Clamoroso in Israele: stagione finita a causa dello sciopero dei giocatori israeliani

Nel caso dei campionati professionistici le autorità sportive devono però tenere conto anche delle legislazioni sul lavoro (nazionale e dell'UE), come dimostrato dalla sentenza Bosman. Ne discutemmo in un thread di qualche mese fa ed era venuto fuori che la Fip aveva chiesto un parere sulla legittimità della normativa relativa agli atleti di formazione. La risposta era stata che alcuni punti non erano assolutamente accettabili (la limitazione della definizione di "formato" ai soli giocatori eleggibili per la nazionale italiana, che infatti non è stata inserita nella normativa), ma anche il resto non avrebbe retto ad eventuali cause (ad esempio se un giocatore formato in un paese UE chiedesse di giocare da professionista in Italia come atleta di formazione, in tribunale avrebbe grosse probabilità di vincere.

Sono le autorità sportive nazionali ed europee che devono imporre le regole e quelle attuali non vanno bene per lo sport nazionale. Certo è, che meno giocatori italiani giocano in serie, meno giocatori forti avremo per la nazionale. Se pensiamo al basket anni 80 e primi anni 90 e ricordiamo il livello dei ns giocatori, Abbio, Mayers, Marconato, Niccolai, Pozzecco, solo per dirne alcuni, non c'è paragone con quelli attuali. Solo che all'epoca gli stranieri erano due, in genere molto forti, i nostri giocavano e si confrontavano con veri campioni. Tutto qua, solo giocando si migliora soprattutto giocando con chi è più forte di te.

Il problema è che sono stati proprio i giocatori, attraverso i ricorsi contro i cartellini, a volere che le regole del mercato del lavoro fossero valide anche per lo sport. Per quanto riguarda l'utilizzo obbligatorio dei panda, gli stessi giocatori vorrebbero invece che, quando a loro conviene, lo sport avesse regole che nel mondo del lavoro non esistono. Visto che ai cartellini non si tornerà, mantenere le limitazioni per favorire i "locali" continuerà ad avere l'effetto di gonfiare il costo dei giocatori di medio livello, senza, a mio avviso, contribuire allo sviluppo cestisti di base.

Ci sono modi e modi di protestare..

SEi il capo

ti dirò, in generale si.. guardasi a torno fa sempre bene. A livello personale mi è sempre servito molto per capire il mio posto.

La regola è assurda e la protesta ancora di più, ma certo è che delle limitazioni all'uso degli stranieri per me ci devono essere altrimenti non ha senso avere un campionato nazionale. I principali campionati sarebbero ad appannaggio esclusivamente di atleti USA, o quasi. Si avrebbe ad esempio un campionato israeliano che di israeliano avrebbe solo i palazzetti dove si giocano le partite. Non ha molto senso. Per me le regole del mercato del lavoro con lo sport non dovrebbero centrare, anche con quello pro.

In che senso?

Mi sembra che lo stesso concetto (sbagliatissimo come hai giustamente sottolineato tu) nel basket ed in altri sport (calcio) venga applicato anche per quel che riguarda l età, corretto?

Straconcordo

Ed il Maccabi non vince nemmeno quest’anno!

Cavolo!

Giuro, ultima: però negli USA ci sono moltissimi giovani che seguano le squadre di High School o di College.
Per il resto il tuo discorso ci sta tutto, forse quando si guarda al passato con nostalgia si perde un po' troppo il senso della realtà :-)

L'NBA è il campionato più aperto del mondo, dove i passaporti vengono usati come segnalibro, eppure non mi pare che i bimbi/giovani non lo seguano. E' una questione di volerlo fare oppure no. Da quando seguo il basket (ho iniziato che non ero in doppia cifra di età, e d ora mi avvio ai 50), non mi sono mai interessato alla nazionalità dei giocatori, ma al fatto che mi piacesse vederli giocare oppure no.
Ed il discorso della fidelizzazione per quanto mi riguarda è vero in parte, perché se pure mi dovessi affezionare ad un giocatore, se me lo vendono per prenderne uno che ritengo più forte, ciaone a lui!
Il resto, per me, è fuffa.

