2013 NBA Draft Report: Michael Carter-Williams
L'analisi del play di Syracuse, tra i registi più quotati in prospettiva draft
Assieme a Marcus Smart e Trey Burke (leggermente distanziato ma in poderosa rimonta…) il playmaker di Syracuse è tra i registi più quotati in prospettiva draft, e sicuramente andrà al primo giro, anche se al riguardo le opinioni dei vari esperti sono piuttosto divise: c’è chi lo vede a ridosso dei primissimi e chi invece nella seconda metà delle prime 30 chiamate.
Il talento fisico e tecnico è ben chiaro guardando MCW distribuire e recuperare palloni in quantità industriale – secondo NCAA negli assist con 7.8 di media e terzo nei recuperi con 2.9, ha un valore di 39.7 in carriera (entrambe le stagioni) nell’Assist percentage (ovvero il numero di assist per 100 possessi giocati) che è il migliore della Big East nelle ultime 5 stagioni- , bisogna anche dire il suo modo di giocare è pesantemente condizionato dalle attuali esigenze di squadra; Syracuse infatti non ha nessun’altra opzione in regia, con il solo Trevor Cooney (redshirt freshman utile quasi esclusivamente come tiratore) dalla panchina, tanto che le poche volte che Carter-Williams riposa -34.5 minuti di media- è la guardia tiratrice Brandon Triche a prendere le redini della squadra.
Nei primi anni di high school a St.Andrews MCW spesso giocava lontano dalla palla ed esclusivamente come realizzatore; lui stesso da il merito della sua evoluzione in playmaker al coach Mike Hart, che lo ha gradualmente impostato da regista per sfruttarne il trattamento di palla e la visione di gioco non comuni per un atleta sui due metri. Anche la scelta del college (ottimo anche il rendimento accademico…) è stata ben ponderata, per sfruttare le sue braccia lunghe e la velocità in punta alla mitica zona degli Orange.
In questa stagione la parte realizzativa del suo gioco è stata quindi penalizzata dalla situazione, con le difese avversarie che spesso lo pressano a tutto campo per l’intera gara, ma è ben presente – ottimo nel guadagnare viaggi in lunetta da dove tira con il 75%, anche come tiratore da fuori è sicuramente migliore di quel che dicono le cifre (28%)- .
Comunque gli addetti ai lavori NBA hanno da sempre un debole per i playmaker alti, ed inoltre sembra abbastanza chiaro che il suo modo di giocare (offensivo, mentre difensivamente per molti versi è ancora da scoprire, come chiunque gioca a Syracuse… ) si adatta meglio all’attuale NBA – tutta pick’n’roll e isolamenti- piuttosto che al frenetico college basket.
Non sarà affidabile come un Marcus Smart o un Trey Burke, ma se parliamo di talento puro e di potenziale inespresso Carter-Williams è una spanna sopra gli altri playmaker di questa annata…