culminata nella fantastica prestazione contro Caserta. Pistoia, Where Moretti Happens.
GIOCATORE PIU’ APPREZZATO DAL PUBBLICO FEMMINILE:
nominations:
a) David Moss
b) David Moss
c) David Moss
…And the winner is: Bruno Cerella. Siamo consci che Moss potrebbe prendere peggio la nomina di questo oscar che l’eliminazione ai playoff di Eurolega, ma correremo il rischio. Secondo noi non c’è scampo: voi mandate Bruno in una qualunque discoteca della penisola, e in men che non si dica sarà attorniato da decine di spasimanti di ogni età. Nature decision.
TECNICA DI TIRO PIU’ BELLA (detto anche Drake DEIner Trophy)
nominations:
a) Jimmy Baron
b) Daniele Cavaliero
c) Martin Leunen
…And the winner is: Daniele Cavaliero. Tralasciando il principe all time DEIner, puntiamo le nostre fiches su Daniele, in possesso a nostro opinabilissimo giudizio di un Caravaggio al posto del jump shot. Preparazione, caricamento e rilascio della palla spesso eseguiti con una cordinazione michelangiolesca. Sembra quasi che a volte gli interessi di più la forma che il risultato del tiro. E chissene, lo stile non si compra.
GIOCATORE PIU’ INDISCIPLINATO:
nominations:
a) Ndudi Ebi (sulla fiducia)
b) Andre Smith
c) la simpatica coppia di mattacchioni Dean-Richardson.
…And the winner is: Andre Smith che non contento di essersi attaccato Garnettianamente con praticamente tutti I pari ruolo della Serie A, ha visto bene di salutare la sua tifoseria con modi educati e di una raffinatezza stilistica da salotto francese.
UN POST IT DA RICORDARE DELLA STAGIONE 2013/2014:
nominations:
a) la grande dignità di Carlo Recalcati
b) la stagione di Pistoia
c) il figlio di Brunner e il figlio di Leunen che giocano 1vs1 alla fine di Reggio – Cantù.
…And the winner is: tutte e tre. Recalcati e la lotta per la salvezza non combattuta solo contro le altre 15 squadre, ma contro un oceano di problematiche contingenti e complicatissime. La stagione di Pistoia, costruita per tentare di non retrocedere con un organico fondato su due reduci dalla guerra ’15-’18, un debuttante, tre pescivendoli e due spazzini, che invece è approdata ai playoff. Due bimbetti con le canotte degli enormi papà, un Brunnerino contro un Leunenino che si sfidano allegri in 1vs1 sul campo al termine di un concitato scontro per la lotta playoff, senza aver paura di tifosi violenti, fumogeni, scontri o altro. Tre grandi storie per ricordare quanto è bello questo sport.
L’ULTIMA PAROLA:
nominations:
a) Moretti
b) Banchi
c) Crespi
…And the winner is: Marco Crespi. Eh si, doveroso. Perchè nonostante una parte dei suoi tifosi chieda la sua testa all’incirca da metà agosto, nonostante un roster di dubbio talento tecnico addirittura depauperato durante la stagione del miglior giocatore, nonostante vicende societarie che avrebbero mandato nei matti anche un santo, il controllo della squadra, il fattore campo con tutti fino alla finale e l’enorme passione senese a sostegno della Mens Sana ce li ha ancora tutti lui.
Record quest’anno? 20-10. L’anno scorso con BB-Hackett-Moss, zero pressioni ecc? 18-12. Questions?
Articolo di Francesco Gonzaga
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