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EuroLeague 04/04/2018, 12.14

Pianigiani: Tra arrivare vicini a vincere e vincere differenza notevole, ma significa competitività

Il coach di Olimpia Milano per un bilancio della stagione di EuroLeague

EuroLeague
Alla vigilia dell’ultima partita di EuroLeague della stagione, abbiamo tracciato il bilancio della competizione con un occhio verso il futuro insieme al capo allenatore Simone Pianigiani (clicca qui per vedere l’intervista di presentazione della gara di giovedì alle 20.45 contro il Panathinaikos).

Coach Pianigiani, parliamo di questa stagione di EuroLeague dell’Olimpia.

“Il primo obiettivo era migliorare nel corso dell’anno ed essere sempre competitivi. Ci sono state tipologie di partita in trasferta che nel girone di andata abbiamo controllato e poi perso (vedi Istanbul e Malaga) che nel girone di ritorno abbiamo vinto (a Vitoria, a Barcellona, a Mosca, a Bamberg). E la squadra ha lottato quasi sempre, ha rimontato vincendo a Valencia, in casa con il Bamberg, altre volte non ha completato la rimonta ma ci ha provato fino alla fine, con la Stella Rossa, con Valencia in casa. In sette sconfitte siamo stati avanti o pari nel quarto periodo, abbiamo avuto il tiro per vincere con l’Olympiacos e con Valencia, praticamente anche a Malaga, siamo andati al supplementare con il Fenerbahce. Tre volte, per tecnici ed un’espulsione per somma di tecnici, abbiamo perso nel finale senza avere Jordan Theodore. Tra arrivare vicini a vincere e vincere la differenza è notevole, non voglio sminuirla, ma arrivare vicini a vincere significa essere stati competitivi. Tre o quattro vittorie in più le meritavamo e avrebbero dato un altro senso alla nostra EuroLeague. Ripartiremo da lì e da una metodologia di lavoro nuova sviluppata in questo primo anno di un progetto che vuole essere continuo”.

E da una base di giocatori che in questa stagione, con un roster rivoluzionato, non c’era.

“Era un altro degli obiettivi: capire cosa ci serva per essere sempre più vicini alle prime otto. Nel corso della stagione abbiamo già cercato di mettere qualche tassello con Curtis Jerrells e Mindaugas Kuzminskas. Purtroppo l’inserimento di Jerrells è stato forzatamente accelerato dall’infortunio di Goudelock a Valencia (quattro gare di assenza totale) e questo ha pesato anche sulle sue condizioni fisiche. Kuzminskas veniva da uno stop agonistico lungo, poi nella nostra squadra serviva da 4 e lui rende al meglio se può giocare in ambedue le posizioni di 3 e 4. Ma non faremo una seconda rivoluzione. Abbiamo lavorato per non doverla fare. Il caso Gudaitis è significativo”.

Cioè?

“Speravamo di avere Patric Young in quel ruolo ma quando abbiamo capito che non sarebbe stato possibile non siamo andati sul mercato, abbiamo sviluppato un progetto lungo su un centro giovane e con caratteristiche differenti. Non abbiamo cercato un altro Young, abbiamo trasformato un problema in un’opportunità. Gudaitis era un quasi esordiente in EuroLeague. Cifre alla mano, è stato uno dei centri migliori della competizione. Ma nessuna delle 15 avversarie ha affrontato l’Eurolega con due centri debuttanti”.

L’altro è Tarczewski.

“All’esordio a Mosca, il loro centro, Othello Hunter, aveva circa 100 partite e tre Final Four di esperienza EuroLeague; Kaleb era un rookie. Oggi lui e Gudaitis si sono evoluti e sono diventati giocatori molto competitivi. Questo è un lavoro che la società e lo staff hanno concordato di fare pagando qualcosa nell’immediato, per investire sul futuro”.

Si chiude la seconda stagione con il nuovo format. Cosa ha insegnato?

