Koponen: Milano interessata, ma il Khimki ha fatto l'offerta migliore
Il finnico parla dei suoi primi mesi in Russia, di Sabatini e di mercato
Petteri Koponen ha rilasciato una lunga intervista a Daniele Labanti de Il Corriere di Bologna in cui parla della sua esperienza in Russia al Khimki e del mercato. Ecco gli estratti più importanti con Koponen che ha ammesso l'interesse di Milano nei suoi confronti in passato.
Come va al Khimki?
L’approccio è stato simile al mio primo anno alla Virtus. Quando arrivai c’erano tanti buoni giocatori, alcuni veterani, io completavo la panchina. È ovvio che occorra tempo per trovare il proprio ruolo e i propri spazi. Devo giocare al meglio a volte in soli dieci minuti, facendomi trovare pronto quando mi offrono la possibilità di giocarne trenta. Diciamo che richiede adattamento. Ci sono dodici giocatori forti, trovare il ritmo a volte può non essere semplice. Alla Virtus giocavo i minuti importanti, avevo la palla in mano. Qui devo guadagnarmeli, sto imparando a fare cose diverse.
Sabatini offeso perché non l'ho salutato quando sono andato via?
Poteva chiamarmi lui, il mio numero l’aveva. Diciamo che se io ho dei debiti con qualcuno, sono abituato a essere gentile e magari una telefonata la faccio. Quindi da lui mi aspetto un atteggiamento diverso. Comunque non ci perdo il sonno.
Mi aspettavo più minuti al Khimki?
Senz’altro, lo ammetto. Quando mi hanno preso ero convinto sarei stato più utilizzato. Ma ripeto, la squadra è composta da ottimi giocatori quindi è giusto lottare per conquistarsi il posto. E finora le cose stanno andando bene quindi significa che le scelte dell’allenatore, anche se a volte difficili da accettare, sono corrette.
Rumor su Milano in passato?
Sono indiscrezioni che escono regolarmente, ma la verità è che Milano era interessata già dalla stagione precedente e non se n’è fatto nulla. Il Khimki mi ha fatto l’offerta migliore ed è un club che gioca per vincere, è il mio primo anno in Eurolega e devo accettare di fare qualche sacrificio per crescere ancora e restare al top.
Andarmene se giocherò meno?
Non mi piace l’idea di cambiare squadra a stagione in corso. Non so se Milano dovesse fare delle proposte ufficiali in futuro, lì probabilmente giocherei di più ma a Mosca e al Khimki sto bene.