Estate 2015 per il salto di qualità, occasioni in free agency
Il 2015 è l'estate buona per far fare il salto di qualità al roster? Allora facciamo un bell'elenco di giocatori che potrebbero fare al caso di chi opta per investire sulla crescita del proprio team
Volete fare il colpo di mercato? Volete provare a far fare il salto di qualità al vostro roster senza spendere milioni? Ebbene le occasioni ci sono e la prossima estate ne servirà moltissime a causa del grande numero di free agents disponibili. Vediamone qualcuno per ogni fascia di budget:
Kostas Sloukas (PM, Olympiakos): Non c'è alcun dubbio che Kostas Sloukas sia uno degli uomini più interessanti del prossimo mercato. Il giocatore conserva una valutazione contenuta per la “sfortuna” di essere il cambio di Spanoulis, anche se nell'ultima stagione il suo minutaggio anche in quintetto sta aumentando a vista d'occhio. Permettiamoci di dire: “e che cambio!”. Giocatore davvero completo, pulito, ordinato e dotato di un arsenale offensivo e difensivo vario e ben lucidato, mescolato ad un alto basketball IQ, che lo rendono il classico giocatore ideale per qualsiasi squadra come complemento o come collante per un quintetto.
Sa fare canestro dall'arco (anche da fermo), ha un'eccellente tecnica di palleggio, arresto e tiro ed è decisamente affidabile anche nel tiro in movimento. Mandarlo in lunetta inoltre è un errore topico, come mostrano le stats. Le skills difensive invece si mescolano alla furbizia e ne fanno un difensore perimetrale di pregevole fattura, abile a leggere le linee di passaggio e anche a marcare duro giocatori più fisici. Non come ultima cosa va considerata la buonissima abilità nel playmaking, che consentono di schierarlo sia guardia, sia play.
Un giocatore completo, che probabilmente accetterebbe anche una squadra meno blasonata pur di giocarsi finalmente una stagione da starter e da uomo chiave del roster.
Oguz Savas (C, Fenerbahce Ulker): se cerchi un uomo di rotazione, che esca dalla panchina e vada a fare legna sotto canestro...allora stai cercando Oguz Savas. Il centrone del Fenerbahce è in scadenza di contratto e non è detto che la squadra turca questa volta opti per confermarlo. In ogni caso la prossima estate ci sono molte possibilità che vada ad ascoltare offerte anche di altre squadre, considerando anche l'età non più giovanissima. Giocatore di quelli sempre utili, che sotto canestro mette il fisico possente ed anche in attacco ha dei discreti movimenti. Uno di quelli che è sempre meglio avere se c'è la possibilità.
Spesso gli è toccato mettere pezze sotto le plance nelle ultime stagioni alle lacune difensive del Fenerbahce, che non ha mai potuto contare su difensori all'altezza. Gioca circa 12 minuti di media a gara, possibile che a quasi 28 anni vada in cerca di una soluzione più longeva dal punto di vista del minutaggio. Possibile colpo, da monitorare con attenzione.
Evangelos Mantzaris (PM, Olympiakos): questo non è un colpo per tutte le squadre, ma attenzione perché anche Mantzaris sta arrivando alla scadenza del suo contratto quadriennale siglato nel 2011 e sicuramente si guarderà intorno, sia perché le malelingue greche sostengono che tifi il Panathinaikos, sia perché non ha fatto quei miglioramenti in fase offensiva che era lecito attendersi, anzi diciamo che si è arenato agli standard delle due euroleghe vinte (che poco non è, ma data l'età era lecito aspettarsi ulteriori step). Questa “carenza” dovrebbe chiudergli le porte di un rinnovo pesante con l'Olympiakos e c'è da credere che sarà una faccenda su cui discutere (dopotutto se garantisci in Eurolega 7 punti di media sui 40 minuti qualche riflessione va fatta).
Trattandosi comunque di un giocatore per palati fini (e portafogli discretamente gonfi) possiamo invece elogiare la sua abilità difensiva, che lo rendono una delle combo, se non la più “spostante” difensivamente d'Europa. Un autentico mastino, capace di chiuderti ogni angolo di tiro anche se ti paga 10 centimetri e una dozzina di chili. Si attacca alle tue ginocchia e ti segue per ogni metro quadro del parquet, permettendoti di giocare difesa individuale sul perimetro dura e sporca (esattamente la chiave di due Euroleghe vinte).
Eppure da un punto di vista offensivo è un giocatore capace di fare più o meno tutto, semplicemente a volte eccede nel lasciare agli altri alcune responsabilità forse per una questione di importanza, ma la partenza dal palleggio è ottima, le doti atletiche sono eccellenti e non ci sono eccessivi appunti da fare anche sull'abilità ad impostare il gioco. Giocatore da monitorare in modo particolare.