“Giocando un minimo di 60 partite prima della post-season (e in EuroLeague si affrontano le migliori squadre del continente), con ritmi infernali vedi le cinque settimane con doppio turno, la profondità dei roster non è un vezzo ma una necessità reale. Il calendario inevitabilmente genera infortuni che per alcune squadre, come la nostra, incidono più che altrove. Infine, l’impegno di EuroLeague incide sul rendimento nelle leghe nazionali. Se guardiamo alle squadre della nostra fascia di classifica, chi ha vinto un po’ di più in EuroLeague ha sofferto maggiormente in campionato. Mi riferisco a tutte le spagnole tranne il Real che è di fascia superiore ma lo scorso anno non ha vinto il campionato e quest’anno non ha vinto né la Supercoppa né la Coppa del Re, per intenderci. Capisco cosa sia successo a Bamberg, Efes, Barcellona, Malaga persino al Khimki che ha fatto molto bene in EuroLeague ma è attorno 50% di vittorie in VTB. Questa è una realtà con la quale occorre scendere a compromessi. Lungo l’arco della stagione, come avviene nella NBA, ci sono sconfitte determinate dal calendario e finisce che qualcosa dovrai lasciare per strada. Ognuno cerca di ovviare ma la realtà dei fatti è questa. Le squadre di EuroLeague si suppone siano le migliori d’Europa ma non tutte nelle proprie leghe sono in testa e alcune faticano a restare in linea di galleggiamento. Poi come dice il coach del CSKA, Itoudis, tutti abbiamo regole di EuroLeague e regole locali di eleggibilità che ti obbligano a spostare i giocatori locali verso il campionato e altri verso l’EuroLeague. Succede anche al Fenerbahce: ha giocatori della nazionale turca come Guler e Mahmatoglu, che praticamente giocano solo in campionato, non perché siano meno bravi degli altri. E’ successo anche a noi ma non sempre è stato compreso”.

In trasferta il bilancio dell’Olimpia giustificherebbe quasi l’accesso ai playoff, ma non quello casalingo.

“E’ vero. In parte rientra nel concetto di quelle 3 o 4 vittorie in più che meritavamo o erano a portata di mano. Abbiamo perso una volta al supplementare, una volta di un punto, una volta di tre e un’altra di quattro. In tutte abbiamo avuto il tiro per vincere o pareggiare oppure l’hanno segnato gli altri (vedi Stella Rossa con Feldeine). Ma al di là degli episodi si tratta di equilibri da costruire lungo una stagione cominciata senza conoscersi, si tratta di limiti esperienza. Il nostro playmaker titolare, che ha saltato sette partite per infortunio, ad esempio, veniva dalle coppe minori. Avevamo tanti debuttanti: M’Baye, che era in quintetto prima di Kuzminskas, era un rookie in Eurolega. Nessuno ha notato che nello starting five che ha cominciato la stagione avevamo tre rookie. Lui, Tarczewski e Theodore. Chiaro che “finire” le partite in volata non è facile partendo da queste basi. Ma nel girone di ritorno siamo stati migliori anche in questo vedi Vitoria e Barcellona: oggi siamo tutti meno inesperti come gruppo e migliorati, abbiamo credibilità e nessuno ci ha mai sottovalutato”.
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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 28 Commenti
  • GalRODMI86 05/04/2018, 00.34
    Citazione ( baroneross 05/04/2018 @ 00:21 )

    Ciao Gal, mi sa che lo "zampino" del Piani nell'acquisto di Goudelock c'è, eccome se c'è! E pure in quello di Jerrels... ma sul Venerabile sono di parte e non mi dispiace affatto che sia tornato. Il Piani come allenatore a me non è mai piaciuto, m ...

    Infatti Pianigiani ha avuto peso eccome nella costruzione della squadra, ma è prerogativa nostra basare tutto il mercato su allenatore e le lune di Proli, scavalcando il GM.
    In realtà di vertice è il gm che da linee di riferimento a livello tecnico, e dopo si fa il mercato.

    Sul Pianigiani allenatore, nemmeno io sono un suo fan, però cerco di essere obiettivo, e dico che tutto quello che ha fatto quest'anno non è da buttare. E poi bisogna dare un minimo di continuità se vogliamo cambiare qualcosa nei prossimi anni.

  • baroneross 05/04/2018, 00.21 Mobile
    Citazione ( GalRODMI86 04/04/2018 @ 15:12 )

    "Il non gioco" non è tanto colpa di Pianigiani come allenatore, ma di chi ha voluto costruire un reparto esterni formato da Jerrells-Goudelock-Theodore. Errore in fase di mercato (che non esclude lo zampino di Pianigiani), e non di lavoro in palestr ...

