Marco Calvani: Andiamo ad Istanbul per giocarcela fino in fondo
Le parole del coach di Sassari
Questa mattina la Dinamo Banco di Sardegna è partita dell’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda alla volta di Istanbul, dove domani si giocherà il biglietto per un posto per le Eight Finals di Eurocup.
“E’ una partita da dentro fuori per entrambe – afferma il tecnico biancoblu - sappiamo tutte e due che non c’è possibilità di recupero alla partita persa quindi entrambe abbiamo la responsabilità di provare a fare risultato pieno. Il Galatasaray giocando in casa ha forse un po’ più di pressione rispetto a noi, sa benissimo che una loro sconfitta potrebbe significare l'uscita dalla Coppa”.
L’avversario. “Sappiamo fin dall’inizio che il Galatasaray è una squadra costruita per vincere questa competizione e che per il potenziale poteva tranquillamente disputare l’Eurolega e sicuramente ben figurare rispetto ad altre contendenti - prosegue Calvani - . A Istanbul troveremo un ambiente assolutamente caldo, ci auguriamo di avere equità di trattamento e che la gara non subisca o venga condizionato dall’aspetto ambientale, perchè questo sarà decisivo per poter avere ognuno le proprie chance, come del resto è sempre capitato qui a Sassari”.
La chiave della gara. “Direi che per noi sarà importante mantenere quello che è stato il canovaccio delle ultime due partite – spiega il coach – che è quello che stiamo cercando di portare avanti nel tempo e cioè un contesto di insieme, di squadra sia per ciò che riguarda l’attacco sia, ovviamente, in difesa. Molte delle nostre energie offensive vengono da quanto riusciamo ad essere decisi, determinati e incisivi in difesa. Partiamo ad Istanbul con un atteggiamento decisamente positivo, in fiducia, la partita contro Varese é stata anche divertente per i ragazzi, perché quando si riesce ad avere quella incisività si riesce a fare delle azioni di contropiede e anche delle giocate spettacolari, che fanno piacere al pubblico ma danno anche grandi energie ai giocatori. È un insieme in cui c’è fiducia, c’é gradevolezza nello stare insieme in campo, e il cercarsi continuamente da parte dei compagni è un bel segnale”.
I giocatori in campo. “Abbiamo perso Haynes che non possiamo sostituire né con Akognon, che ancora non è arrivato, tantomeno con Kadji o Mitchell – aggiunge il tecnico - e quindi sostanzialmente saremo lì con un giocatore in meno. L’utilizzo della panchina già nelle precedenti occasioni - vedi Devecchi e Formenti e nell’ultima gara d’Ercole - ci dà però delle risorse in più, con giocatori che hanno sempre risposto quando l’allenatore li ha chiamati in campo, facendosi trovare pronti e dando un ottimo contributo . Da questo punto di vista diciamo che compensiamo la perdita di MarQuez: l’aspetto che in questo momento conta è la forma che sta prendendo questo gruppo e cosa riesce a fare in campo”.
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