John Bryant (C, Bayern Monaco): Svetislav Pesic sostiene che la prossima estate sarà pronto per l'NBA, ma noi crediamo invece che in Europa possa fare la differenza molto più che di là. Ora, se non ci si spaventa di fronte alla sua aria da fattucchiera, si può parlare di un giocatore veramente tosto. Grosso, ma mobile, dotato di abilità offensive abbastanza rare per uno dotato di quella stazza e affidabilissimo anche dal perimetro, in sostanza un giocatore da marcare.
Il Bayern problemi di liquidità non ne avrebbe per tenerlo, ma purtroppo per i tedeschi conserva ancora una mancanza di blasone che può fargli perdere i giocatore migliori, attirati da altri lidi. Bryant siamo pronti a scommettere non valichi l'oceano, ma anche che il Bayern non sarà più la sua squadra il prossimo anno. Onestamente pescare un centro forte in attacco e buono in difesa con quella stazza non è così semplice. Vediamo chi avrà la forza di attirarlo.
Sasu Salin (G, Union Olimpija Lubiana): la guardia finlandese del Lubiana è uno dei tiratori più interessanti che offre il panorama della prossima free agency. Giocatore che sicuramente non costerà uno sproposito visto che la squadra slovena negli ultimi anni ha tenuto i budget sempre abbastanza bassi, ma che sicuramente in un qualsiasi roster di una squadra italiana può fare la differenza. Parliamo di un tiratore veramente mortifero: capace di segnare da ogni posizione anche in movimento e anche in equilibrio precario.
In Eurocup viaggia con quasi il 50% dall'arco ed è uno dei giocatori con più potenziale che ci siano in circolazione. La nazionale italiana ha già fatto la sua conoscenza in più di un'occasione. E' grosso fisicamente, sa attaccare il ferro e finire piuttosto bene con entrambe le mani. Certo si tratta di un tiratore, ma non purissimo, potendo contare su una fucina di movimenti palla in mano davvero invidiabile. Colpo a costo contenuto? Può essere. Inoltre quando un giocatore simile non consuma visti USA è un obbligo che venga considerato.
Luka Mitrovic (AG, Stella Rossa Belgrado): attenzione a questo signore, perché ne sentiremo parlare. Ala di squisita cifra tecnica e capace di giocare la doppia dimensione, interna ed esterna. Ora strappare un giocatore a una squadra di Belgrado è sempre una mezza impresa, ma se Boban Marjanovic sta dominando, quest'uomo di fianco a lui sicuramente non demerita, anzi. Classe 1993, ma capace di muoversi in Eurolega come un veterano e non sentire la minima pressione anche sui campi più pesanti. Prima che diventi una star va controllato in modo molto minuzioso.
Gioca benissimo nel verniciato, finisce al ferro e in post con entrambe le mani, ha un'eccellente tecnica di piedi e una buona dose di intelligenza cestistica. Da fuori migliora giornata dopo giornata, sa finire bene il pick n'roll ed è abbastanza atletico. Possiede anche una tecnica di tiro davvero perfetta. Si tratta pertanto dell'ideale ala grande su cui uno voglia puntare. In questo momento in cui tutti parlano solo di Marjanovic sarebbe uno scippo sottobanco da ricordare.
Milko Bjelica (AC, Anadolu Efes): stai andando in Eurolega? vuoi un uomo di esperienza non ingombrante? Ebbene il signor Bjelica è il tuo identikit. Quando si parla di mestieranti di alto profilo, Bjelica è l'uomo che metti sul rotocalco. Giocatore silenzioso, ma estremamente solido, che sa mixare una buona presenza nel verniciato con un raggio offensivo piuttosto ampio.
La sua carriera parla di Germania, Lietuvos, Laboral e infine Efes, tutte squadre che hanno sempre cercato l'esperienza in un roster da amalgamare. Lui non sarà forse esteticamente bello da vedere come Nemanja, ma da un punto di vista del lavoro silenzioso è sicuramente più indicato dell'omonimo serbo. Costa il giusto, ma vale la pena. Chi non investe non cresce e in un Eurolega non avanza.
Juan Palacios (AC, Pinar Karsiyaka): sono rari i giocatori che sanno usare l'intelligenza quando possono disporre di un fisico grosso e atletico per spostare, ma Juan Palacios è uno di quelli. Fresco di passaporto spagnolo è facile credere che diverse squadre nel continente iberico lo stiano osservando, ma anche in questo caso si tratterebbe di un colpo davvero niente male.
Giocatore a nostro modo di vedere molto “sassarese”, che sicuramente nonostante sia privo di tiro dall'arco piacerebbe a Meo Sacchetti. Aggressivo in transizione, molto abile come rollante, ma capace di punire in situazioni di spot up e anche dal post con la ampia gamma di movimenti spalle a canestro di cui dispone. Quando lo guardi ti immagini il classico lungo che prende e salta come una cavalletta per non saper né intendere né volere, invece è tutto l'esatto contrario. Salta poco e solo quando serve, in compenso ha una produttività offensiva che nasce quasi sempre da situazioni ragionate. Ha quasi 30 anni ed è un eccellente complemento per un roster di alto livello. Colpo sototvalutato se andasse in porto anche considerando che entra in quota bosman.