    Ciao Gal, mi sa che lo "zampino" del Piani nell'acquisto di Goudelock c'è, eccome se c'è! E pure in quello di Jerrels... ma sul Venerabile sono di parte e non mi dispiace affatto che sia tornato. Il Piani come allenatore a me non è mai piaciuto, ma questo da sempre, però quando sostieni che le "colpe" all'Olimpia non sono tutte e solo sue, con me sfondi non una porta, ma un portone spalancato! Qualcosa di positivo in questa stagione di EL si è pur visto, voglio sperare che partano da questo punto per evolvere, non per cambiare tutto azzerando il passato come si è sempre fatto. Che poi i "nodi irrisolti" di cui ho scritto nascono anche dal fatto che la squadra ha dei limiti di costruzione, sì sono d'accordo, ma ribadisco che il Piani ha la sua quota parte di responsabilità

  • Zarko 04/04/2018, 23.45 Mobile

    Squadra costruita per L'Eurolega con un difetto strutturale evidente,la mancanza di difensori nel ruolo di play e guardia titolare.Theo per limiti fisici e Gou perché semplicemente non è lontanamente un difensore.Il risultato centelli presi come se piovesse.
    Partire nel migliorare questo limite sarebbe un passo in avanti.

  • GalRODMI86 04/04/2018, 20.14
    Citazione ( DANnumerouno 04/04/2018 @ 20:06 )

    Resta il fatto che Theo fuori ha dato modo di capire che la squadra può farne tranquillamente a meno. Goud piace a chi guarda i tabellini( ma solo quando ne fa 20...) Alla fine CJ55 s'è rivelato meno inutile di quel che si potesse pensare. Adesso p ...

    Assolutamente no, anzi, il nostro problema principale è che spesso il nostro mercato è tutto in mano all'allenatore, e alle lune di Proli. Il Gm viene completamente scavalcato, quando dovrebbe essere lui a dare le linee guida a livello tecnico.
    Jerrells è esploso nel momento in cui non ha avuto Theodore, che guarda a caso stava rendendo senza Goudelock ecc ecc.


    E' un discorso di fondo. Io posso anche puntare su un attaccante di quel livello, ma allora devo affiancarli giocatori che ne esaltino i pregi, e ne coprano i difetti. Nel 2014 feci benissimo affiancandoti la coppia Hackett-Moss a Langford.
    Goudelock aveva bisogno di un altro piano a fianco, e non di un secondo esterno che monopolizza il pallone, ma uno che lo mette in ritmo (lui ci mette del suo ma anche pochi giochi per metterlo in ritmo se non nell'ultimo periodo). Con gli stessi soldi che dai a Theodore, in estate potevi prendere Markovic, che era perfetto da abbinare allo 0.

    Sul discorso Theodore, io non riesco a bocciarlo definitivamente. Ci sta provare giocatori emergenti, ma vale quanto detto sopra. Pregi e difetti noti, conta chi gli metti affianco

    Altra cosa...il gioco di Pianigiani necessita di due gestori della palla con caratteristiche diverse. Se prendi Theodore, non prendi un altro play uguale a lui, ma uno che ti da cosa diversa. Prova ne è di come si giochi meglio con Cinciarini, che di sicuro ha dei limiti, ma è la cosa che più si avvicina a questo giocatore.

  • DANnumerouno 04/04/2018, 20.06 Mobile
    Citazione ( GalRODMI86 04/04/2018 @ 19:39 )

    Al netto delle interviste, credo che comunque ci sia un fondo di verità nell'intervista. Nessuno poi ti dirà "abbiamo fatto schifo", o "siamo fortissimi e spacchiamo le natiche ai passeri". Il bilancio della stagione europea rimane deludente, e con ...

    Resta il fatto che Theo fuori ha dato modo di capire che la squadra può farne tranquillamente a meno.
    Goud piace a chi guarda i tabellini( ma solo quando ne fa 20...)
    Alla fine CJ55 s'è rivelato meno inutile di quel che si potesse pensare.
    Adesso però non mettiamoci qui a sostenere (come nel 2015 con Banchi) che i giocatori li han presi all'insaputa del coach;-)

  • GalRODMI86 04/04/2018, 19.39
    Citazione ( DANnumerouno 04/04/2018 @ 17:58 )

    Questa è la filosofia del " vicino ma non dentro"... Eravamo in pochi a novembre a nutrire grossi dubbi su Theo, ad esempio. E cmq visto roster ed innesti(Kuz...) direi che siamo al minimo sindacale, forse qualcosina meno. Speriamo di arrivare vivi ...

