Da domani inizia la Summer League di Orlando
Tanti talenti tra le 10 squadre presenti. Oladipo, Burke e Caldwell-Pope tra i rookie più attesi
Da domani la Summer League di Orlando aprirà i battenti e ci saranno molti atleti da seguire nelle 10 squadre, vediamone alcuni tenendo conto del fatto che i roster spesso vengono modificati all'ultimo momento:
- i Magic hanno uno squadrone, con i vari Harkless, Harris, Nicholson e Lamb più le due scelte Oladipo ( stando alle indiscrezioni sembra che giocherà da playmaker) e Osby. Tra gli altri meno conosciuti segnaliamo il rookie Jared Berggren da Wisconsin ( ottimo tiratore frontale, rimbalzista e stoppatore di buon livello) e Rodney McGruder (tuttofare da Kansas State con buona predisposizione difensiva, non è un accentratore in attacco). Ci sono anche gli ex italiani Shane Lawal, Ramone Moore e A.J. Slaughter
- Jay Larranaga guiderà i Celtics, che avranno il centrone Fab Melo a dar man forte alle scelte Kelly Olynyk e Colton Iverson. Curiosità per il playmaker Phil Pressey (uscito in anticipo da Missouri dopo una stagione negativa al tiro, classico regista capace in egual modo di fare scelte illuminanti o disastrose. Piccolo fisicamente). C'è anche Nolan Smith, in cerca di riscatto dopo due pessime stagioni con i Blazers, il rimbalzista Eli Holman (quasi in doppia doppia di media in Israele) e Darius Johnson-Odom (ottimo atleta, guardia con fisico da playmaker e durezza mentale tipica degli atleti usciti di recente da Marquette. Male il primo approccio con i campionati europei)
- Con Brooklyn assieme alla scelta Mason Plumlee ci saranno il georgiano Shengelia (dominatore di alcune partite in D-League la scorsa stagione), Tyshawn Taylor e l'ala Damion James, già in passato membro dei Nets. Occhio a David Lighty - uscito lanciatissimo da una stagione da urlo in Francia, difensore con caratteristiche da perfetto role player -, al lungo Jamelle Hagins ( più che buono in chiave europea) ed agli 'italiani' Matt Janning e Keith Benson
- Miami schiererà Jarvis Varnado, la seconda scelta James Ennis - atleta versatile molto cresciuto nell'ultima annata a Long Beach State-, oltre ad una serie di prospetti dal buon atletismo come D.J. Stephens (saltatore veramente irreale), Eric Griffin, DeWayne Dedmon (ex USC dal gran fisico ma da rifinire tecnicamente), Jackie Carmichael, Scotty Hopson ( considerato un sicuro prospetto NBA o quasi al liceo, ha perso considerazione per via di limiti caratteriali emersi a Tennessee, ma è stato protagonista di due buone stagioni europee), la point-forward D.J. Kennedy ed il velocissimo Myck Kabongo, che con una serie di buone prestazioni potrebbe anche strappare un invito per il training camp. Infine c'è il tiratore Ian Clark, cecchino impressionante appena uscito da Belmont, ottimo per l'Europa se non dovesse riuscire a convincere la NBA a guardare oltre i suoi limiti di statura.
- Indiana porterà ad Orlando il sorprendente ... Orlando Johnson - protagonista di diverse fiammate nel corso della scorsa stagione - poi Ben Hansbrough, Miles Plumlee, il nuovo arrivo Donald Sloan e la prima scelta Solomon Hill. Presenti anche il deludente Jonny Flynn, l'ex Biella Julian Mavunga ed il prodotto dell'università locale, l'ala grande 'tiratrice' Christian Watford.
- Tanti 'italiani' anche nel roster dei Jazz - Delroy James, Jerel McNeal,Rodney Green, Dionte Christmas, Drew Gordon e Jeff Brooks. Considerando che Utah non sembra voler puntare in alto nella prossima stagione, per alcuni di loro potrebbero aprirsi le porte del roster 'vero' -, che vedranno debuttare il play del futuro Trey Burke, oltre al lunghissimo Rudy Gobert . Atteso ad una riscossa il talentuoso Alec Burks.
- Houston non scherza in quanto a talento, con i vari Patrick Beverley, Greg Smith , Terrance Jones e Tim Ohlbrecht a supportare l'attesa seconda scelta Isaiah Canaan, tre 'undrafted' di alto livello come Vander Blue, B.J. Young e Robert Covington, e poi Tyler Honeycutt (grandissimo talento tecnico e fisico probabilmente penalizzato dal marasma generale degli ultimi tempi a Sacramento. Essendo ancora giovane ha tutto il tempo per ricostruire la sua carriera NBA in un ambiente positivo come quello di Houston) , Toure Murray ed il piccolo ex Casale Casper Ware.
- Nel roster di Detroit il primo nome che salta agli occhi è Andre Drummond - potenziale crack in due/tre stagioni se conferma la buona attitudine mostrata da rookie -, che avrà al suo fianco i compagni NBA Kim English - sottotono all'esordio in NBA- , Kyle Singler (ed il fratello E.J. appena uscito da Oregon, simile tecnicamente ma più piccolo, buono per l'Europa), Khris Middleton e Viacheslav Kravtsov. Attesissimi i tre scelti nel draft, Caldwell-Pope , Tony Mitchell e Peyton Siva.
- Essendo in piena ricostruzione, i 76ers potrebbero dare una chance concreta a diversi atleti presenti nel roster. Occhio quindi ai vari Rodney Williams (quasi paragonabile a D.J. Stephens per doti atletiche, più avanti rispetto a lui tecnicamente, versatile, da una mano in difesa e a rimbalzo ma è limitato in attacco), Khalif Wyatt ( comboguard da Temple, scorer di razza senza possedere grandi doti fisiche, subisce valanghe di falli grazie al suo vasto repertorio di finte), Trevor Mbakwe( forte come un toro, rookie di 24 anni con un passato fatto di infortuni e problemi con la legge, nella stagione 2011/2012 stava giocando da prima scelta prima di farsi male. Quarto in NCAA e secondo solo a Mike Muscala tra gli atleti scelti nel draft per rimbalzi sui 40 minuti) e James Southerland ( tiratore da Syracuse che potrebbe giostrare tra i due ruoli di ala portando punti ed intensità), compagno negli Orange di quel Michael Carter-Williams che sarà con ogni probabilità l'attrazione principale della squadra... C'è anche Arnett Moultrie (che sembra avrà più spazio dopo aver subito il trattamento-rookie di coach Collins nella scorsa annata), poi l'iraniano Arsalan Kazemi (difensore/rimbalzista e uomo squadra, decisivo nella grande stagione di Oregon, molto probabile il suo ingresso nel roster ufficiale) ed il centro stoppatore Zeke Marshall.
- Infine ci sono i Thunder con l'ottimo Reggie Jackson (colpaccio di Presti nel draft 2011, tanto che sembra che dopo averlo visto in un workout gli abbia chiesto di non effettuarne più per altre squadre, 'simulando' un problema al ginocchio. In seguito Jackson negò di aver ricevuto una promessa, ma senza convincere troppo i vari media...) ed i loro tanti talenti ancora a metà tra D-League e NBA come Perry Jones -(classico 'bello senz'anima', con mezzi fisici e atletici clamorosi ma senza il giusto 'motore'), DeAndre Liggins, Jeremy Lamb e Daniel Orton, oltre alle scelte di questo draft - Adams, Jerrett e Roberson - ed a Michael Snaer (ottimo difensore appena uscito da Florida State, autore di diversi buzzer-beater nelle ultime due stagioni in ACC).