Djorde Gagic (C, Partizan Belgrado): quando Dusko Vujosevic sceglie un centro, si può star certi che si tratta di un giocatore di livello. E' Djorde Gagic è l'uomo designato a fare il pivot del Partizan questa stagione. Sfruttando i problemi economici della squadra serba si può fare un colpaccio veramente notevole, perché il centrone dei bianconeri è davvero un bel giocatore.
Big man rapido, molto verticale nonostante la stazza imponente e in netta rampa di lancio. Sui centri che escono dalla Serbia c'è sempre da mettere la mano sul fuoco senza pensarci troppo. Inoltre essendo ancora molto grezzo, specialmente dal punto di vista difensivo, ci si può lavorare sopra. Difensivamente infatti è molto indietro e fa ancora molta fatica a controllare bene il suo corpo maestoso, spendendo una massa di falli inutili e costringendosi a star molti minuti a guardare i compagni sul parquet.
Ciò che però piace tremendamente è la tecnica delle mani. Passatore ampiamente sopra la media tra i centri, molto abile a concludere vicino al ferro, dovrebbe costruirsi un più affidabile tiro dalla media per essere veramente un top player, ma il materiale c'è ed è lì da vedere. Grosso al punto giusto per occupare l'area e free agent la prossima estate. Sono tutti giocatori europei e che vanno tenuti sotto la lente di ingrandimento. Può essere un vero colpo.
Edwin Jackson (G, ASVEL Villeurbanne): avete presente le classiche guardie che sanno fare un po' di tutto? Ecco Edwin Jackson è una di loro. Sai già quando le firmi che ti garantiranno tra 15 e 20 punti di media a seconda dello stato di forma e per questo motivo cerchi a tutti i costi di averne sempre una nel roster.
Jackson è un giocatore dotato di molte qualità offensive: forte fisicamente per assorbire i contatti, ma altrettanto pericoloso nel segnare piedi a terra dietro l'arco, dotato di una falcata veloce e potente, abilità nell'uno contro uno e una rapidità di movimento che lo rendono davvero difficile da marcare. Sono due anni che in Francia guida la classifica marcatori e per questo motivo è un giocatore che deve essere tenuto d'occhio. Doveva già andare via la scorsa estate, ma alla fine ha prolungato di un anno e il prossimo anno sarà disponibile per il più lesto e convincente degli offerenti.
Blake Schilb (AP, Paris-Levallois): Blake Schilb è un nostro pallino, lo ammettiamo. Un giocatore così pulito, intelligente e poco ingombrante è davvero difficile da trovare.
L'età avanza: 31 anni e va per i 32, ma ogni anno il suo contributo riesce ad essere ad uno standard elevato. Le caratteristiche di questo giocatore sono più che altro mentali: lo descrivono come un ragazzo tranquillo e molto abile ad integrarsi in ogni situazione, infatti difficilmente si riesce a trovare una squadra in cui sia stato solo un anno. Negli ultimi anni ha giocato a Chalon, a Belgrado e a Parigi, mantenendo sempre un livello di gioco eccellente.
La pericolosità sua è data dall'altissimo (non alto, altissimo) basketball IQ di cui dispone. Un'ala che smazza oltre 4 assist di media (qualità di passatore notevoli), che sa leggere benissimo il gioco in attacco e in difesa, che ha una pericolosità perimetrale certificata e che soprattutto è un uomo squadra. Difficile non pensare a Reggio Emilia e alla carenza di giocatori alla James White quando si pensa a lui, ma un posto più ideale per un target di questa tipologia fatichiamo a trovarlo. Onestamente starebbe bene in qualunque squadra, ma quella emiliana sembra disegnata per lui
Reggie Redding (AP, Alba Berlino): per Reggie Redding vale lo stesso discorso di Schilb. Giocatore intelligente e polivalente, che già comparve un anno e mezzo fa in un Taccuino del GM, quando ancora giocava a Bonn e andava assolutamente preso, come infatti poi ha dimostrato il tempo di gioco che lo ha portato fino ad essere un ottimo elemento da Eurolega.
Redding è quella classica ala che fa impazzire i coach, che gioca pulito, che osserva lo svolgersi della partita e che dà sempre la sensazione di fare la cosa giusta. In mezzo arrivano i numeri a supportarlo: tiratore non particolarmente affidabile dal perimetro, ma in tutto il resto poco gli si può appuntare: forte a rimbalzo, ottimo come costruttore di gioco dal post o dal palleggio, difensivamente tiene piuttosto bene. L'ALBA è in netta ascesa, ma anche qui si parla quasi solo di Jamel McLean e la scarsa pubblicità che accompagna Redding può permettere un colpo ad un costo non esagerato.