Olimpia Milano, le pagelle della vittoria sul PGE Turow
I voti ai giocatori biancorossi
Joe Ragland 7: Pronti-via spara 3 bombe con una facilità disarmante, e si capisce che al tiro può essere la sua serata. A metà terzo quarto è già a quota 20,e paradossalmente nell’ultimo periodo non mette nemmeno un punto. Resta però un’eccellente partita del ragazzo di Springfield, anche se dietro Taylor lo fa soffrire abbastanza.
MarShon Brooks 6+: Metterlo sul +1 di inizio ultimo periodo sapeva molto di dentro o fuori. O svolti il match, o torni a casa. Lui, dopo un 2°quarto semplicemente disastroso, si fa trovare finalmente pronto. 2 triple, un tap-in, 2 stoppate e difesa. E Milano scappa. Che sia una svolta per la sua stagione? Certo, il lavoro da fare è ancora tantissimo.
Alessandro Gentile 7: Lampi di onnipotenza cestistica. Spesso e volentieri gioca solo contro tutti, ma con il talento smisurato che ha, tira fuori alcune giocate sensazionali. Un paio di triple in step-back assurde, una buona presenza difensiva e percentuali al tiro più che buone. Questo è il Gentile che Milano vuole.
Bruno Cerella s.v.: 4 minuti senza nulla da ricordare.
Nicolò Melli 6,5: Entra dalla panchina e ha un impatto sul match ottimo, con 4 punti filati. Difende come suo solito alla grande e trova anche una discreta continuità con il canestro. Partita che può essere un segnale di ripresa anche per il ragazzo reggiano. E con il Kleiza attuale, la presenza costante di Nick è fondamentale per questa squadra.
Linas Kleiza 4: Sembra essere entrato in un tunnel dove la luce è veramente, veramente lontana. Banchi gli da fiducia facendolo partire in quintetto, ma lui è totalmente spaesato. Spara a salve dall’arco, con tiri che mai danno l’impressione di avvicinarsi minimamente al ferro, perde un paio di palloni con passaggi molli come non mai. Insomma, sembra essere diventato veramente un caso.
Shawn James 5: Mai in partita, complice anche un piccolo infortunio accusato Martedì in allenamento che sicuramente non lo ha fatto rendere al meglio. Però è abbastanza abulico, soprattutto a rimbalzo che dovrebbe essere il suo forte. Nei minuti in campo Kulig se lo mangia, e difatti gioca solamente 9 minuti.
Daniel Hackett 7,5: Padrone assoluto della squadra. Con lui in campo tutto gira al meglio, si vede un po’ di gioco e una buona circolazione di palla. Dietro si sbatte alla grande, addosso ha una carica e una rabbia fuori dal comune, e lo si capisce facilmente. E’ imprescindibile per questa squadra uno come lui. Decide di ‘riposarsi’ a livello realizzativo per una serata, ma i 9 assist son qualcosa di delizioso. Leader vero.
Samardo Samuels 7: Le sfide con Kulig e Zigeranovic son molto fisiche, ma il ragazzo jamaicano sa farsi valere eccome. 8 rimbalzi e 15 punti, che per una volta non si notano tantissimo, ma che lui mette con regolarità. Ma soprattutto 3 assist per i tagli degli esterni di una fattura altissima. Piccola nota statistica: il plus/minus spesso e volentieri non è molto veritiero, ma ieri sera Milano, con lui in campo, ha vinto di 37. Non sarà il giocatore più continuo del mondo, ma una delle poche certezze assolute di questo inizio di stagione milanese è proprio lui.
David Moss 8: La palma di MVP spetta a lui. Vero, i punti li mette a referto quasi tutti in garbage time, ma quello che fa in precedenza è mostruoso. Difensivamente è perfetto, ma questa non è una novità. Forse lo sono di più gli 8 rimbalzi, di cui ben 5 offensivi e importantissimi. Un giocatore così fa tutta la differenza del mondo, perché da un’energia che nessuno riesce a dare. E aggiungiamo che ha ancora qualche acciacco fisico che lo limita un po’..
Luca Banchi 6: Si prende un rischio mettendo Brooks ad inizio ultimo periodo, e vince la scommessa. Prima fa e disfa, soprattutto quando va a +10 per 2 volte, e con rotazioni abbastanza insensate permette al Turow di rientrare, specialmente nel terzo periodo quando gioca con Kleiza ‘falso 5’ e Moss e Gentile da 4. Li Milano viene violentata sotto canestro e i polacchi rientrano in gara. Poi la vince e prende 2 punti fondamentali, nonostante ci sia ancora molto lavoro da fare. Ma un po’ di segnali positivi stanno arrivando. Ora i 2 derby e il Fener, ovvero altre 3 partite di un’importanza fuori dal comune.