Federico Pasquini: Contro Oldenburg ci servirà una grande prova di squadra
Questa mattina, nella Club House societaria, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti in vista di Game 2 della Basketball Champions League che domani vedrà i giganti in campo al PalaSerradimigni contro la Ewe Baskets Oldenburg
“Oldenburg è una squadra reduce dalla finale scudetto, quest’anno ha cambiato playmaker e pivot confermandosi un gruppo di livello importante e arrivando a Sassari con la vittoria della prime tre gare di campionato. Poi è caduta nelle successive due ma hanno fatto una partita importante contro Enisey. Sarà una partita dura che dobbiamo assolutamente vincere per muovere la classifica a livello di Champions. Gli obiettivi che abbiamo domani sono quelli di allargare i minuti di qualità a livello difensivo e a livello di collaborazione offensiva, muovendo la palla il più possibile. Dobbiamo cercare di fermare il loro plamaker, McConnel, che è un giocatore molto creativo, la guardia Byron Allen che abbiamo visto l’anno scorso con Nymburk e che è un giocatore con punti facili nella mani. E ancora De Zeeuw, giocatore già visto a Roma, che ha grande tiro e, soprattutto sotto canestro, Mahalbasic, elemento che fa praticamente reparto da solo, dando grande profondità all’attacco. E' un giocatore di stazza vecchio stampo, con grande qualità di tocco quando tiene la palla in post basso, per cui dovremo difendere non soltanto individualmente ma anche di squadra perché nell’1 contro 1 è un giocatore difficilmente fermabile”.
Però un pivot altrettanto grosso per fermarlo lo avete …
“Certo, anche Jones può fare un ottimo lavoro ma penso che alla fine quello che sarà maggiormente importante è che non ci fermiamo alla difesa di Darko o di Shawn ma che facciamo una difesa di squadra sfiancante su un giocatore che difficilmente fermi solo con la stazza, perché ha una grandissima qualità di gioco e capacità di crearsi le possibilità di tirare sempre”.
Riguardando l’ultima partita, quali le cose che ti sono piaciute di più?
“Sono state molte: la squadra è stata sempre continua, ha avuto una grandissima abilità a seguire il piano partita, e non era facile vista la situazione già all’inizio con Bamforth con due falli. Sono stati molto bravi sia Spissu sia Stipcevic a non calare di un centimentro la qualità difensiva oltre che il ritmo offensivo. Mi è piaciuta molto la capacità di stare dentro la partita e di aspettare il momento. Siamo stati bravi nel terzo quarto a fare una grande pallacanestro in attacco e a livello difensivo, negando a loro qualunque possibilità di soluzione semplice e andando avanti di 16 punti di squadra. Ognuno ha dato qualcosa, e questa è la cosa più importante. Dobbiamo fare in modo che aumentino i minuti di qualità di Bamforth perché per noi è troppo importante, ancora oggi non è in una condizione ottimale ed è lo stesso processo che dovremo fare con Hatcher nel momento in cui rientrerà. E’ un processo che richiede tempo, siamo giovani e ogni giorno mettiamo un mattoncino per diventare sempre più squadra".
Condizioni di Hatcher?
"Con Hatcher andiamo in campo oggi, è il primo allenamento di contatto dopo un mese, vediamo a fine mattinata quale sarà la risposta".