Olimpia Milano, le pagelle della gara contro lo Zalgiris Kaunas
Milano promossa a pieni voti
Olimpia Milano 7,5: Dopo i primi segnali positivi con Varese, arriva un'ulteriore conferma sul fatto che la squadra stia incominciando a ingranare. La mano di Banchi si vede notevolmente, e anche negli occhi dei giocatori si denota un altro spirito, un'altra voglia rispetto al passato. Tutti danno il massimo, e questo è ciò che piace di più. Una partita stravinta all'inizio, quasi persa ad un tratto, e poi riconquistata con grande determinazione. Ora per Milano ci son 2 trasferte difficilissime a Caserta e Madrid; vedremo se riuscirà a dare costanza a gioco e risultati.
MarQuez Haynes 6,5: Dopo la bruttissima prestazione nel derby, si rifà ampiamente. Gioca 13 minuti molto importanti, conditi da due triple che pesano un sacco sull'economia del match; gestisce discretamente il pallone senza strafare e dando ordine al gioco.
Alessandro Gentile 5,5: Non era al meglio della condizione, e infatti lo si nota fin da subito. Una serata abbastanza fuori giri per il capitano biancorosso. Ma per sua fortuna le alternative non mancano, e può anche prendersi comodamente un po' di riposo e cercare di recuperare al meglio per domenica.
Bruno Cerella 6: Viene mandato a sorpresa in quintetto, e non demerita nei 7 minuti che sta in campo nel primo quarto. Si sbatte molto in difesa catturando 2 rimbalzi, e davanti piazza un'ottima giocata per gli unici due punti del suo match. Successivamente non mette più piede in campo però.
Nicolò Melli 8,5: Avrà letto la pagella di Lunedì? A rimbalzo da il solito, grandissimo contributo, catturando ben 9 palloni; ma il meglio lo produce davanti, facendo giocate in successione di grandissima caratura. 20 punti e 28 di valutazione, forse la miglior partita in carriera di Nick. Le doti le ha, lo sanno tutti, sta solamente a lui metterle in pratica. Partita sublime. MVP.
David Chiotti 6,5: "L'americano di coppa" di Milano risponde più che presente quando viene chiamato in causa per far rifiatare Samuels. Coraggio e determinazione, con voglia di mettersi in mostra nonostante davanti si trovi avversari molto più blasonati di lui. E di certo non demerita.
Keith Langford 6,5: Per una sera si prende un po' di riposo in attacco, interrompendo la serie di partite in doppia cifra in Eurolega (erano 11 consecutive ormai), ma nella sua partita si contano 4 rimbalzi e 4 assist, e una difesa che non si era mai vista in tutto lo scorso anno.
Samardo Samuels 6: Serata sottotono per il jamaicano, nonostante prenda ben 6 rimbalzi di cui 4 in attacco fondamentali. Soffre molto i lunghi lituani (che infatti sono i top scorer dello Zalgiris), e offensivamente produce pochino. Però ci mette voglia e grinta per 40 minuti, il che non guasta mai.
CJ Wallace 6: La prestazione mostruosa di Melli lo oscura, ma il biondo congolese il suo lo fa. Non serviva più di tanto il suo apporto stasera, ma adagio adagio anche lui comincia ad inserirsi. I suoi unici 3 punti sono molto importanti, in quanto costruiscono il primo piccolo strappo del match nel primo quarto a favore di Milano.
David Moss 8: Una forza della natura, un mostro. Giocatore decisivo in ogni parte del campo. In attacco, in difesa, a rimbalzo, lui è ovunque. A tratti risulta persino asfissiante per gli avversari per quanto gli faccia sentire il fiato sul collo. Ed inoltre nei momenti caldi lui raramente sbaglia (vedi tripla del +6 nell'ultimo quarto durante il momento di maggior tensione e difficoltà di Milano). Immenso.
Curtis Jerrels 7,5: Dedica questa prestazione a tutti coloro che già volevano (e forse speravano) vederlo con le valigie in mano. Fa vedere che se è stato il terzo realizzatore della scorsa Eurolega un motivo ci sarà. Penetra a canestro, tira dalla media, prende confidenza con il tiro da fuori e distribuisce ben 6 assist. Non era un brocco dopo le prime due, e non è di certo un fenomeno dopo ieri sera. Ma sicuramente sta cominciando ad ambientarsi, dimostrando che la sua può dirla ampiamente. Ora ci si aspetta continuità e conferme.
Luca Banchi 7,5: Gestione perfetta del match da parte del coach grossetano. Rotazione dei cambi gestita nella maniera migliore possibile, timeout chiamati con intelligenza e nei momenti giusti. E anche quando lo Zalgiris rientra a meno due, lui non si scompone e da la carica giusta alla squadra per riconquistarsi il match. Che dire...si vede la sua mano, si vede nettamente. E lo si nota soprattutto nella voglia e negli occhi dei giocatori. Un piccolo passo alla volta per arrivare ad un'alchimia di squadra sempre migliore. La strada è lunga, ma Banchi sembra davvero l'uomo in grado di dare un'impronta a Milano.