NBA on fire: Goran Dragic
Il playmaker sloveno dei Suns sta disputando la sua miglior stagione in carriera
Uno dei principali motivi per l'ottima regular season fin qui disputata dai Phoenix Suns è senza dubbio il rendimento di Goran Dragic, playmaker sloveno tornato la stagione scorsa nell'Arizona (in realtà fu scelto daglli Spurs al secondo giro nel draft 2008 e poi dato ai Suns in cambio di.....Malik Hairston, soldi ed una seconda scelta futura) dopo due anni con gli Houston Rockets.
Più o meno tutti si aspettavano una stagione mediocre per Phoenix, al primo anno con McDonough da GM, ma strada facendo la squadra si è rivelata migliore del previsto, tanto più che ora c'è chi si domanda se non sia il caso di sacrificare qualcuno dei tanti asset futuri a disposizione per aggiungere da subito un pezzo grosso...
Il trionfale rientro di Channing Frye, l'esplosione del più vecchio dei fratelli Plumlee, il miglioratissimo P.J. Tucker (41% su 91 triple dagli angoli), i flash di Gerald Green (46% su 86 triple dagli angoli, il 66% nelle conclusioni al ferro), la crescita dei gemelli Morris ed il clamoroso impatto di Eric Bledsoe sono tutti -chi più chi meno - legati alla solidtà di Dragic, che è al massimo in carriera per punti -19.9-, percentuale dal campo -49.9%-, percentuale da due -53.8%-, P.E.R. (con 21.8 è sedicesimo NBA, quarto tra gli esterni dietro i soli Paul, Curry e George...) e tiri liberi tentati a partita (5.8, quindicesimo NBA con più viaggi in lunetta di Paul, Ellis, Wall, ecc). Raramente un giocatore riesce a migliorare così tanto e contemporaneamente la sua media punti e la qualità delle sue conclusioni.
Questa tabella indica nel dettaglio i vari tipi di canestri segnati da Dragic fino ad ora:
I lineups più utilizzati da Hornacek - sicuro tra i candidati per il coach of the year:
La squadra ha funzionato più che bene sia con l'assetto a due playmaker che con il solo Dragic e Gerald Green al posto dell'infortunato Bledsoe. Con due tiratori piazzati negli angoli (solo Heat e Clippers prendono più triple dagli angoli a partita) più la 'minaccia' Frye sul perimetro, il campo è quasi sempre aperto per le sue scorribande in palleggio, ed il giochetto - per quanto sembri a prima vista semplice - sta funzionando piuttosto bene...
Se poi lo sloveno tira come nelle ultime due vittorie:
Tra le squadre in 'rebuilding mode' i Suns avevano già una posizione invidiabile tra asset e spazio salariale nelle prossime stagioni, con l'esplosione dello sloveno diventa sempre più ampio il ventaglio delle opzioni a disposizione di McDonough. I tifosi sperano - e lo meriterebbero - che non si ripeta più la serie di flop fatti dalla vecchia dirigenza. Staremo a vedere