Quintetto ideale Serie A: giornata 21
Ecco il quintetto, con annesso sesto uomo, della ventunesima giornata del campionato di Serie A
Ecco il quintetto della settimana, con un paio di sorprese e una new entry.
Quintetto:
Brad Wanamaker, PM, GiorgioTesi Group Pistoia: se la GiorgioTesi Group è ad un passo da dei clamorosi playoff (e l’inerzia rispetto alle squadre con cui è in bagarre sembra tutta a suo favore) gran parte del merito è della crescita esponenziale dei due che oggi citiamo nel quintetto. Brad Wanamaker è il più eclatante, così come è effettivamente impressionante il modo in cui flirta con una clamorosa tripla doppia che sarebbe storia del campionato. Si ferma a 12 punti, 8 rimbalzi, 9 assist e 4 recuperi per 31 di valutazione, ma basta e avanza per seppellire una Reggio Emilia oggettivamente fuori gara (come quasi ogni trasferta) e che non pone la minima resistenza alle sue scorribande. Pistoia vede la post season, che sarebbe un risultato incredibile visto come era iniziata la stagione e vista la ristrettezza del roster, che meriterebbe un tassello nuovo che possa allungare le rotazioni. Per la serie se siete in ballo a questo punto fate un sacrificio e ballate.
Alessandro Gentile, G, Emporio Armani Milano: la gara è di quelle insidiose, di quelle trappole seminate lungo il cammino, di quelle classiche bucce di banana su cui si può scivolare, ma l’uscita per infotunio di Keith Langford nel riscaldamento lancia Alessandro Gentile al culmine delle responsabilità. Il figlio di Nando non si tira indietro come sempre e con una prova quadrata offre il contributo decisivo, assieme a quello di Hackett per vincere una complicata partita. La gara si mette subito in salita per Milano, ma il capitano dell’Olimpia è il primo a non perdere la testa e gestisce il gioco di tutta la squadra nei primi due quarti di difficoltà, andando a piazzare la zampata con l’ausilio di Daniel nel terzo periodo. Gentile chiude con 16 punti, 4 rimbalzi, 8 assist e 21 di valutazione. Non forza le conclusioni a parte qualche rara occasione e si dimostra il più lucido e continuo in tutto l’arco del match. Milano conquista l’undicesima vittoria su undici in casa e alza letteralmente il vietato l’ingresso a tutti gli avversari che vengono a farle visita. Chiunque sa che qualora finisse così il campionato per vincere lo scudetto si dovrà passare almeno una volta al Forum contro l’EA7.
Jeffrey Brooks, AP, Pasta Reggia Caserta: sente odor di derby e si accende come la Torcia Umana dei Fantastici 4. Brooks è l’uomo che con la sua prestazione affonda Avellino fino al via e offre alla propria squadra una comoda scampagnata con vista playoff alla sirena finale. L’innesto di Ronald Moore in regia potrebbe essere il valore aggiunto, ma nel frattempo Brooks si prende la scena di giornata con una prestazione maiuscola, anzi di più. Finisce con 25 punti (11/11 dal campo), 5 rimbalzi, 3 assist, 3 recuperi, 4 schiacciate e 36 di valutazione. Una di quelle prove monstre che ti assegnerebbero d’ufficio l’MVP della settimana se non ci fosse uno che gioca una gara ancora più illegale della tua. Jeffrey riesce a condensare sia il ruolo di ala piccola, che quello di ala grande. Punisce con chirurgia dal perimetro ogni scelta difensiva avversaria e domina muscolarmente nel verniciato sia in attacco, che in difesa. La Pasta Reggia affianca la Sidigas nel centro della classifica e giura di sportellare fino alla fine con i cugini che l’ultimo posto disponibile per la post-season. La regular season è entrata nella fase cruciale: sbagliare tra poco sarà compromettere la stagione.
Delroy James, AG, Enel Brindisi: parlando di prove oggettivamente illegali citiamo quella di Delroy James. Il caraibico della Enel Brindisi è l’uomo della settimana, nonché (MVP) designato per la giornata 21 di campionato. E’ lui che leva le castagne dal fuoco a un Piero Bucchi, che temeva sorprese e invece si trova a fare i conti con una scampagnata, che termina con 26 punti di scarto. James chiude con 27 punti, 11 rimbalzi, 4 recuperi e 3 stoppate per 39 di valutazione. Esercita quella dimensionale strapotenza nel proprio quadrato di campo, che obbliga tutti i marcatori di turno ad arrendersi senza condizionali. La somma dei lunghi varesini combina la metà dei suoi punti e questo basterebbe e avanzerebbe per descrivere il tipo della partita, ma oltre ad essere annullati in attacco non trovano nessuna contromisura divensiva, mostrando come sempre data la scarsa mobilità (ad eccezione di Polonara) di soffrire i pick n’roll e i lunghi che tagliano il campo (esattamente come Will Thomas e Caleb Green nelle due giornate precedenti). Bizzozi alla sua prima panchina trova chi gli guasta la giornata, ma sarebbe stato difficile per chiunque vincere a Brindisi in una domenica come quella appena passata.
JaJuan Johnson, AG/C, GiorgioTesi Group Pistoia: sarebbe il solito O.D. Anosike il miglior centro della settimana, ma la prova più convincente e decisiva è quella di JaJuan Johnson, ossia quella che andiamo a premiare questa settimana. Johnson è designato come prima opzione offensiva e nelle giornate in cui riesce a concludere bene ed a spaziare nell’area con facilità non possono che fioccare i punti. JJJ chiude con 27 punti, 5 rimbalzi, 22 di valutazione e 12 di plus-minus. C’è un dato che fa riflettere nella sua partita: le 7 schiacciate che riesce a mettere a segno, che dimostrano la sua bravura nel trovarsi al posto giusto e l’insolita blanda marcatura che gli mette di fronte Max Menetti. Intanto Reggio Emilia deve iniziare a guardarsi alle spalle, perché in caso di nuovo passo falso Pistoia può operare l’aggancio.
SESTO UOMO:
Bruno Cerella, GA, Emporio Armani Milano: Bruno, l’uomo in missione. Dopo aver conquistato la fiducia di Banchi a suon di prestazioni sostanziose anche in gare difficili Bruno Cerella è la nuova arma dalla panchina per l’Olimpia Milano e decidiamo di premiarlo come sesto uomo della settimana. Ancora una volta il suo contributo è decisivo nei finali di gara, quando Milano è al massimo dello sforzo per respingere l’ultimo assalto di Venezia e ritoccare il record di vittorie casalinghe. Cerella in 20 minuti chiude con 9 punti, 3 rimbalzi, 15 di valutazione e il solito decisivo contributo difensivo. Ad inizio stagione si pensava che dovesse finire in fondo alla panchina per la troppa concorrenza, ma la sua tempra e il suo rendimento gli stanno facendo guadagnare posizionie fiducia, tanto che Banchi da qualche gara si affida sempre a lui nei finali complicati per mettere energia quando la benzina della squadra è finita.
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