EA7 Emporio Armani Milano - Olympiacos Piraeus: le pagelle
Le pagelle della strepitosa serata di ieri
Olimpia Milano 10: Se vinci di 30 punti contro la squadra che ha vinto le ultime 2 Euroleghe, tenendola a 51 punti fatti, limitando al massimo il suo uomo migliore, si può dare un'altra valutazione? La partita perfetta, la migliore forse degli ultimi 10 anni per Milano. E' la vittoria di Banchi, della sua difesa, e di una squadra che dimostra di essere davvero unita. Vale 2 punti questa partita, ma a livello morale forse ne vale molti di più.
Bruno Cerella 8,5: Il protagonista inaspettato. Sta in campo addirittura 24 minuti, e lo fa in una maniera più che egregia. Paradossalmente ha il compito più difficile, ovvero marcare Spanoulis...bhe, li riesce alla perfezione, limitandolo in qualsiasi azione. La sua tripla fa esplodere il Forum, ma la fotografia del match è tutta sua con quel tuffo a recuperare il pallone, che a qualche nostalgico ha ricordato quello di McAdoo. Brunito on fire.
Nicolò Melli 7: Un pizzico sottotono rispetto alle ultime grandi uscite, con pochi tiri presi e sbagliati, ma l'apporto difensivo è sublime. 3 stoppate devastanti, contenimenti difensivi perfetti e anche 4 rimbalzi. Se pecca davanti, sa ampiamente farsi perdonare dietro.
Daniel Hackett 9: Sarà qui da 2 settimane, sembra qui da una vita. Già leader e padroni delle chiavi di casa di questa squadra, con una gestione perfetta di ogni pallone. Fa ammattire Spanoulis, che stasera se lo sognerà in ripetizione, piazza canestri in successione, la rubata sopra la testa+schiacciata che fa impazzire i 6600 di Assago. Il talento non si scopre oggi, lui però tende a rimarcarlo ogni giorno. Miglior prestazione realizzativa in maglia biancorossa, con ben 17 punti a referto.
Kristjan Kangur 7: Ha perso confidenza con il tiro, cosa anomala per lui, ma dietro è un mastino. Tiene alla grandissima Printezis, e all'occorrenza ripiega anche su Dunston e Simmons in situazioni di emergenza. I suoi 17 minuti in campo sono un elogio alla difesa.
Keith Langford 9: Ciao, mi chiamo Keith e nella vita faccio canestri a ripetizione. Sarà un solista è vero, ma averne di solisti così. Nessuno dell'Oly è in grado di fermarlo, piazza un irreale 5/6 dalla lunga distanza, subisce 9 falli, prende pure 4 rimbalzi di cui uno volando in cielo. Nient'altro da aggiungere su un giocatore così.Samardo Samuels 6: L'unico momento di difficoltà di Milano è nel primo quarto, con lui in campo. Ancora indietro con la condizione fisica, e lo si nota molto. Banchi giustamente lo panchina e lascia spazio ad un Lawal in gran serata.
CJ Wallace 6,5: Il match-winner di Sassari gioca solo 6 minuti, facendo però il suo solito intelligente lavoro e piazzando un canestro di grandissima fattura che da il primo mini-allungo meneghino.
Gani Lawal 8: Se fosse un po' più continuo sarebbe devastante. Stasera tra Dunston e Simmons non si sa chi ne è uscito peggio. Una vera belva sotto canestro, in grado di stoppare chiunque osi avvicinarsi a lui (ben 5 stopponi totali!) e tirando giù 9 carambole con anche 10 punti utilissimi. Serata che il buon Gani ricorderà a lungo.
David Moss 7: Limitato enormemente dai falli sta in campo solo 14 minuti, dove non si prende nessuna iniziativa offensiva, facendo però il suo solito lavoro difensivo enorme. A rotazione prende tutti gli esterni greci, perché una volta lo vedi su Spanoulis, una su Perperoglu, una su Mantzaris. Insomma è ovunque. Peccato per quei falli che lo fanno un po' sparire dal match, ma il suo contributo lo da come al solito.
Curtis Jerrels 8: Era il cugino molto simile a lui quello dei due mesi precedenti vero? Sarà, ma la cura Hackett sembra averlo rigenerato. 100% da 3, sicurezza nel gestire il pallone, 3 assist, presenza difensiva eccelsa. Insomma, e se fosse lui il vero nuovo acquisto di Milano per questa seconda parte di stagione?
Luca Banchi 10: Questa è la sua vittoria. Fa scelte coraggiose, come quella di piazzare Cerella su Spanoulis, e vince lui. Sin dall'inizio Milano entra concentratissima in campo, ed esce trionfante dal Forum. Ha dato una forma a questa squadra, un senso vero, e forse ora davvero la ha completamente in mano. La strada è ancora lunga, ma la fiducia ora non può che essere elevata.
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