    Al netto delle interviste, credo che comunque ci sia un fondo di verità nell'intervista. Nessuno poi ti dirà "abbiamo fatto schifo", o "siamo fortissimi e spacchiamo le natiche ai passeri".
    Il bilancio della stagione europea rimane deludente, e con tanto rammarico per le partite buttate via. Saper gestire i finali è una cosa che appartiene alle squadre vere, e noi al momento lo siamo negli intenti, ma non nel costrutto.
    Però rimane il fatto che il girone di ritorno non è tutto da buttare (con l'arrivo di Kuz), ma la brutta prima parte ti ha affossato. Questa stagione, se ne sapremmo trarre insegnamento, e ci muoveremo nel modo giusto, potrebbe essere positiva per aver gettato le basi. Il vero esame è in estate.

    I miei dubbi non erano tanti sui singoli, ma sulla compatibilità. Ottimo roster dalla posizione di 3 a quella di 5, pasticcio epocale nello spot di 1 e 2. Pianigiani poi ha il demerito di non aver trovato il modo per poter aggirare la cosa, ma con certi giocatori fai fatica, anche se sei Obradovic.

  • DANnumerouno 04/04/2018, 17.58 Mobile
    Citazione ( GalRODMI86 04/04/2018 @ 17:24 )

    Kalnietis, anche nella sua versione migliore, è tutto meno che un play gestore. E' un play da corsa, e devi giocare a ritmi molti più alti per sfruttarlo. Mantas non è quel tipo di giocatore.

    Questa è la filosofia del " vicino ma non dentro"...
    Eravamo in pochi a novembre a nutrire grossi dubbi su Theo, ad esempio.
    E cmq visto roster ed innesti(Kuz...) direi che siamo al minimo sindacale, forse qualcosina meno.
    Speriamo di arrivare vivi ai playoff;-)

  • GalRODMI86 04/04/2018, 17.24
    Citazione ( fusto88bg 04/04/2018 @ 16:07 )

    Ti darei ragionissima, ma il play diverso c'era e si chiamava Kalnietis. Va beh che si è imbrocchito da solo per la nebbia milanese, ma non penso sia solo zampino della dirigenza nella sua totale malagestione.

    Kalnietis, anche nella sua versione migliore, è tutto meno che un play gestore. E' un play da corsa, e devi giocare a ritmi molti più alti per sfruttarlo. Mantas non è quel tipo di giocatore.

  • fusto88bg 04/04/2018, 16.07
    Citazione ( GalRODMI86 04/04/2018 @ 15:12 )

    "Il non gioco" non è tanto colpa di Pianigiani come allenatore, ma di chi ha voluto costruire un reparto esterni formato da Jerrells-Goudelock-Theodore. Errore in fase di mercato (che non esclude lo zampino di Pianigiani), e non di lavoro in palestr ...

    Ti darei ragionissima, ma il play diverso c'era e si chiamava Kalnietis. Va beh che si è imbrocchito da solo per la nebbia milanese, ma non penso sia solo zampino della dirigenza nella sua totale malagestione.

  • iacoporoma 04/04/2018, 15.23

    Secondo me ha espresso dei concetti veritieri, Milano in EL è migliorata molto, ha giocato spesso partite migliori che in campionato e il merito è anche suo.
    Se non fa l'ennesima rivoluzione (cosa che non si può escludere completamente visti i dirigenti) il prossimo anno perché non dovrebbe ambire ai PO?

  • GalRODMI86 04/04/2018, 15.12
    Citazione ( baroneross 04/04/2018 @ 14:09 )

    La prima cosa che conta è che questo signore ce lo cuccheremo anche la prossima stagione... quindi, partendo da questa consapevolezza, mi auguro che non si cambino il 90% dei giocatori, perché un gruppo bene o male si è creato, che si metta sotto ...

    "Il non gioco" non è tanto colpa di Pianigiani come allenatore, ma di chi ha voluto costruire un reparto esterni formato da Jerrells-Goudelock-Theodore. Errore in fase di mercato (che non esclude lo zampino di Pianigiani), e non di lavoro in palestra.
    Metti un play diverso, complementare a Jerrells/Theodore, e allora avrai anche un gioco. E' un problema di interpreti, e non di sistema.


    Che poi, più che un non gioco, siamo brutti da vedere, ma dati alla mano, l'attacco ha funzionato anche in eurolega. Nonostante in nostri limiti in fase di costruzione.

  • RedDragon 04/04/2018, 15.10 Mobile
    Citazione ( Buster28 04/04/2018 @ 12:46 )

    Concordo, riflessioni di Pianigiani molto condivisibili.

