Scariolo torna a Milano: Ho la coscienza a posto. Sempre cercato di fare del mio meglio
Le parole del coach di Baskonia che tornerà a Milano da avversario
Sergio Scariolo è pronto a tornare al Forum d’Assago, questa volta da avversario, dopo le due stagioni alla guida dell’Olimpia Milano.
La sua esperienza alla guida dell’EA7 si è conclusa a gara 7 di playoff contro la Montepaschi Siena, nei quarti di finale.
Scariolo alla guida di Milano ha raggiunto una finale scudetto, persa, sempre contro Siena, nel giugno 2012
Il coach bresciano, ora alla guida del Baskonia, ha parlato a La Gazzetta dello Sport, del suo ritorno a Milano.
“Trentasei ore dopo la sfida al Forum giocheremo uno spareggio per entrare nella Coppa del Re, una cosa incomprensibile che succede solo in Spagna e che ci impone una scelta di priorità.
Anni a Milano. Ho la coscienza a posto perché ho cercato di fare il meglio di cui ero capace. Come tutti quelli che sono stati con me nei due anni all'Olimpia. Sono orgoglioso del primo, credo che chiunque in buona fede non possa negare sia stata una grande stagione, abbiamo battuto Siena dopo anni, siamo arrivati a un passo dall'eliminarla in Coppa Italia, a un tiro dai playoff di Eurolega. Poi alla fine del primo anno abbiamo commesso degli errori nella costruzione della squadra e mi assumo la responsabilità per la parte che mi compete. La scorsa stagione sembravo l'unico colpevole anche se, in un negozio di Sapporo, il colore delle cravatte Armani esposte non fosse quello corretto... Parlando seriamente, ho sempre evitato, prima e dopo che ho lasciato Milano, on e off record, che la cosa più importante, la positività della presenza di Giorgio Armani e del suo gruppo nel basket non solo italiano ma anche europeo, fosse schizzato da chiacchiere o polemiche. Non è il momento di riaprire un libro chiuso, è presto per dare il giudizio definitivo, non è più cronaca, ma non è ancora storia.
Baskonia. Il budget è stato tagliato del 50%, ho una squadra giovane, mediamente poco esperta, che ha espresso un gioco migliore dei risultati ottenuti, soprattutto in campionato. Ma è un gruppo che, potesse stare assieme, nel giro di un paio di stagioni potrebbe affermarsi ad alto livello. Non accadrà, probabilmente, perché formare e cedere giocatori è il modo storico di finanziarsi del Baskonia. E' diventato difficile anche reclutare talenti, un Diop ormai per noi è una eccezion.
Peppe Poeta. Ci dà un po' di esperienza che ci manca, abbiamo bisogno da lui che accenda delle scintille, non pretendiamo che segni come domenica, nel suo vero debutto, 13 punti nell'ultimo quarto. Peppe lo conoscete, ha cuore, carattere, è aperto, si sta ambientando bene”.
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