NBA on fire: Channing Frye
La power forward dei Phoenix Suns è tornato ad alto livello dopo una stagione persa a causa di problemi cardiaci
Channing Frye, dopo un 2012/13 passato senza mettere piede sul parquet, è tornato senza troppi clamori ad occupare il ruolo di power forward per i Phoenix Suns. Uscito da Arizona e scelto dai Knicks nel draft del 2005, dopo quattro stagioni tra New York e Portland è tornato nello stato in cui ha giocato sia alla high school che al college, e lì ha trovato la sua nuova dimensione da 'stretch-four'. Da sempre con mano educata - oltre l'80% ai liberi in carriera -, progressivamente ha spostato il suo raggio d'azione fino a diventare uno dei migliori lunghi tiratori della lega.
Nella vittoria su Denver ha punito gli avversari ad ogni occasione utile, questa è la sua mappa di tiro:
Le cifre: 30 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate in 27 minuti, 7 su 9 da due e 5 su 6 da tre.
Il rendimento di Frye è una delle chiavi dell'ottima stagione che stanno vivendo i Suns; nei minuti con lui in campo la squadra segna ben 110.3 punti ogni 100 possessi, valore di poco inferiore all'incredibile 110.6 con il quale i Blazers guidano la NBA. Senza Frye invece siamo a 102.9 ogni 100 possessi, che equivale al dato degli Indiana Pacers, N.15 della NBA, Nell'attacco dei Suns con la sua sola presenza costringe uno dei lunghi ad uscire dal pitturato, favorendo così le scorribande in palleggio di Dragic e Bledsoe.
La tabella che segue indica i giocatori NBA con più triple 'catch and shoot' tentate:
Con Dragic in particolare sembra esserci una gran chimica, negli 854 minuti condivisi dai due in questa stagione i Suns anno segnato ben 175 punti in più degli avversari, tirando meglio sia dal campo (dal 45% al 47%) che da tre (dal 36% al 39%). Non sono di certo quel tipo di atleti che infiammano le arene con paurosi gesti atletici, ma conoscono la pallacanestro e lo dimostrano sul campo.