Pianigiani: Goudelock? Un problema di fiducia. La classifica ci deprime, ma non deve essere così
Le parole del coach di Olimpia Milano dopo il ko con il Cska
Ovvio il riferimento all’assenza di Jordan Theodore: «Abbiamo perso il nostro play titolare, anche se Cinciarini ha fatto bene, ma averne due sarebbe stato importante. Siamo in un momento in cui perdiamo fiducia, e dispiace, perchè contro una squadra con gli occhi da playoff, quando hanno deciso di darcene 40 è diventata dura. Abbiamo commesso un paio di “pollate” nel momento che eravamo tornati sotto: peccato, sarebbe stato importante contenere il disavanzo. Ma la squadra, pur nelle difficoltà, tipo i sei chili persi da Gudaitis, continua ad allenarsi con fiducia, tenendo botta in campionato».
E proprio il campionato è riferimento: «C’è chi ha qualche vittoria più di noi in EuroLeague, ma è quinta o sesto nella sua lega (Bamberg e Khimki, ndr). Mi dispiace che oggi non si sia utilizzata questa gara come momento di crescita anche nella sconfitta Abbiamo mollato troppo presto».
Per Goudelock, 0 punti in 12’. Trattasi di caso? «Ha avuto un moto di stizza? E’ stato quando si è deciso di cambiarlo, e allora ha lasciato il posto ad altri. Faccio fatica a parlare di singoli, perchè difendo sempre i miei giocatori. C’è stato anzi un’incomprensione su cose che non ho detto. Faccio come l’allenatore di un centravanti che non segna più, cercando di farlo pensare il meno possibile alla difficoltà. Bisogna mettersi in una ruota di combattimento, dove tutto può tornare normale. C’è stato un momento in cui Bertans non segnava più, ora ha ripreso. Jerrells ci ha aiutato subito, ora è in un calo di fiducia. Dobbiamo, con pazienza, aspettare e aspettarli tutti».
In campionato il momento è diverso: «C’è maggiore fiducia, a prescindere dalle differenze tra le due leghe. Qui sta il concetto. Quando perdiamo la fiducia, il Cska dilaga, ci avrebbe segnato chiunque. Bisogna lavorare. Un segnale importante, ad esempio è la scelta di Kuzminskas di giocare con noi. Ora sta recuperando M’Baye, Bertans sta tornando. Sono cose che non dobbiamo disperdere nella depressione di serate come queste».
Il record negativo pesa, e come con l’Olympiacos l’Olimpia l’ha data su in fretta: «E’ una cosa cui devo andare a fondo. Oggi siamo sprofondati nelle nostre paure, con l’Olympiacos invece eravamo più acciaccati, è stata gara anomala. Questa sera è stato, appunto, diverso. Si stanno gettando le basi di un progetto che va oltre questa stagione, ma in cui vogliamo raccogliere anche in questa stagione. Ecco perchè anche gare come quelle di oggi vanno usate per avvicinarsi ad un altro livello. La classifica, comunque, pesa, ci logora. Dobbiamo imparare a farci fronte».
Un riferimento anche al presidente Livio Proli: «L’EuroLeague deve essere il nostro metro di crescita, a prescindere dalla classifica. Non è che con due vittorie in più eravamo così bravi e fighi. Ci deve servire non come forma di depressione, ma come modo di alzare l’asticella, per tracciare una riga a fine stagione e capire a che punto siamo».
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