Real Madrid-Olimpia Milano, le ultime dalle sedi
Palla a due alle ore 21, madrileni privi di Llull, Thompkins, Randolph e Kuzmic, Pianigiani lascia a casa Pascolo oltre a Young
REAL MADRID - AX ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MLANO
Ore 21 Wizink Center
Record 2-0 vs 0-2
Precedenti 9-1
Arbitri Damir Javor, Petri Mantyla, Marcin Kowalski
Tornano in campo gli uomini di Pablo Laso, imbattuti in stagione dopo il negativo esordio in Supercopa con Gran Canaria. Da quel 22 settembre, cinque successi su cinque in Acb e due su due in EuroLeague, con la gemma di settimana scorsa con il Cska, e del fine settimana con Malaga. Perchè nulla è stato semplice per Pablo Laso, orfano da quest’estate di Sergio Llull, sino alla prossima stagione di Ognjen Kuzmic, sino a metà novembre di Anthony Randolph, e certamente a breve termine anche di Threy Thompkins. Proprio contro Malaga, la necessità ha portato il giovane Radoncic, e l’ex di turno Maciulis, a giocare minuti da “4” atipici, ottenendo comunque un buon successo. «Milano è un team differente rispetto alla passata stagione - le parole di Laso - ha un nuovo coach, ruoli ben definiti, e Theodore e Goudelock. Sono due giocatori aggressivi offensivamente, con tanti punti nelle mani, e poi nelle rotazioni hanno due elementi solidi come Bertans e Kalnietis. Le ali possono creare spazi per il tiro, penso a Micov e M’Baye, e infine ecco due centri atletici come Gudaitis e Tarczewski. Sono agli inizi, ma sono competitivi, e possono bloccare molti tiri. Non hanno mai perso in Italia, e giocato molto bene in EuroLeague con Cska e Fenerbahce. Sarà molto difficile per noi».
Dal canto suo, scelte definite per Simone Pianigiani, che dovrà rinunciare al lungodegente Patric Young e a Davide Pascolo, rimasto in Italia per la preparazione dopo i 13’ contro Brindisi. L’ultimo escluso dai 12 dovrebbe essere Simone Fontecchio, 0’ anche domenica nonostante il buono spazio concesso ai vari Abass, Cinciarini e Cusin. «E’ la terza gara consecutiva contro una contendente per il titolo ed è una squadra che nonostante le assenze ha il talento e gli esterni per non risentirne, anche numericamente. Anzi, con una rotazione meno estesa tra i lunghi avrà la possibilità di variare assetto scegliendo tra uno tradizionale, con Felipe Reyes da 4, e uno più piccolo con Dino Radoncic o magari anche Maciulis. In casa loro per avere una chance di restare aggrappato alla partita è fondamentale non permettergli di decidere il ritmo o alzare il passo della gara perché contro giocatori creativi come Campazzo o Doncic puoi perdere facilmente la bussola e se succede non hai scampo. Sotto questo aspetto è l’avversario più difficile - le parole di Simone Pianigiani a olimpiamilano.com - Malaga ha una delle difese migliori d’Europa ma il Real ha segnato lo stesso 99 punti. E Malaga aveva tenuto il Fenerbahce sotto i 70. Dovremo difendere forte partendo da un attacco che limiti al massimo il numero di palle perse e il loro gioco in transizione. Dopodiché dovremo essere solidi nei primi 10 secondi del possesso. Loro hanno talmente tante soluzioni da poter segnare anche verso la fine ma se trovano burro fin dall’inizio diventa impossibile. Quello che vogliamo fare è restare aggrappati alla partita eseguendo il piano, coscienti che questo ci migliorerà».
Ore 21 Wizink Center
Record 2-0 vs 0-2
Precedenti 9-1
Arbitri Damir Javor, Petri Mantyla, Marcin Kowalski
Tornano in campo gli uomini di Pablo Laso, imbattuti in stagione dopo il negativo esordio in Supercopa con Gran Canaria. Da quel 22 settembre, cinque successi su cinque in Acb e due su due in EuroLeague, con la gemma di settimana scorsa con il Cska, e del fine settimana con Malaga. Perchè nulla è stato semplice per Pablo Laso, orfano da quest’estate di Sergio Llull, sino alla prossima stagione di Ognjen Kuzmic, sino a metà novembre di Anthony Randolph, e certamente a breve termine anche di Threy Thompkins. Proprio contro Malaga, la necessità ha portato il giovane Radoncic, e l’ex di turno Maciulis, a giocare minuti da “4” atipici, ottenendo comunque un buon successo. «Milano è un team differente rispetto alla passata stagione - le parole di Laso - ha un nuovo coach, ruoli ben definiti, e Theodore e Goudelock. Sono due giocatori aggressivi offensivamente, con tanti punti nelle mani, e poi nelle rotazioni hanno due elementi solidi come Bertans e Kalnietis. Le ali possono creare spazi per il tiro, penso a Micov e M’Baye, e infine ecco due centri atletici come Gudaitis e Tarczewski. Sono agli inizi, ma sono competitivi, e possono bloccare molti tiri. Non hanno mai perso in Italia, e giocato molto bene in EuroLeague con Cska e Fenerbahce. Sarà molto difficile per noi».
Dal canto suo, scelte definite per Simone Pianigiani, che dovrà rinunciare al lungodegente Patric Young e a Davide Pascolo, rimasto in Italia per la preparazione dopo i 13’ contro Brindisi. L’ultimo escluso dai 12 dovrebbe essere Simone Fontecchio, 0’ anche domenica nonostante il buono spazio concesso ai vari Abass, Cinciarini e Cusin. «E’ la terza gara consecutiva contro una contendente per il titolo ed è una squadra che nonostante le assenze ha il talento e gli esterni per non risentirne, anche numericamente. Anzi, con una rotazione meno estesa tra i lunghi avrà la possibilità di variare assetto scegliendo tra uno tradizionale, con Felipe Reyes da 4, e uno più piccolo con Dino Radoncic o magari anche Maciulis. In casa loro per avere una chance di restare aggrappato alla partita è fondamentale non permettergli di decidere il ritmo o alzare il passo della gara perché contro giocatori creativi come Campazzo o Doncic puoi perdere facilmente la bussola e se succede non hai scampo. Sotto questo aspetto è l’avversario più difficile - le parole di Simone Pianigiani a olimpiamilano.com - Malaga ha una delle difese migliori d’Europa ma il Real ha segnato lo stesso 99 punti. E Malaga aveva tenuto il Fenerbahce sotto i 70. Dovremo difendere forte partendo da un attacco che limiti al massimo il numero di palle perse e il loro gioco in transizione. Dopodiché dovremo essere solidi nei primi 10 secondi del possesso. Loro hanno talmente tante soluzioni da poter segnare anche verso la fine ma se trovano burro fin dall’inizio diventa impossibile. Quello che vogliamo fare è restare aggrappati alla partita eseguendo il piano, coscienti che questo ci migliorerà».
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A. Maggi
@AlessandroMagg4
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