Se vuoi dare una fuzione sociale allo sport potenzi le strutture, rifai le palestre e le metti a norma/omologhi per i vari sport, togli la normativa tale per cui i residenti in italia giochino da stranieri e ne puoi convocare massimo 2 per gara (mai provato allenare in piccole società che risiedono in quartieri con alta percentuale di immigrati?).
Vanno presidiati i campetti con allenatori ed educatori (a reggio emilia ad esempio ci sono i cantieri sportivi che andrebbero comunque migliorati senza dubbio, cosa non facile), vanno soprattutto implementate e meglio gestite le ore di educazione fisica nelle scuole fin dall'asilo nido con la psicomotricità infantile.


Questo è il ruolo sociale che lo sport che deve avere secondo me

questa si che è una notizia bomba!!
Davvero clamoroso

Concordo ma stasera sono in vena di stressarti, spero avrai la pazienza di sopportarmi ;-)
Una delle specificità dello sport è il fatto che i bambini tendono a sognare di imitare i loro campioni e di conseguenza ad avvicinarsi allo sport (cosa meno diffusa nel lavoro tradizionale) ed è pensiero diffuso (ma non sono certo di questo, né ho le competenze per dirlo con certezza) che il campione "fidelizzato" alla squadra possa essere un traino migliore del campione "va e vieni".
Si pensa che sia più facile che il "campione" fidelizzato sia quello "nazionale", e pertanto si pensa che avere più "campioni" nazionali porti ad una maggiore spinta a praticare lo sport.

[ link ]

Ottimo, allora lasciamo la serie A ai professionisti, ovvero lavoratori, ovvero senza distinzioni di passaporti, ed al resto dell'orbe cestistico i recinti ed posti per disabili.

Perché guardi solo la punta dell'iceberg che è la serie A (o il professionismo) ma lo sport è fatto da molta più gente che non guadagna nulla o al massimo un rimborso spese, più tutte le giovanili.
E' chiaro che un professionista che guadagna molti soldi non ha nulla di che lamentarsi, ma in linea di principio generale non è sbagliato garantire spazio ad atleti nazionali nelle varie discipline, perché se misuri tutto con il "chi è più bravo" perdi la funzione sociale dello sport.



RedGerroOM1936

O ci sta che mi faccio il mazzo x migliorare e se non riesco (e voglio farlo) vado a fare lo straniero ed andando all'estero probabilmente il ragazzo si sveglia e cresce fino ad arrivare al livello necessario x giocare anche nel proprio paese

Bella consolazione

In realtà è stata una delle prime propostegià fatta da Tanjevic... petrucci ovviamente entusiasta nonostante i progetti piloti siano stati russia e turchia con risultati direi non "sufficienti" x usare un eufemismo

Ed infatti l'errore è considerarla un'attività particolare. Particolare un par de palle! Gente che guadagna (non tutti, ma la situazione è comune agli uni e agli altri) fior di soldi, ma che non deve essere considerata una categoria di lavoratori...specificità dovuta a cosa, poi....vabbè, inutile stare a discuterne, tanto non cambierà mai, finchè non arriverà anche alla Fip il suo Harvey Lee Oswald.

Chiaro, ed infatti il problema è di chi continua a voler tutelare queste rendite di posizione

Chiaro, ed infatti il problema è di chi continua a voler tutelare queste rendite di posizione

Non ho detto che non è un lavoro, ma che è diverso da un lavoro come viene inteso in modo tradizionale.
Perlomeno in passato era così, i cartellini di proprietà delle società sono un esempio perfetto della specificità e differenza che aveva l'attività sportiva rispetto ad un lavoro.
Oggi invece c'è la tendenza ad equiparare tutto per avere leggi uniformi, però lo sport rimane un attività particolare, io non pago mica per andare in un palazzetto a vedere dei ragionieri registrare delle fatture! ;-)