    Ti meriti il rinnovo del sacco dell'umido

  • sickhero 04/04/2018, 14.36

    Personalmente, condivido. Rispetto all'anno scorso un NETTO miglioramento c'è stato. Quasi nessuno ha passeggiato allegramente contro di noi, quest'anno. A differenza della scorsa stagione in cui si veniva fondamentalmente ad allenarsi. Con un paio di risultati in più staremmo parlando di una lega davvero buona. Voglio essere ottimista e pensare che l'anno prossimo si correggerà qualche errore di roster (play e ala forte su tutti) e si potrà fare ancora meglio, mantenendo questo spirito.

  • mjkb1 04/04/2018, 14.29

    sparisci

  • baroneross 04/04/2018, 14.09 Mobile
    Citazione ( fusto88bg 04/04/2018 @ 12:40 )

    A memoria mi sembra la stagione con meno infortuni rilevanti che abbiamo e lui ne fa una delle cause principali. Come se le altre squadre non ne subissero o giocassero un numero inferiore di partire o avessero roster più lunghi dei nostri. Parlaci i ...

    La prima cosa che conta è che questo signore ce lo cuccheremo anche la prossima stagione... quindi, partendo da questa consapevolezza, mi auguro che non si cambino il 90% dei giocatori, perché un gruppo bene o male si è creato, che si metta sotto contratto qualcuno che serve a farci migliorare, non perché è un "pallino" del coach e che questo illustre signore si faccia un esamino di coscienza, cambiando qualcosa pure lui per primo durante l'estate. Quello che ha detto in questa intervista può anche essere vero, ma certo "non gioco" della nostra squadra, la gestione dei giocatori, insomma certi nodi irrisolti sono stati lì da vedere e non li puoi giustificare con tutte le argomentazioni addotte...

  • graywolf 04/04/2018, 13.57

    e io che pensavo fosse tutta colpa ancora del tour in USA di 3 anni fa...

  • bubu170 04/04/2018, 13.29
    Citazione ( Seirin 04/04/2018 @ 12:23 )

    Ha ancora molta strada da fare per recuperare l'antipatia naturale che molti provano per lui, però onestamente devo ammettere che i concetti espressi in questa intervista li condivido tutti

    Condivido. Intervista non banale e con concetti interessanti, poi che l'allenatore sia antipatico o meno è un altro discorso

  • Riccardo2013 04/04/2018, 13.27 Mobile
    Citazione ( OlimpiaMilano98 04/04/2018 @ 13:03 )

    Personalmente per la prossima stagione cambierei la squadra il meno possibile. Cederei volentieri m’baye. Per il resto il mio forte dubbio è goudelock. Ok, in attacco è veramente forte anche se è stato parecchio discontinuo, però in difesa port ...

    Goudelock? Ancora? Io fossi in voi neanche in foto. La crescita eventuale passa dalla difesa, se non si aggiusta quella altroché pensare alle prime 8, si resta nelle retrovie. Quindi Goudelock mai e poi mai. Per il resto concordo sul confermare diversi giocatori

  • GalRODMI86 04/04/2018, 13.19

    Al netto delle normali interviste degli allenatori, dove si dice tutto e niente, e ha davvero poco senso commentarle, ci sono degli spunti di professione.


    A livello europeo Milano ha pagato quasi esclusivamente il fraintendimento tra lo spot di 1 e 2. Errori strutturali che poi hanno fatto si che non si riuscisse a gestire i finali punto a punto, e a buttare via partite che avremmo meritato di portare a casa. Il miglioramento rispetto all'anno scorso rimane, anche se non basta per disputare una buona stagione europea.


    E qui arriviamo al punto, ossia i cambi di roster che ci vedono protagonisti, e soprattutto la capacità di gestire queste rivoluzioni. Il Baskonia è squadra che si reinventa ogni anno, ma alla fine si trova sempre ai PO di Eurolega. Segno di una capacità societaria di scovare e indirizzare la scelte tecniche verso un punto preciso. Quando Milano riuscirà a fare questo step, allora potremmo si consolidarci a livello europeo. La stagione positiva prima o poi arriva, ma rimanere constatemene a quel livello invece è segno di una grande società.


    Milano deve far tesoro di questa stagione, e capire che si sono gettate delle basi. Sta a noi non rovinare tutto per l'ennesima volta.