Si, vero fino a quando però ti trovi di fronte allo stipendio che porti a casa.
Senza regole prendi 10, se devi averne tot in squadra prendi 30, Se devi stare anche per forza in campo almeno in 2 su 5 prendi 60-70.
Chiamami pure panda, ma il mio conto in banca cresce molto grazie a questo status!
Concordo con chi dice di chiudere solo con gli stranieri multando le società che non si presentano con la giusta forma che poi si rivarrà sui giocatori che non si presenteranno. Vedrai che 4 giovani isr x societa li trovi da far giocare e dall'anno prossimo via tutti i passaporti

Pero', se non è un lavoro, allora non si pagano stipendi né contributi pensionistici, tutte cose che caratterizzano in maniera abbastanza chiara un lavoro....

c'è sempre chi sta peggio

Per la stagione sportiva 2018/19 proporrei la circoncisione dopo le visite mediche. Vincono tutti.

Occhio a non far leggere sta notizia a Gianni che è un attimo che faccia fermare la serie A

Messa così suona terribile.
Però voglio fare l'avvocato del diavolo, quindi tieni presente che IN TEORIA lo sport non dovrebbe essere equiparato al lavoro. Se io decidessi di iscrivermi ad una squadra senior di basket, e mi dicessero "però non giocherai mai perché prenderemo 10 senior più alti e atletici di te" a quel punto non mi iscriverei più e verrebbe meno l'aspetto sociale e ludico dello sport.
Quindi in linea di principio (MOLTO di principio) ci sta assicurare che uno sport giocato in una nazione sia fruibile dagli atleti di quella nazione...

Sì, lo so benissimo, ovviamente, è che mi fa specie il voler usufruire di un trattamento agevolato per disabili a svolgere la professione

Così poi torna indietro e annuncia "ho avuto un'idea geniale per rilanciare la nazionale!"

Cioè questi hanno scioperato per salvaguardare la regola dei due israeliani in campo contemporaneamente? Assurdo.
Una regola del genere dovrebbe essere bocciata nel momento stesso in cui viene proposta.. obbliga l’allenatore a stare attento durante le partite a cose che non dovrebbero riguardarlo in alcun modo, facendogli proporre magari quintetti forzati e/o eccessivamente scarsi.
Un conto è il limite stranieri, e cinque sono comunque pochi, ma questa...che almeno si lasci all’allenatore la possibilità di schierare i quintetti che vuole durante la partita

Appunto. Esisterà prima o poi un presidente di federazione che si rompe le pa.lle di questi e liberalizza tutto? Se accadrà mai prendo i popcorn

Le regole protezioniste fanno aumentare il valore di mercato dei panda, normale che a loro vada più che bene così

Che poi uno sano di mente dovrebbe trovarla una cosa offensiva, invece di fremere per beneficiarne. Abbiamo le "categorie protette", ovvero "soggetti svantaggiati nell’inserimento nel mercato del lavoro", ma si tratta di persone con disabilità....questi sono orgogliosi, anzi, rivendicano il loro diritto di essere trattati come soggetti svantaggiati....incredibile....

Anche quest'anno niente titolo per il Maccabi ahahah

Sta cosa che bisogna avere il posto di lavoro assicurato per quello che c'è scritto sul passaporto è allucinante

Mandiamogli Petrucci che li salva lui

Esatto, e poi cambierei la norma e farei il "porte aperte" a prescindere dal passaporto, per il prossimo anno, così vediamo quanti di loro avrebbero mercato in altre nazioni, per continuare a portare a casa la pagnotta


#scioperatevistocazzo

#YearOfTheRice

E io che credevo che i panda fossero a rischio di estinzione.

Paese che vai, sindacalisti che trovi.

Dopo Pianigiani, il diluvio.

Ahhahahahaahahah
Continuano i problemi con i panda! Fossero furbi farebbero concludere la stagione solo con gli stranieri e dimostrerebbero che si può vivere anche senza panda

quindi il titolo non verrà assegnato, ammazza