  • OlimpiaMilano98 04/04/2018, 13.10 Mobile

    do ragione all’allenatore sul fatto dei “rookie”.
    Molti utenti hanno sottovalutato il fatto che i vari m’baye, theodore, Tarczewski ecc. sono alla prima stagione d’eurolega; non è per niente facile riuscire ad adattarsi velocemente a quel livello.
    Sicuramente la prossima stagione saranno più pronti

  • OlimpiaMilano98 04/04/2018, 13.03 Mobile

    Personalmente per la prossima stagione cambierei la squadra il meno possibile.
    Cederei volentieri m’baye.
    Per il resto il mio forte dubbio è goudelock. Ok, in attacco è veramente forte anche se è stato parecchio discontinuo, però in difesa porta una marea di problemi.
    Se riuscissimo a trovare un top scorer del suo livello che sia almeno accettabile in difesa (tipo langford versione 2014) sarebbe il top

  • Seirin 04/04/2018, 12.53
    Citazione ( RedDragon 04/04/2018 @ 12:34 )

    Fossero tutte vere e fossero tutti i nostri problemi, sarebbe anche accettabile. Lui però, a quanto pare, non ha sbagliato niente. Ha persino vinto la Supercoppa.

    Il fatto che Pianigiani rimanga un arrogante e borioso è assodato.
    Io non pensavo lui ma al rendimento complessivo in EL e a quello che è successo quest'anno:
    Tutto sommato alla fine della competizione siamo a un paio di vittorie sotto un dignitosissimo 10 posto, abbiamo perso alcune partite male ma è vero che non le abbiamo perse TUTTE male.
    Che se ne dica non siamo gli unici che perdono.
    Il calendario EL è duro anche per le corazzate (a parte Oli e CSKA)
    La crescita di solito avviene gradualmente, difficile pensare di passare dall'ultimo posto ai playoff cambiando praticamente tutta la squadra.
    La base per l'anno prossimo c'è, il prossimo anno non serve l'ennesima rivoluzione.
    Ovviamente sta a Pianigiani continuare il processo di crescita l'anno prossimo.

  • Rob76 04/04/2018, 12.53

    Ottimo coach, non trascurerei il fatto che i grandi risultati che stai ottenendo e che hai ottenuto in EL sono anche dovuti al grande clima di serenità e amore che ti ha infuso la società in primis, e poi i tifosi (dimostrandoti grande affetto fin dal tuo arrivo, eccezion fatta per due avvinazzati perdigiorno che avevano letto quella mattina sulla Gazza, tra una partita a videopoker e una occhiata alla Luisona, che venivi dalla Mens Sana). Milano ti ama.

  • Buster28 04/04/2018, 12.46
    Citazione ( Seirin 04/04/2018 @ 12:23 )

    Ha ancora molta strada da fare per recuperare l'antipatia naturale che molti provano per lui, però onestamente devo ammettere che i concetti espressi in questa intervista li condivido tutti

    Concordo, riflessioni di Pianigiani molto condivisibili.

  • fusto88bg 04/04/2018, 12.40

    A memoria mi sembra la stagione con meno infortuni rilevanti che abbiamo e lui ne fa una delle cause principali. Come se le altre squadre non ne subissero o giocassero un numero inferiore di partire o avessero roster più lunghi dei nostri. Parlaci invece del buon gioco che non hai mai espresso per mesi e delle 30 papine che ti ha rifilato la corazzata di Jasikevicius in casa.

  • RedDragon 04/04/2018, 12.34 Mobile
    Citazione ( Seirin 04/04/2018 @ 12:23 )

    Ha ancora molta strada da fare per recuperare l'antipatia naturale che molti provano per lui, però onestamente devo ammettere che i concetti espressi in questa intervista li condivido tutti

    Fossero tutte vere e fossero tutti i nostri problemi, sarebbe anche accettabile. Lui però, a quanto pare, non ha sbagliato niente. Ha persino vinto la Supercoppa.

  • RedDragon 04/04/2018, 12.32 Mobile

    Dici un mucchio di idiozie condite bene.
    Il rispetto degli altri non ce l'abbiamo visto che siamo una delle squadre zimbello, Gudaitis eccedente da inizio anno, non perché si sia voluto sviluppare il progetto di crescita, gli italiani, a parte l'ultimo periodo in cui è lievemente migliorata la situazione, hanno giocato quasi niente, ottimo lo scaricabarile su Theodore, eccellenti le scuse (anche se già usate) della classifica in campionato rispetto alle altre in Europa (gira di più gli uomini allora, capra) e delle sconfitte in volata.


    Taci.

  • Seirin 04/04/2018, 12.23

    Ha ancora molta strada da fare per recuperare l'antipatia naturale che molti provano per lui, però onestamente devo ammettere che i concetti espressi in questa intervista li condivido tutti